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Euphoria è tornata, e non è come ce l’aspettavamo

La nuova stagione della serie HBO ha una veste inedita e potenzialmente divisiva

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7 minuti di lettura

Sconvolgente, attuale, trendsetter, fresca e potente, nel 2019 Euphoria, serie HBO scritta da Sam Levinson, ha fatto il botto conquistando milioni di telespettatori in tutto il mondo. Con uno stile narrativo originale e capace di spaziare tra più generi, Euphoria racconta senza patinature l’adolescenza e le problematiche ad essa legate e affronta temi quali la tossicodipendenza, i danni della cultura pornografica, l’abuso e la repressione. Il successo della serie dipende anche dal suo estetismo, che si traduce in artifici registici spettacolari, una fotografia fortemente caratteristica e scelte di montaggio creative come lo split screen.

A causa della pandemia da coronavirus la seconda stagione ha subito molti ritardi, facendo crescere a dismisura l’attesa per il seguito delle prime otto puntate. A cavallo tra il 2020 e il 2021 sono usciti due episodi speciali, molto minimali e fondamentali per comprendere due dei personaggi più importanti dello show: Rue, interpretata da Zendaya (che per il suo ruolo nella serie ha vinto un Emmy Award come miglior attrice protagonista in una serie drammatica), e Jules, la modella Hunter Schafer.

Domenica notte, dopo due anni e mezzo, Euphoria è finalmente tornata sugli schermi e l’ha fatto in una veste assolutamente inedita, tanto da suscitare le più svariate reazioni.

Quando Euphoria non è più Euphoria

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Al posto di quello violaceo a cui eravamo abituati, ad aprire la seconda stagione di Euphoria c’è un freddo logo bianco. È un manifesto, un’esplicita dichiarazione d’intenti, un avvertimento: non state per guardare ciò che è andato in onda nel 2019. Dimenticate quell’Euphoria. Dimenticate i make-up sopra le righe, i colori caldi e l’atmosfera dreamy. Le cose sono cambiate.

Siamo di fronte a una vera e propria metamorfosi. Euphoria è stata audacemente spogliata di molte delle sue caratteristiche fondanti e ne ha acquisite di nuove. La palette è più cupa, gli outfit sono scuri e meno eccentrici, le luci non abbracciano più i personaggi ma li travolgono e accecano, il voice over di Rue è pressoché inesistente; l’atmosfera è ancor più surreale e vira stavolta verso un incubo a occhi aperti in cui thriller, commedia e dramma si fondono e danno vita a un ibrido potenzialmente divisivo ma incredibilmente ammaliante.

La colonna sonora sembra essere l’unico punto fermo di una serie che ha ormai fatto la muta. Tornano i celebri temi di Labrinth, accompagnati da una ricchissima selezione musicale (solo in questa puntata sono presenti una ventina di brani) su cui prevalgono come sempre hip hop, rap e R&B, salvo alcune eccezioni – è il caso, ad esempio, di Don’t Be Cruel di Billy Swan nell’iconica sequenza di apertura.

Personaggi nuovi e marginali alla ribalta

Euphoria SerieTV

Questa prima puntata non definisce solo il tono della stagione, ma anche la sua direzione narrativa. Vengono sin da subito messi al centro personaggi in precedenza marginali come Fezco, lo spacciatore interpretato da Angus Cloud di cui viene esplorata la backstory, e Lexi (Maude Apatow), la timida migliore amica di Rue. Entrano presto in scena anche Elliot (Dominic Fike), sul cui conto sappiamo ancora poco ma che probabilmente avrà una relazione con la protagonista, e Travis (Demetrius Flenory Jr.), che ha un occhio di riguardo per Maddy (Alexa Demie).

Oltre a quella di Cloud, dominano le performance di Sydney Sweeney (Cassie) e Jacob Elordi (Nate), che sulle note di Dead of Night di Orville Peck ci regalano una delle sequenze più intense della serie. Di contro, vediamo molto poco Jules e Kat (Barbie Ferreira) e ancor meno Ethan (Austin Abrams), a cui è però probabile verrà dedicato un episodio in seguito.

Cosa aspettarsi dai prossimi episodi di Euphoria: sarà una stagione più cruda della prima?

So di averlo detto in precedenza, ma voglio ricordare a tutti che Euphoria è per un pubblico adulto. Questa stagione, forse ancor più della precedente, è emotivamente forte e tratta argomenti che possono essere triggering e difficili da guardare. Per favore, guardate solo se vi sentite a vostro agio. Prendetevi cura di voi stessi e sappiate che in ogni caso siete amati e posso comunque sentire il vostro supporto. Con amore, Daya.

Zendaya su Instagram

Zendaya non mentiva: in questo episodio, la resa delle vicende raggiunge una drammatizzazione forse senza precedenti nella serie. Sam Levinson non fa sconti a nessuno, preme sull’acceleratore e rende l’esperienza di visione angosciante e quando, alla fine, sembra esserci un momento di distensione, ecco che si torna bruscamente alla violenza grafica.

Trying to Get to Heaven Before They Close the Door è uno slow burn che sembra fare da preludio a una stagione caotica e brutale, e il nuovo trailer sembra confermare questa impressione. Riuscirà Euphoria a mantenere alta l’asticella dopo essere stata così unanimemente ben vista in passato? Lo scopriremo solo guardando.

Le nuove puntate di Euphoria saranno disponibili sottotitolate ogni domenica notte a partire dalle 3:00 su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Ogni lunedì alle 23:15, invece, andranno in onda doppiate sempre su Sky Atlantic.


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Classe 1999, pugliese fuorisede a Bologna per studiare al DAMS. Cose che amo: l’estetica neon di Refn, la discografia di Britney Spears e i dipinti di Munch. Cose che odio: il fatto che ci siano ancora persone nel mondo che non hanno visto Mean Girls.

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