Black History Month

Black History Month, 9 film da vedere per celebrare la ricorrenza

14 minuti di lettura

Il Black History Month, conosciuto anche come African American History Month, è una ricorrenza osservata ogni febbraio negli Stati Uniti. Per familiarizzare con questo evento dobbiamo ripercorrere insieme il suo cammino tornando all’inizio del XX secolo con Carter G. Woodson che, provenendo da una famiglia di persone precedentemente schiavizzate, conosceva bene come i neri americani fossero stati esclusi dalla storia americana.

Di seguito ecco nove film che consigliamo, ideati e/o interpretati da neri, per lasciar parlare la comunità. Disponibili su piattaforme online, da vedere per celebrare la ricorrenza.

Come nasce il Black History Month

Nel 1915 Carter G. Woodson contribuì alla formazione dell’Associazione per lo studio della vita e della storia dei negri. Nel 1916 l’Associazione incominciò con la pubblicazione della sua rivista The Journal of Negro History. É proprio in questo momento storico che possiamo tracciare la nascita del Black History Month, che nacque inizialmente come una settimana pensata interamente per commemorare la storia dell’America nera, la Negro History Week.

Negli anni ’60 questa commemorazione crebbe di numero, anche grazie alla collaborazione degli storici che iniziarono ad espandere la storia Americana includendo anche i neri americani e le categorie precedentemente escluse come le donne. Fu poi nel 1976 che questa commemorazione venne estesa ad un mese dall’ASALH, ed ecco perché parliamo di Black History Month.

Il canto del cigno, Benjamin Cleary

il canto del cigno

Il canto del cigno, diretto da Benjamin Cleary e interpretato da Mahershala Ali, è definito come uno sci-fi che affronta tematiche etiche di spessore. È approdato sulla piattaforma Apple TV+ da poco, ma fa già molto dibattere sul suo conto. È un film definito come analitico, dove c’è un’enfasi importante sulla psicologia dei personaggi.

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Gli spettatori vengono messi alla prova con un dilemma che la nuova tecnologia pone davanti all’uomo: morire e lasciare la sua famiglia o farsi sostituire da un clone perfetto in tutto e per tutto? Quello che è necessario sottolineare è come il regista affronti questo problema in modo molto delicato e realistico senza spingersi oltre la soglia, senza dare modo agli spettatori di propendere da una parte o dall’altra.

Judas and the Black Messiah, Shaka King

judas and the black messiah

Judas and the Black Messiah è già disponibile sulle piattaforme da Aprile 2021. É un film autobiografico diretto da Shaka King. Il regista narra la storia dell’attivista Fred Hampton, leader dell’associazione rivoluzionaria afroamericana delle Pantere Nere.

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È ambientato nella Chicago del 1968 e colpisce come, già nel titolo, sia presente un chiaro e netto rimando ad un parallelismo cristiano: in Fred Hampton vediamo un messia dal cuore d’oro e pronto a battersi per i suoi ideali, dall’altro lato abbiamo la presenza di Bill O’Neal che rappresenta in pieno una personalità ambivalente ed ambigua.

Una famiglia vincente, Reinaldo Marcus Green

una famiglia vincente

Conosciuto in America come King richard, il film diretto da Reinaldo Marcus Green, racconta la storia della famiglia di Venus Serena Williams, che porta al loro inizio di carriera nel mondo del tennis. Il film, etichettato come sport/drama, si forma come una pellicola che racconta del canonico sogno americano, restando nella sua etichetta imposta della rivalsa sportiva.

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Nonostante miri a rappresentare quelle che sono le difficoltà che si possono incontrare per le strade di Compton, trattando tematiche razziali, queste difficoltà vengono solo raccontate marginalmente e non in modo diretto. La pellicola alla fine racconterà la canonica parabola sportiva pur risultando, però, comunque godibile ricevendo ben sei candidature ai Premi Oscar 2022, in categorie quali Miglior filmMiglior sceneggiatura originale e Miglior attore per Will Smith.

Il principe cerca figlio, Craig Brewer

Il principe cerca figlio

Il principe cerca figlio, diretto da Craig Brewer, è presente in streaming su Amazon Prime Video come sequel del famosissimo Il principe cerca moglie di John Landis, dopo trentatré anni dall’uscita di quest’ultimo. In effetti, Brewer ci catapulta trenta anni dopo nella vicenda raccontando la storia di Akeem (ormai cinquantenne) che per questioni politiche è costretto a designare il proprio erede, nonostante abbia generato soltanto figlie femmine.

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La pellicola prende piede quando il protagonista scopre di avere un erede, figlio illegittimo, a New York. Vediamo così Akeem precipitarsi nel Queens per ricondurre al regno suo figlio, insieme alla famiglia che si porta dietro e alle tante difficoltà. Ci immergeremo così nella comicità del film che ha ricevuto una candidatura ai Premi Oscar 2022 nella categoria Miglior trucco e acconciatura.

Ma Rainey’s Black Bottom, George C. Wolfe

Ma Rainey

Ma Rainey’s Black Bottom è tratto dall’opera del premio Pulitzer August Wilson. Possiamo trovarlo in streaming su Netflix ed è ambientato all’interno di uno studio discografico. Racconta dei tempi in cui il Jazz fu nei suoi tempi d’oro. Ci troviamo nella Chicago degli anni ’20 dove la band di Ma Rainey è in attesa di una star in uno studio musicale.

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Vediamo i protagonisti interagire tra di loro, raccontando storie di una vita vissuta, portando in campo anche aneddoti, storie di donne e di razzismo. Ogni racconto narra un decennio differente e raffigura quella che è la cultura afroamericana del XX secolo, diventando l’opera di riferimento per chi vuole approfondire l’argomento

Malcom & Marie, Sam Levinson

Malcom & Marie

Malcom & Marie, portata in scena dal regista Sam Levinson rappresenta in bianco e nero un drammatico dialogo tra amore e cinema. Una coppia di protagonisti, una casa e una notte incorniciano in una simil-pièce teatrale uno tra i primi film nati dalle ceneri del lockdown.

I due protagonisti riescono in un’ora e mezza di film ad inscenare quello che può essere visto come un litigio domestico plurireferenziale che nasconde un sottotesto meta cinematografico. I registi diventano così emblemi di una riflessione tra cinema politico e razza.

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L’evento scatenante della narrazione è il mancato ringraziamento di Malcolm alla fidanzata Marie durante la prima del suo film, da cui sono appena tornati all’inizio della pellicola. Vediamo infatti come, con grande attenzione ai dettagli da parte del regista, Marie inizia e finisce con un “grazie”. Tra delusioni, tradimenti e rinfacci della coppia, quello che chiede Marie è solo un grazieper tutte quelle cose di cui ci si dimentica di ringraziare. 

Soul, Pete Docter

SOUL

Disney regala ai suoi abbonati un film d’animazione, rinunciando alla distribuzione in sala. Soul è un film diretto da Pete Docter e co-diretto da Kemp Powers, prodotto dai Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures. Soul affronta temi come l’anima, la morte e le scelte che cambiano la vita.

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La trama di Soul sembra ruotare attorno al concetto di passione, vocazione, scopo ed il protagonista Joe, pianista Jazz, è pronto a far di tutto pur di realizzare la sua ambizione. Ma quando viene messo davanti al riassunto della sua vita, si accorge che la musica, invece di dare senso al mondo, lo ha allontanato da esso.

Invece 22, altro personaggio della pellicola, che sembra non riuscire a trovare la propria ragione di vita, in assenza di un traguardo specifico ed impaurito dal mondo, si innamora di ciò che il mondo è capace di regalare ogni giorno. Soul invita a godersi il viaggio della propria vita, ritrovando il piacere di stupirsi ed entusiasmarsi per le più piccole cose della nostra quotidianità.

La vita davanti a sé, Edoardo Ponti

La vita davanti a sé

La vita davanti a sé, è disponibile in streaming su Netflix. È tratto dall’omonimo romanzo di Romain Gary, ed il film è diretto dal regista Edoardo Ponti alla sua prima esperienza con un lungometraggio. L’opera è girata interamente nella città di Bari. Sarà il piccolo Mohammed, a introdurci all’interno della storia e a condurci per l’intera pellicola. Egli conduce una vita all’insegna della delinquenza: ruba, spaccia, frequenta compagnie poco raccomandabili.

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Le storie che si intrecciano, per quanto siano distanziate e diverse sotto vari aspetti, sono accomunate da un unicum che ci portano a soffermarci su elementi tanto nascosti quanto visibile nel quotidiano. Ogni personaggio nasconde un trascorso alquanto complesso e lo scopriremo addentrandoci all’interno delle storie di ogni personaggio.

Sembra che il titolo del film racchiuda il vero senso che Edoardo Ponti ha voluto donare: la vita davanti a sé, un futuro ancora da scoprire. Il segreto, per una vita felice e onesta, è quello di comprendere con giudizio quale strada percorrere.

Moonlight, Berry Jenkins

Moonlight

Moonlight è la pluripremiata pellicola di formazione che cerca di spiegarci, con infinita poesia, quanto possa essere complicato amarsi ai margini di una società discriminatoria. La struttura del film è suddivisa in tre capitoli. Ognuno di essi porta il nome con cui il protagonista si identifica in quel determinato momento della sua vita.

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Chiron è un silenzioso bambino afroamericano figlio di una donna tossicodipendente e un padre inesistente. Fin da piccolo si ritrova ad affrontare la crudeltà della vita che si incarna in molteplici aspettiMoonlight ci fa intendere come alcuni eventi della nostra vita posseggano il potere di definire e modificare la nostra identità nel profondo e abbiano persino la capacità di disorientarci e farci perdere.

Moonlight ci racconta in modo delicato ed originale quello che siamo abituati a vedere raccontato con figure cupe e crude della realtà. Questo film vuole gridarci, quanto l’amore abbia bisogni di libertà, in quanto è libero e va contro ogni convenzione sociale.


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