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Bridgerton 2, perché scandalo e gossip ci conquistano

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6 minuti di lettura

La tanto acclamata SerieTV Bridgerton è arrivata alla sua seconda stagione. Siamo tornati a Myfair, nelle ville dei nobili che orbitano intorno alla regina, si incontrano a balli e rinfreschi e camminano lungo il Tamigi per l’abituale promenade mattutina.

Come la prima stagione, Bridgerton si incentra intorno alla stagione dei matrimoni, in cui tutte le famiglie di nobili presentano le debuttanti, le loro figlie che fanno il debutto nella società. Durante la stagione dovranno rapportarsi con gli scapoli che cercano una moglie in attesa della proposta di matrimonio. Un procedimento arcaico rispetto al presente, ma anche rispetto alla realtà del tempo. Bridgerton mette in mostra le tradizioni dei nobili inglesi ottocenteschi, una bolla di consuetudini e modi di fare che si ripete ogni anno.

Se non hai ancora visto la seconda stagione, leggi anche:
Bridgerton, dove eravamo rimasti? Il riassunto della serie

Bridgerton 2

La famiglia Bridgerton è la protagonista della serie e ci viene presentata e mostrata in modo differente rispetto alle altre famiglie che vediamo. Mentre nella prima stagione il focus era il debutto in società di Dafne Bridgerton, nella seconda è Anthony, il maggiore dei fratelli e attuale visconte di Bridgerton a cercare moglie.

Ogni anno la regina nomina una debuttante che spicca tra tutte, il cosiddetto diamante della stagione, mentre tra gli uomini viene sempre individuato lo scapolo più ambito. Nella serie c’è un utilizzo marcato di parole come status, famiglia, dote, come a sottolineare l’importanza del giusto matrimonio, per mantenere credibilità e fama all’interno della cerchia di nobili.

Lo scandalo e il gossip come pietra angolare in Bridgerton

Bridgerton Netflix
La famiglia Bridgerton

Pietra angolare di Bridgerton è infatti lo scandalo, il chiacchiericcio, il gossip. I nobili vengono mostrati come annoiati e sfrontati personaggi che ripercorrono azioni sempre uguali legate ai modi e al bon-ton. L’importanza sta nell’apparenza e nel mostrarsi. Il che stride con i comportamenti che i nobili tengono nella riservatezza delle loro case. E come nel Ridicule (1996) di Patrice Leconte che mette in mostra la corte di Versailles, in Bridgerton la corte inglese e il potere si basano sulla visione che i nobili hanno verso la regina, sulla riverenza e sull’apparenza.

Il sogno di tutte le debuttanti è un matrimonio rispettabile, esente da scandali e sotterfugi di apparenza, ma legato all’economia e alla dote, che spesso va in contrasto con i sentimenti reali che i personaggi provano. Molti matrimoni servono per risollevare lo status delle famiglie, per riacquistare un tono dopo uno scandalo subito.

Lady Whistledown racconta in modo diverso l’800 londinese

Bridgerton serie Netflix

A complicare tutto questo complesso meccanismo di apparenza, e a accendere ancor di più il fuoco del gossip e del chiacchiericcio c’è Lady Whistledown. Questo personaggio ha un’identità segreta fino alla fine della prima stagione e scrive un gazzettino, un primo esempio di giornale scandalistico, in cui commenta sotto il nome di Lady Whistledown tutti i fatti e gli avvenimenti che si susseguono durante le feste organizzate nelle case nobiliari. Ovviamente il suo giudizio è aspro e tagliente e alimenta intrighi e sotterfugi.

È questa l’innovazione principale di questa serie in costume targata Netflix. Shonda Rhimes, già conosciuta per Grey’s Anatomy o Le regole del delitto perfetto (2014-2020), prende l’Ottocento londinese e lo fonde con Gossip girl, creando un gioco di opinioni e status messi in crisi da questa voce che ha l’intento di raccontare in modo diverso e con scherno il garbo delle cerimonie. Ovviamene la regina mal sopporta questa interferenza in quanto lesiva del suo potere di autorità e apparenza all’interno della corte.

Le nuove generazioni vengono comunque mostrate in due modi contrapposti, o succubi della tradizione e del costume o ribelli, prodromi di un nuovo corso, ci sono infatti timidi ma importanti ragionamenti su quanto il mondo nobiliare tratti la donna come un oggetto e un premio e in alcuni punti delle due stagioni ci viene ricordato che stiamo comunque assistendo a una farsa, a un gioco di cui i nobili sono compiaciuti protagonisti e che il più grave dei loro problemi stona con la vita vera delle classi lavoratrici.

A conti fatti Bridgerton è una serie intrigante che diverte per il suo essere scenica nel vero senso della parola, ossia di una messa in scena continua che si sgretola di fronte ai sentimenti reali che i protagonisti provano.


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Nato a Fermo, anno 1997. Scopro la passione per il cinema e per le serie tv durante l'università, studiando tutt'altro. Appassionato di film scomposti, imperfetti ed esageratamente lunghi, il mio regista preferito è Guillermo Del Toro. Le altre passioni sono la letteratura, il ciclismo e la politica.

2 Comments

  1. “timidi ma importanti ragionamenti su quanto il mondo nobiliare tratti la donna come un oggetto” ??? non avete notato che ELOISE rappresenta il femminismo in tutto il suo essere?

    • Ciao Rosella, sono l’autore dell’articolo, per me Eloise rappresenta un modo troppo stereotipato di rappresentare il movimento femminista, inoltre ci viene mostrato che il suo interesse per gli argomenti radicali nasce solo per un correlato interesse amoroso. Avrei preferito un suo approfondimento, mentre quello che riceviamo è solo un suo atteggiamento ostile, ovviamente condivisibile, verso la cerimonia e tutte le usanze. Spero che quando lei sarà la protagonista di stagione, non la facciano ricredere per incanalarla nei giochi della stagione dei matrimoni, questo porterà ad uno scossone per la serie sia a livello contenutistico che di messaggio, cosi da approfondire temi e discorsi che in queste due stagioni sono stati si presenti, ma sempre troppo poco centrali.

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