Quando cinque anni fa ci lasciava Alan Rickman, sapevamo che il mondo del cinema sarebbe stato più povero. Un attore che ha lasciato nel cuore di tutti una traccia indelebile soprattutto per i suoi ruoli da antagonista e, inutile dirlo, per la sua interpretazione del mago più controverso del mondo di Harry Potter, Severus Piton.
In questi giorni avrebbe compiuto 74 anni, e vogliamo ricordarlo con un sorriso, omaggiando il suo lato comico e ironico. Lasciamo da parte dunque i suoi ruoli più famosi che lo vedono come spietato capo terrorista in Trappola di cristallo o come malvagio giudice nella Londra vittoriana di Sweeney Todd e riscopriamo altri ruoli, altrettanto importanti dove il black-humor dell’attore britannico dà quel tocco in più.
Metatron in Dogma (1999)
“Gli esseri umani non hanno né la capacità uditiva né quella psicologica per sostenere il maestoso potere della vera voce di Dio. Sentendola la tua mente sprofonderebbe e il tuo cuore esploderebbe nel petto. Ci abbiamo rimesso cinque Adami prima di capirlo.”
In questo irriverente film di Kevin Smith, Alan Rickman interpreta un prezioso aiutante di Dio, Metatron, nientemeno che il portavoce del Grande Capo. Sceso sulla Terra con un’entrata ad effetto che vi farà sbellicare dalle risate, Metatron affiancherà la prescelta, Bethany nella sua impresa: impedire a due angeli caduti di dimostrare la fallibilità di Dio. Un film che attacca i ridicoli dogmi della Chiesa e gli assurdi pregiudizi della nostra società, umana, terrena, assolutamente fallibile. Il tutto con una comicità intelligente e a tratti spiazzante.
Alexander Dane in Galaxy Quest (1999)
“Per il martello di Grabthar, per i figli di Warven, io saprò vendicarti!“
Un tormentone che perseguita l’attore shakespeariano Alexander Dane, professionista ormai fagocitato dal suo ruolo in una serie televisiva di second’ordine, Galaxy Quest. Alan Rickman, aiutato da un costume che addosso all’attore britannico strappa già una risata, interpreta questo malinconico personaggio che proprio non ne può più non solo di interpretare un alieno in una serie che scimmiotta il nostro Star Trek, ma anche di essere messo in ombra dal ladro di battute Jason Nesmith, il protagonista. Se nella serie immaginaria Rickman-Dane interpreta poco più di una mascotte spaziale, nella pellicola reale Alan Rickman è padrone della scena in un film leggero, piacevole, ma che senza di lui sarebbe stata solo una commedia come tante altre con Tim Allen come protagonista.
La voce di Marvin in Guida galattica per gli autostoppisti (2005)
“Marvin?”
“Stavo parlando col computer di bordo.”
“E…?”
“…Mi odia.“
La paranoia del robot più pessimista della storia del cinema non poteva che essere espressa dalla dizione perfetta e dalla voce vellutata di Alan Rickman. Un doppiaggio che dà vita all’androide Marvin nella sua versione del 2005 e motivo per cui vale la pena vedere questa pellicola di Garth Jennings in lingua originale, dove riconoscerete subito la flemma di Rickman.
Un umorismo quello di Alan che non scatena risate idiote, ma un’ilarità che dà spessore e dignità ai personaggi interpretati. Un sarcasmo di cui non saremo mai stanchi di vedere e rivedere.
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