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Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Cosa devi sapere per vedere Doctor Strange nel Multiverso della follia, una guida

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10 minuti di lettura

In attesa dell’uscita in sala – dal 4 maggio – del Doctor Strange nel Multiverso della Follia firmato Sam Raimi, Disney ha pubblicato una scaletta di film Marvel da vedere assolutamente i cui eventi si ricollegano alla trama del film.

Partendo dal più ovvio WandaVision, l’elenco include anche What If…? Le due serie Disney+ esplorano sia il viaggio di Wanda Maximoff dopo gli eventi di Avengers: Endgame sia le versioni alternative dei più importanti protagonisti del MCU. Naturalmente nella lista non può mancare Spider-Man: No Way Home, ultimo successo in casa Marvel che ha introdotto Strange (Benedict Cumberbatch) e Peter Parker (Tom Holland) nel multiverso, dopo un incantesimo fallito che ha stravolto la realtà fino ad allora conosciuta.

Oltre alle varianti di Doctor Strange e Scarlet Witch, l’ultimo teaser di Multiverse of Madness ha confermato l’inclusione della Captain Carter di What If…?, confermando il ritorno di Hayley Atwell nel MCU. Ma la possibile presenza di Patrick Stewart in Doctor Strange 2 apre uno spiraglio ai film degli X-Men. Che sia dunque l’ora di rivedere anche la serie X-Men: The Animated Series?

La Fase 4 del MCU

Non deve avere senso, dve solo sembrare un casino

Film e serie tv sono sempre più intrecciate, soprattutto adesso che si sono aperte le porte del Multiverso. Cosa che ha creato non poca confusione e molte domande. Come fare per collegare tutte le fila del discorso ed evitare di perdersi pezzi qua e là? Ovviamente con una guida! Cominciamo, quindi, con un recap in ordine cronologico dei film e delle serie tv Marvel da vedere prima di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Ma quali sono i film della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe?

Negli episodi precedenti: un ripasso dei principali eventi

Se rivedere tutti i film non è bastato (o siete stati troppo pigri per fare il re-watch – DISONORE! DISONORE su tutta la tua famiglia, DISONORE su di te, DISONORE sulla tua mucca!) e la domanda che vi frulla in testa è “okay, ma dove eravamo rimasti?” allora è necessario fare un breve riassunto di cosa è capitato al dottor Stephen Strange.

La serie animata What If…? gli dedica un episodio per rispondere alla domanda “cosa sarebbe successo se Doctor Strange avesse perso il cuore invece delle mani?”. Beh, nella puntata narrata dall’Osservatore (Jeffrey Wright) incontriamo uno Stephen decisamente malvagio, che dai trailer sembra essere presente anche nel Multiverso della Follia. Di solito si dice “morto un papa se ne fa un altro” e invece no. Nella serie, infatti, nel famoso tragico incidente, a perdere la vita è la dottoressa Christine Palmer, che in effetti gli impedisce di perdere le mani.

Cosa spinge Strange a studiare le arti mistiche allora? Ovviamente l’ossessione per il riportare in vita Christine che lo porta a dedicare tutto sé stesso al riportarla in vita. Qui entra in gioco il viaggio nel tempo, con l’Occhio di Agamotto, custode della Gemma del Tempo.

Con Loki e What if…? si viene lentamente svelando l’intricato concetto del Multiverso e delle diverse linee temporali popolate dalle varianti.

In seguito, troviamo il nostro chirurgo/stregone in No Way Home, dove aiuta Peter Parker a riprendersi il suo status di identità segreta. Sorpresa delle sorprese, Strange non è più Stregone Supremo, ma lo è Wong – interpretato da Benedict Wong – che abbiamo visto anche nel finale di Shang Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.

La follia del Multiverso

Ma cosa sappiamo di questo Multiverso? Sappiamo che all’interno della Marvel Comics, la maggior parte dei racconti si svolge all’interno del fittizio Universo Marvel, a sua volta parte di un più ampio multiverso. Quest’ultimo è protetto dallo squilibrio dal Tribunale Vivente, un’entità cosmica umanoide molto potente, che è una per l’intero multiverso. Egli può agire per impedire che un universo accumuli più potere degli altri o che sconvolga in qualche modo l’equilibrio cosmico. È supervisionato solo dall’Uno-Sopra-Tutto, un’entità onnipotente che si dice abbia creato l’intero Multiverso Marvel.

Sappiamo che la maggior parte degli universi Marvel ha un proprio protettore, un luogo di designazione e anche uno Stregone Supremo a difesa in quasi tutti i tempi, nominato dalla trinità mistica dei Vishanti per difendere il mondo contro le minacce principalmente di natura magica dall’interno e dall’esterno.

Molti scrittori hanno poi utilizzato e rimodellato il Multiverso – basti pensare a Exiles, X-Men e Ultimate Fantastic Four – oltre a creare nuovi universi, che sono nati da storie che coinvolgono personaggi che viaggiano nel tempo come Rachel Summers, Cable e Bishop – fino, appunto, a Loki e Sylvie – poiché le loro azioni hanno creato linee temporali alternative.

Nel MCU il Multiverso è stato introdotto per la prima volta in Doctor Strange nel 2016 prima di essere esplorato più profondamente nella Fase Quattro del MCU. In Eternals abbiamo appreso che la mitologia dietro le origini del Multiverso è che i Celestiali, prime forme di vita create nell’universo originale, hanno contribuito alla creazione del Multiverso, compresa la continua evoluzione della vita in esso.

Doctor Strange 2 l’impronta di Sam Raimi

Quando Kevin Feige ha annunciato di voler inserire qualche elemento horror in Doctor Strange, l’idea mi è sembrata interessante

Le parole di Raimi durante la conferenza stampa globale di lancio del film,sono state a dir poco elettrizzanti e l’hype è salito alle stelle. Tutto sembra collegato in quello che è un universo in espansione: ricordiamo anche che era stato proprio l’Antico a mettere in guardia Strange nel primo film del 2016.

Se ti rivelassi tutto quello che ancora non sai, scapperesti in preda al terrore.

Grazie agli Eventi Nexus – spiegati in Loki – abbiamo visto come si creano le linee temporali e cosa succede alle varianti che deviano dal proprio percorso. Strange dovrà quindi affrontare se stesso in tutte le sue varianti in una pellicola che dal fantasy raggiunge vette più dark e minacciose. In una intervista Cumberbatch aveva affermato che il film “sarà un viaggio di scoperta personale, una sorta di self examination. Questa struttura narrativa ci ha permesso di lavorare sullo stesso personaggio ma con caratteristiche, abiti, attitudini, contesti differenti. Ed è stato divertente e strano allo stesso tempo”.

I tweet con le prime reazioni e le novità di Sam

Dopo la premiere di Los Angeles, sono moltissimi i tweet riguardo il film. A essere lodate sono soprattutto le performance del cast – specie quella di Elizabeth Olsen – e tutti sottolineano l’impronta di Sam Raimi che c’è e si vede tanto, senza contare che Doctor Strange 2 potrebbe essere davvero il primo “horror” targato Marvel. Fra i commenti c’è anche chi è dubbioso e chi critica la scarsa omogeneità del film.


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Classe 1996. Siciliana trapiantata a Roma, mi sono innamorata dei libri e delle storie narrate da bambina. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho intrapreso il mio viaggio all'interno del mondo dell'editoria.

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