Sguardo penetrante, carattere schivo e introverso e una lunga scia di mistero dietro di sé: ecco come doveva apparire il giovane Elvis Aaron Presley quando, agli inizi degli anni ’50, si trasferì con la famiglia a Memphis in cerca di migliori condizioni di vita.
Caratteristiche che il giovane attore statunitense Austin Butler, classe 1991, ha saputo far sue nella sua interpretazione del re del rock ‘n’ roll nel film di Baz Luhrmann Elvis – uscito al cinema lo scorso 22 giugno.
Ma chi è Austin Butler? Ecco a voi qualche curiosità sull’attore protagonista di Elvis.
Austin Butler: da Orange County a Baz Luhrmann
Il mondo si divide in due: da una parte coloro che cercano volontariamente e disperatamente di raggiungere la vetta del successo, di entrare nell’olimpo delle star di Hollywood e chi, invece, ci finisce per caso mentre passeggia per la Fiera del proprio paese.
Sembra l’inizio di un film, ma non lo è. Il trentenne attore dagli occhi blu è stato notato da un talent scout all’età di 13 anni alla fiera di Orange County, nella California meridionale. È stato da quel momento che Butler ha cominciato a prendere lezioni di recitazione e ad accaparrarsi diversi ruoli in molte serie tv teen.
Molti Millennials, infatti, lo ricorderanno per le sue apparizioni in Hannah Montana, iCarly, I maghi di Waverly, Zoey 101, Ned – Scuola di sopravvivenza e The Carrie Diaries (il prequel di Sex & The City.
Ruoli che a quanto pare non lo hanno reso particolarmente orgoglioso.
Mi sono sentito un po’ in imbarazzo per alcuni dei lavori che ho dovuto fare. Ma dovevo pur fare esperienza da qualche parte, e quindi ho deciso di trattare ognuno dei lavori che ho fatto come modi per crescere.
Ma è grazie a I morti non muoiono di Jim Jarmush che si è fatto notare.
Infatti, oltre alla presenza fissa nel Disney Club e in ben due dei film della saga High School Musical, ha avuto un ruolo anche nel film del 2017 Dude nei panni di Thomas Daniels ed è comparso in un piccolo cameo in C’era una volta a…Hollywood (era Tex, il ragazzo a cavallo nel ranch) di Quentin Tarantino, del quale però è stato entusiasta.
Mi è sembrato che le stelle finalmente si stessero allineando. Mi sono detto: ora dedicherò tutto me stesso a questa cosa.
Dal 2016 recita nella serie televisiva The Shannara Chronicles come co-protagonista. Una carriera non troppo appariscente, ma sufficiente da convincere Luhrmann a scritturarlo per il suo Elvis, presentato allo scorso Festival di Cannes. Non a caso, Butler ha registrato il suo provino nella sua camera da letto cantando Love Me Tender e battendo altri nomi in lizza come Harry Styles e Miles Teller.
Il regista Baz Luhrmann ha raccontato a Vogue il perché della sua decisione di scegliere Butler:
Quello che ho sentito a livello vocale, ma soprattutto a livello emotivo, è qualcosa che semplicemente non poteva essere ignorato. Dal momento in cui ho incontrato Austin, ho visto che portava con sé qualcosa di Elvis. Aveva un tocco del suo suono.
Una passione per il canto e la musica
Per poter interpretare a dovere colui che è stata un’icona del rock ‘n’ roll è necessaria tanta pratica… e saper cantare.
Fortuna che questo Butler lo sapeva già fare. A nove anni ha cominciato a suonare il violino e forse non tutti sanno che l’attore di Anaheim (California) ha anche una passione enorme per il canto, tanto che la stessa Olivia DeJonge – interprete di Priscilla Presley – aveva affermato riferendosi a Butler nei panni di Elvis “Mi hanno detto che il ragazzo ha talento, sono curiosa di vederlo anche se Elvis è irraggiungibile.” Dal canto suo Austin ha fatto tutto il possibile e infatti a cantare nel film è proprio lui (ovviamente dopo un anno intero di preparazione vocale per raggiungere le note di Elvis).
Prima del film di Luhrmann, l’attore californiano aveva avuto altre occasioni per allenare le sue corde vocali. In iCarly nel 2007 ha vestito i panni di Jake Krandle, e in Are You There, Chelsea nel 2012.
Un’altra interessante curiosità è che Austin Butler è un fan sfegatato dei Måneskin, i quali fanno parte della colonna sonora ufficiale del film Elvis.
Sono un fan dei Måneskin da un po’, Baz Luhrmann (il regista) mi ha veramente emozionato quando mi ha detto che anche loro sarebbero stati inclusi nella colonna sonora. Li abbiamo visti anche a Cannes, sono venuti alla première e hanno suonato poi all’after party. È stato bellissimo e hanno fatto un lavoro fantastico.
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