Ballywalter è l’esordio registico di Prasanna Puwanarajah, attore già visto in The Crown e Patrick Melrose, presentato in anteprima durante l’Irish Film Festa. L’unica produzione nordirlandese presente al festival è una commedia drammatica che racconta l’incontro tra una giovane precaria e un uomo colpito duramente dal divorzio, che strada dopo strada legano un rapporto d’amicizia unico che impedisce loro di cadere in depressione e di dare una svolta negativa alla propria vita.
La depressione e la voglia di riscatto personale sono i due temi su cui si sviluppano i personaggi e la trama del film: i due protagonisti lottano e cercano di dare un senso positivo alle loro vite disastrate attraverso l’arte di arrangiarsi e l’arte in senso proprio nel caso di Shane che frequenta un corso di stand-up comedy, ormai molto presente nelle produzioni televisive e cinematografiche anglosassoni, specie in personaggi che tentano di esorcizzare la tediosa vita moderna e i traumi dell’esistenza.
Basti pensare alle serie tv come la celebre After Life con un superlativo Ricky Gervais o a Fleabag, che più di tutte ha introdotto uno stile molto vicino alla stand-up inglese che tratta molto di temi di salute mentale e precarietà lavorativa.
La storia di Ballywalter
Il film è ambientato tra Belfast e Ballywalter, la cittadina del titolo, dove Shane vive in isolamento da tutti fatta eccezione per la sua tassista di fiducia, Eileen, e da un blasonato gruppo di aspiranti comici.
Ironico il fatto che l’attore protagonista stesso è Patrick Kielty, un celebre comico irlandese al suo primo debutto cinematografico. Il suo ruolo è incentrato su un uomo che ha rinunciato ai rapporti sociali e che, attraverso il corso di stand-up comedy, cercherà di trovare un modo per riavvicinarsi al mondo. Un modo, oltretutto, per esorcizzare e sdrammatizzare le sue disgrazie. Ad aiutarlo, ovviamente, ci sarà anche Eileen, la giovane tassista senza licenza, interpretata da Seàna Kerslake, giovane promessa del cinema irlandese che ha partecipato a Marlowe e Un anno con Salinger.
Le strade dell’Irlanda e il paesaggio di Belfast
Tutto si svolge nelle strade che si snodano tra la cittadina di Ballywalter, ridente località costiera, e nella capitale, che scompaiono dallo schermo e sono a volte un contrappunto e un riflesso dei drammi legati ai protagonisti. La prima è una ragazza che si trova a fare più lavori, profondamente maldestra e disillusa dalla vita; il secondo è colui che, sebbene si trovi in una situazione emotiva di pessimismo e isolamento, sarà l’amico inaspettato che gli arriverà sempre in soccorso, e l’aiuterà a cambiare vita e a uscire dal grigiume di Belfast.
La pellicola segue le vite dei due protagonisti e la luce che illumina i luoghi è scura, sottoesposta quasi al naturale per un taglio velatamente documentaristico: la città è divisa dalle strade onnipresenti e offrono scorci urbani e lungomari particolari. Per andare a scoprire l’anima del film si può seguire la strada, quella più tradizionale e nazionale di Shane che decide di reinterpretare ed esorcizzare la sua depressione attraverso la stand-up comedy; oppure quella generazionale e incasinata di Eileen. Quest’ultima, una qualsiasi giovane millenial dei giorni nostri, sconfortata dal mercato del lavoro e insoddisfatta dal punto di vista relazionale.
Ballywalter è godibile specialmente nel primo atto in cui si presentano i personaggi e in cui si evolve il rapporto dei due protagonisti mentre nella seconda parte l’arco drammatico di Shane inghiotte quello di Eileen. Solo alla fine c’è una risoluzione di quello della ragazza. Rimane comunque una buona commedia sull’amicizia e sulla lotta alla depressione, in un Irlanda del Nord che è capace di raccontare in uno scenario urbano e costiero unico nel suo genere.
Seguici su Instagram, Tik Tok, Twitch e Telegram per sapere sempre cosa guardare!
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!