Jim Carrey compie oggi 59 anni. Una carriera al servizio della risata, con qualche parentesi drammatica, lo ha portato negli anni 90’ a essere l’attore più pagato di Hollywood. Un viso angelico posseduto da mille maschere, a cui vogliamo augurare un felice compleanno con uno dei suoi più grandi successi: Ace Ventura – L’acchiappanimali del 1994.
Una vita esuberante
Jim Carrey nasce a Newmarket, un paesino non lontano da Toronto, figlio di Percy e di Kathleen Oram Carrey, un contabile e una casalinga, entrambi di origini francesi (il loro cognome originario era Carré). Durante l’adolescenza il padre perde il lavoro e sono costretti per qualche anno a vivere in una roulotte nel giardino di alcuni parenti.
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Fin da subito il suo carattere esuberante lo contraddistingue, sa già cosa vuole dal futuro e utilizza la vita quotidiana come banco di prova, sono persino gli insegnanti a concedergli qualche minuto a fine lezione per organizzare degli spettacolini. Decide in ogni caso di lasciare la scuola a 16 anni, per dedicarsi alla stand-up comedy, esibendosi prima nei club di Toronto, e poi a Las Vegas e Los Angeles imitando Jimmy Stewart e Henry Fonda.
Jim Carrey: i primi passi
Dopo un periodo di piccole parti di poco rilievo, grazie alla sua amicizia con Damon Wayans (il padre di Tutto in famiglia) riesce a fare la sua prima apparizione in televisione con la serie televisiva In living color. Le sue follie e i suoi sketch molto fisici lo rendono stravagante, ma allo stesso tempo illumina gli occhi hollywoodiani, che si interessano al canadese.
Infatti, nel 1985 arriva la sua prima apparizione cinematografica con Se ti mordo…sei mio, negli anni successivi le collaborazioni con Francis Ford Coppola, Clint Eastwood, Jeff Goldblum e lo stesso Damon Wayans, gli permetteranno di crearsi il ruolo di astro nascente, fino al decennio che lo renderà icona.
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Nello stesso anno escono Ace Ventura, The Mask e Scemo e più scemo. Tre film con lo stesso destino, da grandi esclusi a cult assoluti. È proprio il ruolo di Acchiappanimali che garantisce a Carrey il primo sentore di fama mondiale. In realtà il film viene stroncato dalla critica per la sua eccessiva demenzialità, e il giovane attore viene candidato ai Razzie Award come peggior esordiente del 1994.
Nasce qui la cifra stilistica di Jim Carrey, una comicità a tratti demenziale, focalizzata sull’espressività e le movenze e mai su battute banali, molto più Robbie Williams che cinepanettone. L’impatto provocò amore e odio, fu sconvolgente in ogni senso, come ogni cosa nuova.
Il primo Jim Carrey non si scorda mai
Ace Ventura (Jim Carrey) è un investigatore privato che si occupa del ritrovamento di animali scomparsi. A due settimane dal Super Bowl, è stata rapita la mascotte dei Miami Dolphins, il delfino Fiocco di neve, e viene incaricato proprio Ace Ventura per risolvere il caso. Dopo vari scontri con i colleghi che non lo reputano un vero detective, decide di seguire il caso per conto suo, fino a scoprire la verità sul rapimento.
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La trama è tutta qui, e il fatto che abbia funzionato è solo grazie a Carrey. Ogni scena sembra improvvisata, in ogni momento potrebbe succedere qualunque cosa, si susseguono episodi incanalati unicamente per poter far esplodere l’estro creativo di Ace. La sceneggiatura è scritta inequivocabilmente al servizio del comico che trova ogni modo per creare ilarità, in molti momenti si percepiscono le difficoltà degli attori a rimanere nella parte senza scoppiare in risate collettive.
Il fulcro del film è il suo protagonista, la trama è semplice e non vuole impressionare, ma in ogni caso rimane ben sviluppata, pur non essendo il centro di gravità della pellicola. Senza un attore del genere, un film così non potrebbe esistere. Ancora oggi eccezionalmente esilaranti scene come la festa nella villa, e il passaggio nel centro di recupero nel quale sembra possa nascondersi il colpevole del rapimento.
Fu la prima occasione in cui le doti di Jim Carrey conquistarono il pubblico mondiale, e che negli anni a venire lo resero un fenomeno internazionale.
La fama e le sue conseguenze
Nel 1995 interpreta l’Enigmista in Batman Forever di Tim Burton e ancora Ace Ventura nel secondo capitolo della saga. Negli anni i successi si susseguono, Il Rompiscatole, Bugiardo, bugiardo; i ruoli drammatici in The Truman Show, Man on the Moon, Se mi lasci ti cancello per i quali si aggiudica due Golden Globe. E ancora Una settimana da Dio, A Christmas Carol, film d’animazione Disney nel quale interpreta 7 ruoli.
Un’apoteosi di film nei quali il suo modo di essere è protagonista assoluto. Jim Carrey è sempre stato amatissimo dal pubblico grazie ai suoi ruoli e al suo viso da ragazzo della porta accanto, ma ha da sempre avuto una vita complicata nel privato, che in svariate occasioni è emersa nelle sfaccettature più negative.
Molte relazioni concluse malamente e le sue continue dichiarazioni contro i vaccini, lo portarono a ricevere pesanti critiche dallo stesso pubblico che fino a pochi istanti prima lo adorava. Purtroppo queste circostanze lo portarono a lunghi periodi di depressione nei quali dichiarò di aver avuto importanti problemi di alcolismo, culminati nel settembre del 2015, quando la fidanzata Cathriona White venne trovata morta nel suo appartamento a Los Angeles. La coppia si era lasciata da poco, in seguito ad una complicata relazione durata 3 anni.
Jim Carrey è tornato?
Nell’ultimo periodo Carrey si è isolato molto pur continuando a produrre film; dipinge, scrive e disegna vignette, sembra aver ritrovato una pace che la vita hollywoodiana non gli ha mai permesso di ottenere. Forse, per la prima volta riusciamo a vederlo con l’unica maschera che non lascia spazio all’imitazione, la sua.
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