A poco meno di un anno di distanza dal rilascio di una sesta stagione di per sé abbastanza deludente, Elite, la serie tv spagnola creata da Carlos Montero e Dario Madrona, è tornata su Netflix lo scorso 20 ottobre con la sua settima stagione. Tra nuovi volti, come la cantante Anitta, Fernando Lindez nel ruolo di Joel, Mirela Balic nei panni di Chloé e Gleb Abrosimov come Eric, e vecchi ritorni, nemmeno stavolta riesce a salvarsi da sé stessa.
Elite 7, una storia priva di interesse
Sullo sfondo del prestigioso liceo Las Encinas si intrecciano i racconti che caratterizzano questa nuova stagione: Nico (Ander Puig) deve fare i conti con l’arrivo di suo cugino, il problematico Eric (Gleb Abrosimov); Sara (Carmen Arrufat) è sempre più intenzionata ad allontanarsi da Raul (Alex Pastrana) ma i sensi di colpa non smettono di tormentarla e l’arrivo di Chloé (Mirela Balic), nuova esuberante studentessa, non semplificherà le cose; Isadora deve gestire importanti e scioccanti problematiche familiari e nel frattempo fare i conti con il suo rapporto con Didac (Alvaro de Juana), il tutto mentre torna in scena un personaggio storico della serie, Omar (Omar Ayuso).
Troppi personaggi, perlopiù forzati, troppe sottotrame e discorsi narrativi iniziati ma mai terminati, caratterizzano questa settima stagione di Elite, riconfermandola una serie ormai povera e priva di contenuti. Quella patina oro che tanto avvolgeva le prime stagioni, donando mistero, suspence e comandando gli intrighi di Las Encinas sembra ormai essere completamente perduta a favore di un racconto che, stagione dopo stagione, sembra dilungarsi verso un fine non precisato. Una caduta libera in un vuoto di apparenze e non-sense.
Elite 7, neanche i grandi ritorni bastano
Il grande colpo di scena che aveva caratterizzato la fine della stagione precedente sembra essersi disperso all’interno di una narrazione che dà importanza ad eventi pressoché inutili. Elite non è più Elite da molte stagioni, trascinandosi ormai con un’inerzia che sembra anch’essa esaurirsi a forza di trame forzate, personaggi che perdono la loro caratterizzazione e tematiche importanti accantonate da altrettante superflue. L’introduzione di nuovi personaggi non giova alla serie perché questi, che non vengono trattati adeguatamente, non trovano il proprio spazio all’interno di questo confuso discorso.
I grandi ritorni non bastano ad elevare le sorti di una serie che sembra ormai spacciata. La settima stagione ha visto infatti il ritorno di Omar (Omar Ayuso), personaggio storico della serie, ancor tormentato dalla morte di Samu (Itzan Escamilla), che approda di nuovo a Las Encinas per uno stage. A differenza degli altri protagonisti il suo personaggio sembra essere l’unico in grado di mantenere una caratterizzazione chiara e sincera, un caro ritorno apprezzato per come viene trattato e quasi necessario per dare un minimo di senso a questo nuovo capitolo di Elite.
Elite ha perso la sua bussola
Tra tutte le ultime stagioni rilasciate è sicuramente questa settima che pecca più delle altre. Una delle caratteristiche principali della serie era infatti la trattazione di tematiche importanti, come omosessualità, accettazione di sé, binomio tra povertà e ricchezza, bullismo ma anche violenza sessuale, depressione e ansia. Tutto questo viene accantonato stavolta per narrazioni frivole, e solo poche riescono a ritagliarsi il proprio spazio, ma poche sono anche quelle che vengono trattate nel modo corretto. Una su tutte la tematica della depressione e del disturbo post-traumatico che avvolgono il personaggio di Omar, ma anche la dipendenza dalla droga che coinvolge Eric.
Una stagione che non coinvolge pienamente, che si perde nella miriade di storie che racconta, storie però di poco spessore. Menzione onorevole va però al finale della serie che sembra riavvicinarsi alle atmosfere tipiche delle prime stagioni, con quel giusto tocco di mistero che verrà, si spera, esplorato nell’ottava, ed ultima stagione, da poco annunciata ma ancora senza data d’uscita. Riuscirà l’ultima stagione a restituire un po’ di dignità a questa serie?
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