Dopo tre anni dal discusso finale della discussa prima stagione di Hunters, la Serie TV di David Weil torna con la stagione conclusiva di otto episodi, disponibile su Prime Video dal 13 gennaio 2023.
Per parlare delle sorti dei cacciatori di nazisti e delle loro imprese, sarà inevitabile qualche spoiler; consigliamo perciò la lettura solo a chi ha già guardato almeno la prima stagione.
Hunters 2, caccia grossa
“Discusso finale della discussa prima stagione”, si diceva… sì, perché dopo il colpo di scena che aveva rivelato che Meyer Offerman (Al Pacino) altri non era che il cattivo della storia (“Il Lupo“, non a caso), aveva fatto la sua apparizione (seppur di spalle) un personaggio ancora più cattivo: Adolf Hitler. La partenza della seconda stagione si preannunciava quindi in salita, a causa di un personaggio a dir poco ingombrante le cui sorti avrebbero deciso anche quelle della Serie TV.
Con Hitler a piede libero, la seconda stagione non poteva che avere come trama principale la caccia al nazista per eccellenza. Sarà proprio questa missione a riportare insieme la squadra di hunters, dopo che la morte di Meyer e un evento misterioso ne avevano causato la separazione. Si uniranno a loro l’agente Millie Morris (Jerrika Hinton) – delusa dall’inefficienza della legge – e Chava (Jennifer Jason Leigh) – agguerrita cacciatrice sopravvissuta alla shoah.
Un inevitabile(?) ritorno
Meyer Offerman è morto, ma poteva la Serie TV Hunters fare a meno di Al Pacino? Probabilmente no, ed è per questo che la seconda stagione procede su due narrazioni parallele e asincrone: da una parte i fatti avvenuti tra il 1972 e il 1977, tra cui l’arruolamento dei cacciatori e i piani di Meyer per tenere nascosta la propria vera identità; dall’altra il 1979, con la ricerca del Führer e il tentativo di sventare la creazione del Quarto Reich.
Un Quarto Reich che, però, lascia molto a desiderare: una manciata di nazisti e neonazisti, alcuni nascosti con Hitler in Argentina, altri sparsi per il mondo a fare i suoi interessi nell’attesa del ritorno trionfale. Ritorno che però stenta a realizzarsi, con conseguente impazienza di Eva Braun (Lena Olin), ormai stanca delle serate sul divano trascorse tra bisticci coniugali e derisione delle proprie ambizioni.
Hunters 2 cambia registro
Ciò che è palese fin da subito in Hunters 2 è il cambiamento di tono, che da quello pulp, scanzonato e altalenante della prima stagione vira verso uno più greve e costante. Così, spesso la comicità lascia spazio a un climax patetico che culmina negli ultimi due episodi, in cui il comunque presente tragicomico non riesce (e nemmeno ambisce) a smorzare la commozione.
Sono proprio il settimo e l’ottavo episodio i migliori della stagione. Il settimo, intitolato La casa e solo labilmente legato alla trama principale, oscilla tra un film sulla shoah – per gli argomenti e il tono del racconto – e lo splatter violento e paradossale e riesce a trovare tra questi elementi uno straniante equilibrio in grado di coinvolgere lo spettatore.
Per quanto riguarda l’episodio finale di Hunters 2, il suo centro (nonché la sezione meglio riuscita) è il processo ad Adolf Hitler. Per la sensibilità degli sceneggiatori, in questa sezione non c’è spazio per altri registri se non quello drammatico, con cui viene presentato lo struggente e frustrante conflitto tra l’assurdità di una anche solo ipotizzabile innocenza del Führer e il diritto di ogni uomo a un giusto processo. I dialoghi tra l’avvocato dell’accusa e quello della difesa – entrambi ebrei – segnano senza dubbio la parte più “alta” della stagione, e forse dell’intera serie; mentre i racconti dei sopravvissuti al banco dei testimoni ne rappresentano le scene più toccanti.
Hunters 2 funziona
Ci eravamo lasciati, dopo la prima stagione, con l’auspicio che la seconda potesse approfondire e valorizzare i personaggi di cui fino ad allora era emerso solo il potenziale. Ciò accade solo in parte, poiché in Hunters 2 l’introspezione è quasi del tutto sacrificata in favore dell’azione. Per fortuna, a dar loro almeno un po’ di profondità intervengono gli attori, che insieme danno vita a un cast adrenalinico. E se Logan Lerman si conferma un ottimo interprete e Al Pacino – ça va sans dire – non delude, ciò che di riuscito c’è in questa seconda stagione lo si deve anche a Jennifer Jason Leigh – di nuovo a suo agio nei panni di una donna ferita e agguerrita – e a Udo Kier, a cui, per recitare, sono sufficienti due occhi di ghiaccio.
Nonostante le citate debolezze e un’apparente fretta nel terminare il racconto, alla fine di Hunters 2 non ci si può dire insoddisfatti. La stagione funziona e, soprattutto intrattiene, grazie al ritmo serrato e ad attori perfettamente calati nei propri personaggi. Ed è bello, per qualche ora, immaginare un mondo in cui, alla fine, i cattivi vengono sconfitti.
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