Finora in NPC Magazine ci è piaciuto discutere prevalentemente di film e Serie tv di fama internazionale, o quanto meno nazionale. Per noi il cinema non è semplicemente seguire il film del momento, o la chiacchiera social che si crea intorno a qualche star influente. Come testata che si affida solo esclusivamente ai propri mezzi per esistere, non possiamo che empatizzare e ascoltare anche la parola di giovani registi dal talento preannunciato, perché in fondo sappiamo che pure loro sanno coglierci nell’animo fin dalla prima inquadratura.
D’altronde, esiste sempre un inizio di carriera per ogni regista o attore sulla faccia della terra; spesso e volentieri, però, sono anche i critici più attenti a dimenticarlo. Come è arrivato Skinamarink, un film horror canadese indipendente, a diventare il cult del momento? E forse qualcuno ricorderà che il volto di Elijah Wood è diventato popolare solo dopo che l’attore ha registrato e inviato in Nuova Zelanda, a un Peter Jackson zelante ma alla disperata ricerca del suo Frodo Baggins, un videotape quasi per caso.
Per questo motivo abbiamo deciso di supportare la campagna Kickstarter di Luca Grazioli, classe ’98, regista emergente di Brescia, e attualmente impegnato nella fase di pre-produzione del suo nuovo cortometraggio, Dolci Acque. Per il suo ultimo progetto, infatti, Grazioli si è affidato al benestare del pubblico, e in un mese prevede di raggiungere l’ambiziosa cifra di 5.600€, necessaria alla produzione del cortometraggio.
Per diventare subito un sostenitore del progetto: Dolci Acque – Short movie
Dolci acque, un cortometraggio dai tratti dolceamari
Siamo a Manerba, una piccola località sul Lago di Garda, l’anno è il 1981, è estate e Renzo è un aspirante fotografo appena diplomato. Per arrotondare fa l’aiuto giardiniere in una mega villa sul lago, e stringe così una forte relazione con Monica, figlia del proprietario della villa. Entrambi sono a malapena ventenni, l’estate è leggera, la vita ancora frizzante e piena di opportunità; entrambi sono artisti, solo uno tra loro, però, avrà accesso all’opportunità che gli cambierà la vita.
L’idea per il cortometraggio è venuta, oltre che a Luca Grazioli, anche allo sceneggiatore Ruben Rossi, ed è prodotto da Ilaria Marchetti. Alla direzione della fotografia, Davide Bianco (che ha all’attivo progetti internazionali in collaborazione con Netflix, Hulu e Prime Video), al montaggio e ai costumi troviamo poi rispettivamente Simone Brassini e Rosa Rossitti.
Una troupe esclusivamente composta da giovani emergenti nel campo cinematografico, all’attivo nel realizzare un cortometraggio che oscilla tra un Guadagnino esplicitamente evocato, e un Bergman velato segretamente. Luca Grazioli dirige sempre con un occhio rivolto indietro, verso i maestri del passato, ma senza ignorare la potenzialità creativa espresse dal cinema contemporaneo, se considerato il caso di un Call Me By Your Name soprattutto. Al centro delle influenze registiche, anche il nuovo cinema coreano, in particolare Bong Joon-ho con il suo Parasite (d’altronde tutta la vicenda si svolge in una mega villa, proprio come nel film del regista coreano).
Dolci acque ha, infatti, come perno principale le diseguaglianze sociali all’interno del mondo dei giovani; un tema più ora che mai attuale, che Luca Grazioli affronta con una delicatezza quasi autobiografica. Quando lo abbiamo sentito in videochiamata ci ha tenuto a farci sapere, non a caso, che Dolci acque è un po’ come la sua vita: dolceamara. La sua vita da semplice ragazzo di provincia, gli permetteva di fare poche vacanze, per questo il Lago di Garda è diventato immediatamente un luogo che da necessario si è trasformato in paradisiaco. Resta per Luca il posto perfetto dove trascorrere l’estate, proprio come l’Elio di Timothée Chalamet e come il Renzo in Dolci acque.
Chi è Luca Grazioli?
Nasce a Brescia, però studia e vie a Milano, dove nel 2021 si laurea con lode alla Scuola Civica del cinema “Luchino Visconti”. Il primo cortometraggio, Donne senza uomini, arriva lo stesso anno della laurea, e ottiene subito un ottimo consenso nei festival internazionali dedicati ai cortometraggi.
Sorprende, nonostante la sua giovane età, l’occhio attento alla sperimentazione con la macchina da presa e con la fotografia. Già Donne senza uomini dimostra un’impronta tecnica interessante, con un bianco e nero che avvolge lo schermo, e un protagonista che ricorda il Mastroianni de La Notte. Ancora più intrigante è, però, l’esperimento in super 8mm ripreso in Portrait de Rosa, à la française, ritratto intimista di un amore nostalgico, che ritorna indietro a quando le pellicole stampate su cellulosa erano l’àncora di riferimento di un cinema ormai scomparso. Anche Portrait de Rosa, à la française ha ottenuto le sue encomiabili riconoscenze, tra cui la selezione ufficiale al Milano Fashion Film Festival 2022 e il Premio Cavatorta del 2021.
Tutta la nascente estetica di Luca Grazioli va, insomma, a stabilire un contatto duplice con tematiche fondanti nella sua arte: la vita, quella semplice e vissuta nel piccolo della realtà provinciale del nord Italia, e il cinema, quello storico e quello contemporaneo, ma senza dimenticare anche quello sperimentale.
Se volete scrutare ancora un po’ il suo mondo, lo potete fare direttamente sul suo sito: lucagrazioli.eu.
Cosa posso fare per supportare Dolci acque?
Arriviamo alla fatidica domanda. La campagna Kickstarter è partita solo il 9 marzo, eppure, ad oggi, il progetto ha già raccolto, grazie alle donazioni, 2.468€, raccogliendo a sé 62 sostenitori e l’accoglienza positiva di Kickstarter stesso, che ha inserito Dolci acque all’interno della sezione Cortometraggi che amiamo: una raccolta di progetti all’attivo dedicati totalmente al cinema e che l’azienda ha selezionato sondando tutte le campagne all’attivo nel mese di marzo.
I costi della campagna ricoprono una buona parte della produzione, tra cui l’affitto giornaliero della fantastica Villa Casa la Scala, location principale del corto. Per quanto riguarda invece la distribuzione, Dolci acque ha già catturato l’interesse di una casa di distribuzione, la Pathos Distribution e anche il portale streaming dedicato interamente ai cortometraggi, Weshort.
Chiunque può diventare sostenitore e rendere così Dolci acque realtà: le donazioni, infatti, possono partire da una quota simbolica di un euro, fino alla modica cifra di trecento euro. Ovviamente, per qualsiasi sostenitore è disposto un compenso, anche in quel caso pensato sulla base della cifra che si è voluto donare. I premi sono vari: si parte dalla possibilità di comparire nei titoli di coda del cortometraggio, fino ad arrivare a quella di poter passare un’intera giornata sul set durante le riprese (con viaggio pagato s’intende). Luca però segnala, a suo dire, il premio più interessante: ovvero l’opportunità di ricevere a casa un poster del cortometraggio ideato e stampato ad hoc da un grafico professionista.
La formula è ambiziosa: Tutto o niente. Se entro il 18 aprile Luca non avrà raggiunto la cifra prefissata di 5.600€, non riceverà i fondi necessari per produrre il cortometraggio.
Le possibilità sono tante, e Dolci acque sembra avere un futuro roseo di fronte a sé. Il dono più grande sarà sicuramente quello di poterlo vedere sul grande schermo, e auguriamo a Luca Grazioli e a tutta la troupe che questo diventi realtà il prima possibile.
Per diventare un sostenitore: Dolci Acque – Short movie
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