Il Future Film Festival si è reinventato per la sua ventunesima edizione. Dopo due anni di assenza, il cinema d’animazione è tornato far parlare di sé a Bologna (e, per questa volta, anche a Modena). Vi avevamo raccontato il programma e adesso, a Festival concluso, siamo pronti a tirare le somme.
Ospiti internazionali, anteprime, eventi speciali, ma soprattutto voglia di partecipare al cambiamento che stiamo vivendo. È stata un’edizione ibrida, che ha assecondato quindi la fruizione domestica ma non ha dimenticato l’essenza di un festival, ovvero la partecipazione dagli spettatori dal vivo. Al centro, come è sempre stato per Future Film Festival, l’innovazione.
Uno sguardo verso il futuro che è partito dalla scelta del tema di quest’anno, Split Screen, e si è concretizzato nelle proposte del Festival. L’obiettivo, sicuramente centrato, era quello di indagare non solo il mondo dell’animazione ma anche quello del digitale, della comunicazione, dell’arte del futuro. In questa dimensione, hanno trovato spazio il gaming, la realtà virtuale e molto altro.
Il Future Film Festival ha ormai un respiro internazionale e uno spirito dinamico, che unisce svariate tipologie di eventi. Tra le anteprime più amate, il Making of di Strappare lungo i bordi, la nuova serie Netflix di Zerocalcare, e lo stupendo The Deer King di Masashi Ando e Naohoko Ueashi, un fantasy della Production I.G. che arriverà nelle sale italiane in primavera.
Il Festival ha reso omaggio al regista Kon Satoshi con la proiezione del documentario Satoshi Kon, The Illusionist di Pascal-Alex Vincent, presentato allo scorso Festival del Cinema di Cannes in anteprima mondiale, e a George Pal, con la presentazione dei restauri delle sue opere con i Puppetoon movies, a cura di Arnold Leibovitz.
Interessante anche il focus sull’impatto dell’uomo sulla natura, tematica (per fortuna) sempre più sentita, che è culminato con la maratona del cult Conan Il Ragazzo del Futuro di Hayao Miyazaki (Giappone, 1978) durante l’ultima giornata del festival.
I vincitori del Future Film Festival 2021: il trionfo francese
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Primo premio: MY SUNNY MAAD di Michela Plavatova (Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia)
Secondo premio (ex aequo): SNOTTY BOY di Santiago López Jover, Marcus H. Rosenmüller (Germania, Austria)
Secondo premio (ex aequo): THE CROSSING di Florence Miailhle (Francia)
CONCORSO CORTOMETRAGGI
Primo premio: WHAT RESONATES IN SILENCE di Marine Blin (Francia)
Secondo premio: ÉCORCE di Samuel Patthey e Silvain Monney (Francia)
Menzione speciale: MOM di Kajika Aki Ferrazzini (Francia)
ARVR CONTEST
Strands of Mind di Adrian Meyer (Germania)
AVFX STUDENT AWARD
SKYUP ACADEMY Digital Art School (Montebelluna – TV)
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