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Jim Henson Idea Man

Jim Henson Idea Man, il toccante documentario sul papà dei Muppets

8 minuti di lettura

Ron Howard torna alla regia di un nuovo documentario biopic, stavolta incentrato sul genio creativo di Jim Henson, l’Idea Man, l’uomo dalle mille idee che ha creato i Muppet, Sesame Street e Fraggle Rock per la televisione, e ha regalato al cinema i due dark fantasy cult The Dark Crystal e Labyrinth.

Il documentario di Howard, disponibile su Disney+, si concentra sia sulla vita privata che su quella lavorativa, mettendo in mostra l’inesauribile vulcano di idee e di talento di Jim Henson, venuto a mancare improvvisamente nel 1990 a soli 53 anni.

Il ritratto di un uomo creativo e tormentato in Jim Henson Idea Man

Jim Henson Idea Man, una scena nell'ufficio dei Muppets

Jim Henson Idea Man è un documentario sui generis come molti altri destinati alle piattaforme streaming: attraverso l’utilizzo di materiale d’archivio e interviste a familiari, amici e celebrità, viene delineato un ritratto personale ed emotivo di una figura estremamente ispiratrice. Le testimonianze raccontano un uomo ambizioso e inarrestabile, ma anche tormentato dal tempo e dal limite umano. I figli, oggi adulti, hanno ricordi contraddittori: un padre affettuoso e motivazionale, ma allo stesso tempo assente, sia dalla famiglia che da se stesso, completamente assorto nel suo lavoro e nelle sue ambizioni, al limite dell’ossessione.

Un aspetto che forse non era molto conosciuto dai fan di Jim Henson, e che potrebbe sembrare fuori tono visto l’inguaribile ottimismo e la leggerezza che pervadono la sua opera, in primis gli show televisivi. Eppure l’ambizione di Henson era senza confini, e la fiducia che riponeva negli altri inebriante e contagiosa. Nonostante le numerose porte che gli sono state chiuse, gli insuccessi e i fallimenti, Jim Henson non ha mai perso speranza, e procedeva verso innumerevoli altre strade, intraprendendo nuovi progetti, nuovi metodi, nuovi esperimenti. Jim Henson infatti è stato un grande sperimentatore, dalla stop motion al montaggio, dalla motion graphic e design alla regia.

Jim Henson Idea Man approfondisce anche i lavori minori e meno noti del burattinaio (anche se è riduttivo ricordarlo solo come tale), come il cortometraggio Time Piece, un esperimento sul ritmo e sui giochi visivi dati dal montaggio e da associazioni di immagini, e The Cube, un cupo e angosciante episodio di un programma dedicato alla televisione sperimentale, NBC Experiment in Television: il film infatti narra di un uomo intrappolato in una singola stanza spoglia a forma di cubo, dove entrano ed escono molti personaggi e avvengono molti fatti assurdi e grotteschi.

L’umanità di Jim Henson Idea Man

Jim Henson Idea Man

Il lato oscuro di Jim Henson, la sua ossessione e i suoi tormenti interiori, emerge anche nei lavori successivi al successo di Sesame Street e dei Muppet: i due lungometraggi fantasy The Dark Crystal e Labyrinth (con David Bowie e Jennifer Connelly, che offre la sua testimonianza sul film e sui ricordi del rapporto con Henson), rappresentano l’apice della carriera di Jim Henson. Entrambi estremamente ambiziosi e pieni di difficoltà nella realizzazione, racchiudono la sconfinata fantasia e l’inesauribile serbatoio di creatività e di perseveranza del burattinaio.

Il documentario sorvola rapidamente su questa fase lavorativa di Henson, poiché si vuole più concentrare sul suo ritratto personale che sul making of della sua opera, ma è interessante notare come la vena più cupa della creatività di Henson, insieme ad un pizzico di politically incorrect, non l’abbia mai lasciato, e anzi riflette un lato della sua personalità che gli intervistati menzionano spesso.

Jim Henson Idea Man non vuole demonizzare o intaccare la memoria del suo protagonista, ma anzi ne vuole delineare l’umanità, in tutte le sue sfumature: Henson spronava tutti quelli che lo circondavano, dagli amici ai colleghi ai figli, ma nel farlo sottovalutava la sua stessa salute, i suoi legami affettivi, i medesimi valori che comunicava nei suoi show.

Il fattore che emerge dal documentario è proprio l’immensa umanità di questo personaggio, non tanto l’eredità che ha lasciato: dello show dei Muppet e dei film se ne parla solo per descrivere quelle fasi della vita di Jim Henson, dal punto di vista creativo, lavorativo e familiare. Il ricco materiale d’archivio gioca molto a vantaggio di Ron Howard: da questo emerge infatti il lato più genuino e immediato di Henson, la sua giocosità e creatività, la sua leggerezza e spontaneità, la sua contagiosa allegria e intraprendenza. Tutti gli intervistati affermano senza ombra di dubbio che Jim Henson faceva uscire il meglio di sé da tutti quelli che lo circondavano.

Il dilemma del documentario biografico

Jim Henson Idea Man David Bowie

Risulta difficile catturare la vita e l’essenza di un uomo carismatico e creativo come Jim Henson nel ridotto arco di tempo di 108 minuti. Documentari convenzionali come questi non riescono ad esprimere l’energia esplosiva di personaggi così anticonvenzionali. Per nominare nuovamente Bowie, Moonage Daydream di Brett Morgen rimane un ottimo esempio di documentario su un personaggio eclettico, poiché lascia che sia l’arte che ci ha lasciato Bowie a raccontare che tipo di persona fosse, la vita che ha vissuto e persino le sue relazioni.

Va detto che lo scopo di Morgen era quello di realizzare un lavoro fortemente artistico, mentre quello di Howard è di lasciare che siano le persone coinvolte nella follia delirante e colorata di Henson a testimoniare direttamente l’impatto che lui ha avuto nelle loro vite e carriere. In questo senso traspare l’umanità immensa che caratterizza l’opera di Jim Henson e la sua vita privata. Tra gli intervistati ci sono tutti i figli di Henson e i suoi amici/colleghi più stretti e intimi, tra cui l’essenziale Frank Oz, e l’aggiunta di due superstar come Rita Moreno, che aveva partecipato ad un episodio del Muppet Show, e Jennifer Connelly, che da giovane aveva recitato in Labyrinth.

Sebbene Jim Henson Idea Man sia ricco di racconti intimi e aneddoti personali, si percepisce sempre una sorta di muro invisibile che non dà accesso alla figura a 360 gradi del soggetto. Forse è la manipolazione emotiva attuata dalla musica toccante e la strumentalizzazione della nostalgia, ricreata apposta per emozionare e commuovere. Forse è la forma standardizzata della struttura documentaristica sui generis. È indubbio però che Jim Henson sia stato e rimanga un personaggio estremamente affascinante e una figura ispiratrice. L’eredità che ha lasciato, Sesame Street e Muppets in primis, risuona ancora oggi con la sensibilità del pubblico contemporaneo, e anche i suoi peggiori flop sono stati fortemente rivalutati nel corso del tempo.


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Nato a Roma, studia attualmente al DAMS di Padova.
Vive in un mondo fatto di film, libri e fumetti, e da sempre assimila tutto quello che riesce da questi meravigliosi media.
Apprezza l'MCU e anche Martin Scorsese.

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