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Gomorra 5 serie tv

Gomorra 5: gli ultimi metri di una serie perfetta

Gomorra 5 inizia piuttosto bene e promette un finale degno della serie

6 minuti di lettura

Dopo tanta attesa finalmente ci siamo: Gomorra 5 è qui, trasmessa il giorno 19 novembre su Sky Atlantic. La Serie TV, liberamente ispirata dall’omonimo romanzo scritto da Roberto Saviano, si rinnova e, a giudicare dalle prime due puntate, sembra farlo alla grande. La quarta stagione si era conclusa con il protagonista, Don Gennaro Savastano (interpretato da Salvatore Esposito), latitante e chiuso all’interno del bunker dopo l’esecuzione effettuata ai danni della sua affiliata Patrizia Santoro (Cristiana Dell’Anna).

Gomorra, ricordiamo, cerca di analizzare nel dettaglio il mondo della criminalità organizzata presente in Campania, entrando a conoscenza di un universo composto principalmente da violenza, droga e traffici illeciti. In una Napoli che assiste impotente e inerme dinanzi al divampare del fenomeno camorristico, si fanno strada i principali boss e sottoposti, spartendosi sia i quartieri del capoluogo partenopeo, sia l’intero territorio nazionale. La quinta stagione fa presagire che il fenomeno criminale riguarderà anche l’intera Europa, ampliando ancor di più lo sguardo su tale problematica.

Gomorra 5: Gennaro, I Levante e… Ciro Di Marzio

Gomorra 5

La prima puntata di Gomorra5 riparte dalla fine della quarta stagione. Gennaro Savastano è oramai ricercato. Vive nascosto, senza alcun tipo di contatto, fatta eccezione per i sicari, avvocati e incontri con altri capi camorra. Per Napoli sono sparsi i suoi sosia, che hanno lo scopo di depistare le tracce e la ricerca del boss. Gli affari comunque procedono, specie i rispetti rancori con i vari nemici.

Don Gennaro, dal suo nascondiglio, comanda che la famiglia Levante venga sterminata, in occasione della sepoltura di un loro membro che si terrà nel cimitero di Roma. Si scopre, però, che la sepoltura è in realtà una trappola, poiché la polizia era al corrente di tale situazione. Cerca di catturare il suo mandante, Don Angelo, il quale tuttavia riesce a fuggire. E sempre Don Angelo si incontra con il boss O Diplomato, che gli propone di allearsi con lui, così da lasciare Gennaro da solo. Preparano una trappola che, però, viene subito sventata. Don Savastano cattura ‘O Diplomato che viene condotto, con la forza, dallo zio ‘O Maestrale e che Gennaro stesso elimina a suon di pugni.

La seconda puntata di Gomorra 5, invece, si apre a Riga, in Lettonia. Per chi avesse visto il film L’Immortale, saprebbe con certezza che lì risiede proprio Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), amico-nemico del protagonista. Qui assistiamo all’incontro tanto atteso tra Gennaro e Ciro. Quest’ultimo propone di divenire broker per gli affari di droga in Lettonia e Gennaro accetta senza problemi, incontrandosi con un capo mafia russo.

Tuttavia al seguito di questo incontro, gli uomini di Gennaro uccidono i collaboratori di Ciro Di Marzio che, a sua volta, viene preso e imprigionato in un gulag. Don Savastano non ha mai accettato il “tradimento” de L’Immortale, cosicché costringe al suo un tempo fedele amico l’agonia della prigione. Ma Ciro Di Marzio riesce comunque a fuggire e a eliminare i suoi carcerieri. E grazie all’aiuto di una famiglia che l’aveva salvato dalle mire dei nemici, si prepara a tornare a Napoli.

Uno sguardo d’insieme a Gomorra 5

Gomorra 5

Entrambe dirette da Marco D’Amore, le prime due puntate di Gomorra 5 sono un’esplosione di colpi di scena, emozioni e tanto altro. Sin da subito avvertiamo che ci troviamo dinanzi ad un’ultima stagione e i destini dei personaggi sono ormai di dirittura d’arrivo. Se un tempo abbiamo visto la loro espansione e i loro giochi di potere, adesso si prepariamo a osservare il loro declino.

È chiaro: Gennaro Savastano, ad esempio, è sempre il solito freddo e temibile capo camorra. Ma la prigione nella quale si è rinchiuso, complice il cammino intrapreso, diventa sempre più soffocante. Emerge, infatti, il messaggio che la serie ha cercato di trasmettere, ovvero: a che prezzo si diventa boss? E Gennaro, a giudicare dai primi 120 minuti, comincia a scontare tale conto.

Le prime due puntate di Gomorra 5 tendono a focalizzare l’attenzione sullo sguardo interiore dei personaggi. È tutto una costruzione interna, da cui emerge l’evidente messaggio che dinanzi allo spettatore non vi sono eroi, bensì strumenti votati al male. Nessuno è esente da questa etichetta e le facce sempre crucciate e arrabbiate di chi vive all’interno di quel mondo, è un evidente simbolismo di come queste persone siano marce all’interno. Interessante, tra l’altro l’attenta cura per la regia, per il sonoro, per la costruzione della tensione. Il tutto diventa una perfetta miscela che coinvolge lo spettatore ponendolo, allo stesso tempo, distante da quell’universo.

Gomorra 5 comincia piuttosto bene. Inoltre, interessante sarà scoprire la funzione dei nuovi personaggi, come la moglie di ‘O Maestrale, Donna Luciana, e anche dei vecchi, come Enzo Sangue Blu, apparso nelle immagini a conclusioni della puntata. Ciò che speriamo è che questa stagione concluda al meglio uno dei prodotti più apprezzati dal pubblico internazionale. Le aspettative, infatti, sono molto alte e speriamo sempre che non deluderà.


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Classe ’93, vivo a Taranto, città che un tempo era l’angolo di mondo che più allietava il poeta latino Orazio. Laureato in lettere, trovo nella letteratura un grande appagamento dagli affanni quotidiani. La mia vita è libri, scrittura, film e serie TV. Sogno di fare della cultura il mio pane quotidiano.

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