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Il Tempo per Noi

Il Tempo per Noi, perdersi e ritrovarsi tra le pieghe del tempo

7 minuti di lettura

Il drama taiwanese Someday or One Day ha debuttato nel 2019 diventando subito celebre non soltanto in madrepatria. Il suo remake A Time Called You (Il Tempo Per Noi, adattato in italiano) è disponibile su Netflix dall’8 settembre per intero e, a dispetto della recente inclusione nel catalogo, è già tra i Kdrama più amati dell’anno in Corea.

Un risultato non troppo scontato se si considera che la serie originale fu centro di controversie per il leak del finale, dovuto probabilmente all’impazienza di alcuni fan. D’altro canto il cast di questa versione sudcoreana é un invitante biglietto da visita, oltre che frutto di strategie di marketing ben strutturate.

Il Tempo per Noi 4

Per il protagonista del dimenticabile Business Proposal, Ahn Hyo-seop, Il Tempo per Noi rappresenta un bel salto di qualità, mentre per Kang Hoon, che tanti ricorderanno volentieri per Piccole Donne, la dimostrazione di saper reggere il confronto con i lead maschili. Riguardo la splendida Jeon Yeo-bin, star dell’iconico Vincenzo, questa serie é la prova lampante della sua versatilità attoriale, tanto che non la si riconosce immediatamente se non si é armati di sguardo attento.

Non vi é alcun dubbio che rispetto alle recenti uscite sudcoreane (Corso Accelerato sull’Amore, See You in My19th Life), rese simili da una diffusa mediocritá, il Kdrama diretto da Kim Jin-won vanti una qualità superiore: ma affermare che sia questa la sola ragione del suo successo sarebbe scorretto, nonché sminuente di una serie di meriti – ancor più da apprezzare, di questi tempi – che rendono Il Tempo per Noi una serie da non perdere per gli amanti del romance e per chi apprezza il fantasy e tocchi di crime qui e là.

Di cosa parla Il Tempo per Noi

Il Tempo per Noi 2

A un anno dalla morte del suo fidanzato, Yeon-jun, Han Jun-hee é piú triste che mai e incapace di andare avanti con la sua vita. Finché il giorno del suo compleanno riceve in regalo una vecchia cassetta e accade qualcosa di inaspettato: dopo essersi assopita ascoltando la traccia Jun-hee si risveglia nel 1988 come Kwon Min-ju, una liceale fisicamente identica a lei. A rendere la situazione ancor piú surreale é il fatto che Nam Si-heon (Ahn Hyo-seop), di cui Min-ju é da tempo innamorata, sia a sua volta la copia spudorata di Yeon-jun. Si tratta di uno strano sogno o di un viaggio indietro nel tempo?

Il Tempo per Noi, semplicità e coerenza

Il Tempo per Noi 3

Non é raro, di questi tempi, imbattersi in inconsistenze di trama dettate da disattenzioni e volontà di strafare, tra sceneggiatori disposti a sorvolare pur di imporre un finale piuttosto che un altro o rimasti impantanati nelle loro stesse confabulazioni. Soprattutto se si parla di viaggio nel tempo, la probabilità di costruirsi uno schema mentale destinato ad andare in pezzi cresce parecchio, e il momento della rottura è tanto più doloroso quanto bella è la serie, o il film, che ci si accingeva a guardare.

Il Tempo per Noi corre più volte il rischio di inciampare ma a differenza di molti altri contenuti rimane saldo, al più oscillante tra sequenze per le quali non guasterebbe un recap e momenti che richiedono qualche delucidazione in più. Questo perchè la storia è costruita su regole semplici, così come le premesse all’origine della vicenda e così come le circostanze che, infine, conducono alla ricomposizione dell’intero puzzle.

Non che la serie scarseggi di complessità: nonostante gli elementi driver basilari, il susseguirsi degli avvenimenti non segue uno schema fluido – per forza di cose, altalenando tra passato presente – e gli espedienti narrativi responsabili del racconto non sempre si prestano ad una comprensione immediata. L’importante é che alla fine il tutto acquisti di senso, senza che lo spettatore percepisca il bisogno di giustificare buchi di trama e inspiegabili strafalcioni. Ne Il Tempo per Noi, per nostro grande sollievo, i pezzi tornano al loro posto e se non perfettamente almeno quel tanto che basta per farci sentire soddisfatti della visione: non solo, anche liberi da quella fastidiosa sensazione di aver investito del tempo in qualcosa per cui non valeva la pena.

L’essenziale che scalda il cuore, ben raccontato

Il Tempo per Noi 1

Per la prima volta dopo molti mesi siamo di fronte ad un Kdrama proporzionato, i cui dodici episodi complessivi non danno l’impressione di essere troppi né troppo pochi, e culminante con la giusta dose di surrealismo che non contraddice i fatti trascorsi né le premesse. Ma Il Tempo per Noi ha anche altro per cui farsi apprezzare, che nulla ha a che fare con la struttura narrativa e che al contempo ne costituisce il cuore. È una storia d’amore trascinante e articolata capace di far sorridere e commuovere nel profondo, in qualunque luogo, tempo, e circostanza si dispieghi; un legame genuino e incorruttibile rappresentato col giusto colore e con una dose adeguata di drammaticità.

Ne Il Tempo per Noi l’amore è assoluto protagonista, faro che guida gli amanti ovunque e in qualunque tempo stiano vivendo, a prescindere da quanto spesso e per quanto possano perdersi. La serie è quindi il ritratto dell’amore che tutti vorremmo, circondati come siamo da relazioni inconsistenti più simili a fragili castelli di sabbia. Da vedere, insomma, se non per lasciarsi scuotere a buona ragione almeno per intrattenersi con del sano romanticismo e una sufficiente dose di crime.


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Classe 1996, dottoranda in Ingegneria Industriale all’Università di Napoli Federico II, il cinema è la mia grande passione da quando ho memoria. Nerd dichiarata, accanita lettrice di classici, sogno di mettere anche la mia formazione scientifica al servizio della Settima Arte. Film preferito? Il Signore degli Anelli.

2 Comments

  1. Buongiorno, mi piacerebbe tanto che qualcuno mi spiegasse il nesso con il resto del film, di Shi Je on che in America è gay per poi riprendere ad essere etero. Non solo, anche l’arco temporale dell’incidente non sono riuscita a collegarlo. Per questo motivo ho dato un voto negativo alla serie che per me non ha avuto senso in certe alternanze temporali. Se ci fosse qualcuno che gentilmente me lo spiega, sarei veramente grata.

    • Allora è complicato, ma Yeon-jun era il ragazzo gay, credo che la serie ha fatto casino mostrando prima l’incidente di Nam Si-heon accaduto nell 2002, invece di quello di Yeon-jun che fu nel 2008 e poi mostra solo quando Nam Si-heon è nel corpo di Yeon-jun concordo che sia un pò confusionale come storia, ma io nen sono innamorata.

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