Dodici mesi, sembra ieri. L’addizione sul numero nell’hashtag è una presa di coscienza, un sentiero direzionato che Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, introduce nella conferenza d’apertura della 79esima edizione del festival, oggi 26.07.22, in diretta sui canali social della Biennale.
“Si suole dire che i festival siano finestre aperte sul mondo. Forse si tratta un’immagine abusata, ma funzionale. Da questa finestra assistiamo a cose che non vorremmo mai vedere”. Il prologo di Barbera è una dichiarazione di intenti: avverso, nei suoi principi fondanti, all’ira di Putin, alla gravosa minaccia imperante sulle democrazie europee, sconfortato per l’immotivata carcerazione di tre cineasti — rei di aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione —, per la condanna di una giovane produttrice per il progetto documentaristico legato alle proteste di Gezi Park, il direttore sottolinea con enfasi il ruolo della rassegna nel momento storico attuale: “La Biennale non ha mancato di far sentire la sua voce a sostegno del popolo ucraino. Le mostre non si producono in una bolla rispetto alla contemporaneità”.
Venezia79, i film della selezione ufficiale
Concorso Internazionale
- Il signore delle formiche di Gianni Amelio
- The Whale di Darren Aronofsky
- L’immensità di Emanuele Crialese
- Saint Omer di Alice Diop
- Blonde di Andrew Dominik
- Tàr di Todd Field
- Love Life di Koji Fukada
- Bardo di Alejandro Gonzalez Inarritu
- Athena di Romain Gavras
- Bones and All di Luca Guadagnino
- The Eternal Daughter di Joanna Hogg
- Beyond The Wall di Vahid Jalilvand
- The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh
- Argentina 1985 di Santiago Mitra
- Chiara di Susanna Nicchiarelli
- Monica di Andrea Pallaoro
- No Bears di Jafar Panahi
- All the Beauty and the Bloodshed di Laura Potras
- Un couple di Frederick Wiseman
- The Son di Florian Zeller
- Les Miens di Roschdy Zem
- Les Enfants des Autres di Rebecca Zlotowski
Fuori concorso
Lungometraggi
- The Hanging Sun di Francesco Carrozzini (Film di chiusura)
- When the Waves are Gone di Lav Diaz
- Living di Oliver Hermanus
- Dead for a Dollar di Walter Hill
- Call of God di Kim Ki-duk
- Dreamin’ Wild di Bill Pohlad
- Master Gardener di Paul Schrader
- Siccità di Paolo Virzì
- Pearl di Ti West
- Don’t Look Now di Olivia Wilde
Documentari
- Freedom on Fire – Ukrains Fight For Freedom
- The Matchmaker di Benedetta Argentieri
- Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo
- A Compassionate Spy di Steve James
- Music for Black Pidgeon di Jorgen Leth e Andreas Koefoed
- The Kiev Trial di Sergei Loznitsa
- In viaggio di Gianfranco Rosi
- Bobi Wine Ghetto President di Christopher Sharp e Moses Bwayo
- Nuclear di Oliver Stone
Serie
- The Kingdom Exodus di Lars Von Trier
- Copenaghen Cowboy di Nicolas Winding Refn
Cortometraggi
- La guerra è finita di Simone Massi
- In quanto a noi di Simone Massi
- Look at me di Sally Potter
- La cameriera di Lucrecia Martel
Biennale Cinema College
- Ragtag di Giuseppe Boccasini
- Come le tartarughe di Monica Dugo
- Banu di Tahmina Rafaella
- Gornyi Luk (Cipolla di montagna) di Eldar Shibanov
- Palimpsest di Hanna Västinsalo
Venezia Classici – Documentari
- Ragtag di Giuseppe Boccasini
- Desperate Souls, Dark City and the Legend of The Midnight Cowboy di Nancy Buirski
- Fragments of Paradise di K.D Davison
- Conformista ribelle di Anselma Dell’Olio
- Jerry Schatzberg Portrait Paysage di Pierre Filmon
- Godard Seul le cinema di Cyril Leuthi
- The Ghost of Richard Harris di Adrian Sibley
- Bonnie di Simon Wallon
- Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel
Orizzonti
- Princess di Roberto De Paolis (Film d’Apertura)
- Obet di Michal Blasko
- En los Margénes di Juan Diego Botto
- Trenque Lauquen di Laura Citarella
- Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
- Innocence di Guy Davidi
- Blanquita di Fernando Guzzoni
- Pour la France di Rachid Hami
- Aru Otoko di Kei Ishikawa
- Chleb i sol di Damian Kocur
- Luxembourg, Luxembourg di Antonio Lukich
- Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa
- Spre Nord di Mihai Mincan
- Autobiography di Makbul Mubarak
- The Sitting Duck di Jean-Paul Salomé
- Jang-e Jahani Sevom di Houman Seyedi
- The Happiset Man in the World di Teona Strugar Mitevska
- A noiva di Sergio Trefaut
Orizzonti Extra
- L’origin du male di Sébastien Marnier (Film d’apertura)
- Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
- Amanda di Carolina Cavalli
- Zapatos Rojos di Carlos Eichelmann Kaiser
- Nezouh di Soudade Kaadan
- Notte fantasma di Fulvio Risuleo
- Bi Roya di Arian Vazirdaftari
- Valeria is Getting Married di Michal Vinik
- Goliath di Adilkhan Yerzhanov
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