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Il Dottor Stranamore torna in sala

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3 minuti di lettura

Da lunedì 3 febbraio la Cineteca di Bologna riporta in sala in versione restaurata Il dottor Stranamore ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba. Il film di Stanley Kubrick torna nei cinema italiani in occasione del quarantennale della morte di Peter Sellers, indimenticabile protagonista che la cineteca omaggerà con proiezioni e incontri lungo l’intero mese.

La storia del Dottor Stranamore riguarda forse il più primordiale degli istinti: la pulsione di morte, declinata però in relazione ai più evoluti ritrovamenti della tecnologia, in particolare la bomba atomica. È allora il mondo della guerra fredda (nel 1964, a due anni dalla crisi dei missili di Cuba), che si svela nella sua crudeltà umana mista a stupidità. Ne esce un film sull’uomo e sulla sua tendenza (auto)distruttiva.

Il dottor Stranamore

Geniale e spericolato, satira sulle paure e le miserie della politica, Il dottor Stranamore è un film profondamente figlio dei suoi anni di guerra fredda e allo stesso tempo così disancorato da ogni tempo da essere attualissimo oggi, nel nostro tempo di impazzimento globale. Al centro, ma anche in ogni angolo e interstizio di questo film straordinario c’è Peter Sellers, il gigantesco Sellers uno e trino che in Stranamore offre una prova ai vertici assoluti dell’arte della recitazione.

Queste le parole di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna. Da un lato Sellers e l’arte dell’attore, dall’altra la contemporaneità della storia. La sensazione non è nuova, Stanley Kubrick si mostra di anno in anno sempre più attuale, ma in un’opera come Il dottor Stranamore è forse ancora più evidente. D’altronde la follia politica e umana che narra è antesignana di un presente ora sotto gli occhi di tutti.

Il dottor Stranamore, un film sempre attuale

Il dottor Stranamore

Il film è tratto dal romanzo di Peter George, Red Alert, rivisitato però da Kubrick in chiave satirica. Il dottor Stranamore è infatti lo sguardo sullo zoo politico, quel luogo in cui strateghi e uomini di potere discutono in una rincorsa alla follia. Si rivela presto anche una storia schizofrenica, incarnata nella triplice interpretazione di Peter Sellers. Sua la parte del colonnello Mandrake, del presidente Muffley e del dottor Stranamore, ruolo che lo renderà celebre. Kubrick lo scelse proprio per la sua versatilità (conosciuta sul set di Lolita), con cui impresse un marchio indelebile sul film. Addirittura inizialmente pensò di affidargli anche la parte del pilota King Kong, ma dovette rinunciare per una caviglia slogata.

Un film assolutamente imperdibile, da gustare per la prima o decima volta nella rinnovata veste del restauro in 4k.


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