1987. il mondo è ancora diviso in due poli ideologici contrapposti: Thomas Sankara viene assassinato, in Giappone esce il primo Final Fantasy e il Napoli, guidato da Diego Armando Maradona, vince il primo scudetto della sua storia. Erano altri anni, difficili, di sicuro differenti. E sono passate ere da allora: imperi si sono sgretolati, la Rete ha preso il sopravvento, due torri sono cadute, i telefoni sono diventati computer e giovani promesse del cinema sono diventate star internazionali. Tra queste, non si può non ricordare un arzillo sessantenne che il 18 dicembre compie gli anni: Brad Pitt, al secolo William Bradley Pitt, nato a Shawnee, Oklahoma, il 18 dicembre 1963.
Nel giorno del suo compleanno celebriamo la carriera di un attore che ha segnato la storia del cinema contemporaneo e ha potuto lavorare con grandi registi, mostrando un’ecletticità straordinaria. Infine, 5 imperdibili film per ripercorrere la storia di Brad Pitt.
La scuola, lo sport e il “pollo”
Fin dai tempi del liceo, il giovane Brad Pitt, figlio di un trasportatore e di una consigliera scolastica, si distinse tra i suoi coetanei per la sua propensione allo sport e all’intrattenimento. Entrò a far parte, infatti, della squadra di golf, di nuoto e di tennis della Kickapoo High School senza farsi mancare la partecipazione a musical e dibattiti scolastici dall’alto della sua appartenenza al club di oratoria. Brad Pitt si iscrisse nel 1982 all’università del Missouri, scegliendo un corso di laurea in giornalismo e pubblicità, abbandonando pochi mesi prima della laurea per inseguire il grande sogno hollywoodiano e trasferirsi a Los Angeles.
Nella città degli angeli lavorò come trasportatore, autista e uomo sandwich travestito da pollo mentre studiava per affinare le proprie capacità di recitazione prendendo lezioni dal leggendario maestro Roy London e aspettando il momento propizio e la giusta opportunità.
Da Less than Zero a Babylon attraverso mille specchi
Brad Pitt iniziò la sua carriera in sordina, con quattro parti non accreditate nei film Hunk, Senza via di scampo, La fine del gioco e Al di là di tutti i limiti (tratto dal primo romanzo di Bret Easton Ellis, Meno di zero) per poi apparire brevemente in serial televisivi e avere un ruolo da protagonista nel film The Dark Side of the Sun che vedrà la distribuzione soltanto nel 1997.
Dopo tante parti secondarie al cinema e in televisione, grazie al ruolo in Thelma & Louise di Ridley Scott riceve le attenzioni del pubblico e degli addetti ai lavori cominciando a collaborare con nomi di rilievo di Hollywood e ricevendo le prime candidature a premi prestigiosi.
Nel biennio 1994-1995 la carriera di Brad Pitt decolla: la partecipazione a film di registi quali David Fincher e Terry Gilliam lo misero sotto la lente d’ingrandimento mentre il suo ruolo di sex symbol lo trasformava in uno degli attori più amati della sua generazione.
Da quel punto in avanti la strada fu in discesa e la sua carriera in continua ascesa: per L’Esercito delle Dodici Scimmie ricevette la sua prima candidatura all’Oscar come migliore attore non protagonista (interpretazione che gli valse il Golden Globe nella medesima categoria), statuetta che riuscì a vincere come attore (al quarto tentativo) grazie a C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino.
In mezzo un’enormità di personaggi emblematici e di culto tra i quali il cacciatore di nazisti di Bastardi Senza Gloria, il Benjamin Button de Il Curioso Caso di Benjamin Button, l’incarnazione di Tyler Durden e Mickey di The Snatch.
Sex symbol, produttore, attivista
Il ruolo di “bello” che ha accompagnato l’immagine di Brad Pitt nei primi anni della sua carriera non può, col senno del poi, che apparire limitante nel giudicare la sua bravura e la sua grandezza nell’Olimpo di Hollywood. Pochi attori possono vantare il rispetto che l’ex marito di Jennifer Aniston si è guadagnato tra i grandi registi con cui ha lavorato a più riprese, diventando, a tutti gli effetti, un attore feticcio di questi autori esigenti e attenti ai particolari.
La carriera nel cinema di Brad Pitt non si limita, se così si può dire, al ruolo di interprete: nel 2001 infatti fonda la Plan B Entertainment, casa di produzione che da allora ha dato vita a numerosi progetti cinematografici di livello riuscendo a consegnare a Brad Pitt anche il premio al Miglior Film, in qualità di produttore, per 12 Anni Schiavo.
Nel contempo “Mr Smith” si è è distinto per le sue attività nel sociale essendo co-fondatore di diverse associazioni benefiche e portavoce dei diritti delle popolazioni colpite da guerre, dimostrando, insieme all’ex moglie Angelina Jolie, una particolare sensibilità nei confronti di temi ancora inspiegabilmente complessi come i diritti della comunità LGBTQ o la preservazione di specie animali in via d’estinzione.
36 anni di carriera e non sentirli
Sette lustri sulla scena e sulla cresta dell’onda sono difficili da immaginare in qualsiasi campo. La vita professionale di Brad Pitt è ancora oggi in continua evoluzione e, mentre sembra sempre più attento nella scelta dei ruoli da interpretare, ha continuato a sviluppare la sua attenzione verso altre forme d’arte, costituendo, ad esempio, uno studio di registrazione nel sud della Francia. Una carriera artistica a tutto tondo, costellata di successi e scelte che hanno alzato l’asticella cambiando l’immagine e la percezione che il mondo ha di Brad Pitt nel corso degli anni. La strada è ancora lunga e, probabilmente, sarà ancora costellata di premi e successi per quello che, a tutti gli effetti, si deve considerare come uno degli attori più amati della storia.
Mentre il mondo intorno cambia, non ci resta che augurare un buon compleanno a Brad Pitt. La sua prima parte di carriera ci ha consegnato grandi titoli e incredibili interpretazione. Ne abbiamo scelti cinque per festeggiare i 60 anni dell’attore.
5 film di Brad Pitt da non perder (e un Bonus)
- Fight Club: tratto dal romanzo capolavoro di Palahniuk, il film di Fincher fu un successo anche grazie alla magnifica performance di Brad Pitt che è riuscito a dare forma a un Tyler Durden magnetico e intenso.
- The Snatch: fiim di Guy Ritchie in cui Brad Pitt interpreta un pugile zingaro dal dialetto particolare e inconfondibile, dimostrando una capacità comica di grande livello.
- L’Esercito delle Dodici Scimmie: Terry Gilliam dirige un thriller fantascientifico dai toni cupi e profetici. Il nostro biondo dall’Oklahoma diventa Jeffrey Goines, figlio di un ricco uomo d’affari, costretto in un manicomio a causa di problemi mentali.
- C’era una volta a… Hollywood: Tarantino e la storia del massacro di Cielo Drive. Un cast infinito e il premio Oscar a Brad Pitt come migliore attore non protagonista.
- La Grande Scommessa: Adam McKey racconta la grande crisi finanziaria del 2008. Brad Pitt è un ex broker che si è allontanato dalla finanza per abbracciare uno stile di vita più sostenibile.
Bonus Track – Seven: ancora Fincher a dirigere Brad Pitt in un thriller acclamato che ha avuto, tra gli altri, il merito di essere uno dei primi ruoli da protagonista del giovane attore che interpreta il detective Mills, ruolo capace di lanciare in maniera definitiva la sua carriera.
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