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5 k-drama da non perdere a San Valentino: guida per un sano binge-watching

I consigli di NPC per un San Valentino tutto sudcoreano

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8 minuti di lettura

Il giorno degli innamorati non tutti lo trascorreranno al cinema, né tantomeno al ristorante sorseggiando del vino: molti preferiranno un divano, un plaid e il PC, e l’immancabile Netflix come unica compagnia. Non che l’amore debba per forza essere un tasto dolente: che si tratti della voglia di sognare a occhi aperti e saltare di gioia o del bisogno di disperarsi in perfetto stile Bridget Jones, a nessuno piace andare a dormire deluso a causa di una scelta sbagliata sul catalogo.

E quando un film non basta, un k-drama è la scelta perfetta, specialmente se si è innamorati dell’amore: ecco quindi una breve lista a tema San Valentino, per far sussultare il cuore dei fan e incoraggiare i curiosi ad unirsi alla cerchia. I grandi esclusi purtroppo non sono pochi, ma di fronte al rischio di restare impantanati tra clip e trailer meglio una rosa di titoli che si adegui a qualunque mood: d’altro canto il catalogo è grande e ogni giorno, volendo, può essere San Valentino.

Crash Landing on You (2019)

crash landing on you
Son Ye-jin e Hyun Bin in una scena di Crash Landing on You

Durante un’esercitazione di parapendio finalizzata a testare un nuovo prodotto, l’imprenditrice di successo Yoon Se-ri viene travolta da una violenta tempesta e, senza volerlo, oltrepassa il confine con la Corea del Nord. Incapace di contattare colleghi e familiari Se-ri è costretta a riporre le sue speranze in Ri Jeong-hyeok, un ufficiale dell’esercito incontrato per caso offertosi di farla tornare in patria sana e salva.

Quando si parla di k-drama, questo è il re dei re. Una struggente storia d’amore che scuote l’anima di chi guarda, grazie a una drammaticità pulsante e ben ponderata e al suo essere spaventosamente verosimile, nonostante i presupposti improbabili e un che di favola. Una serie che fa sobbalzare il cuore e annegare gli occhi, impossibile da non amare se si è romantici almeno un po’, esempio perfetto di k-drama impegnativo per cui vale la pena spendere ore davanti al PC. Che lui e lei siano realmente sposati è solo la ciliegina sulla torta.

Mr. Sunshine (2018)

mr. sunshine
Lee Byung-hun e Kim Tae-ri in una scena di Mr. Sunshine

Poco dopo l’arrivo dei militari americani, il giovane schiavo Choi Yu-jin riesce a fuggire dal Joseon e diventa un ufficiale del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Tornato in patria anni dopo per compiere una missione a ridosso dell’occupazione giapponese, l’uomo si innamora dell’aristocratica Go Ae-sin, segretamente membro dell’Armata Virtuosa e decisa a combattere per l’indipendenza del Joseon.

Sconsigliato ad anime fragili e cercatori di leggerezza questo dramma storico di portata monumentale, che definire k-drama è oltremodo riduttivo. Mr. Sunshine è visivamente e musicalmente incantevole, narratore di storie d’amore proibite, morte e grandi ideali, superbo nella sua capacità di turbare il cuore e far sembrare immenso anche il più piccolo uomo. Un inno alla libertà soffocato dalla storia ma che riecheggia tutt’ora e tutt’ora fa rabbrividire, per cui piangere sonoramente ma applaudire subito dopo.

Romance Is a Bonus Book (2019)

Romance Is a Bonus Book k-drama
Lee Jong-suk e Lee Na-young in Romance Is a Bonus Book

Poco dopo aver divorziato e quasi sul lastrico Kang Dan-i decide di tornare a lavorare, ma avendo alle spalle una lunga interruzione di carriera nessuna azienda è disposta ad offrirle un impiego. Decide così di fingersi una semplice diplomata per essere assunta dalla casa editrice Gyeoroo di cui il suo più caro amico, Cha Eun-ho, è caporedattore.

Si tratta di uno di quei k-drama che tende a restare nell’ombra, ma che una volta scoperto si fa fatica a lasciare andare; uno di quelli che tendiamo a conservare nel cuore a lungo, da guardare e riguardare per sognare tanto e in grande, ideale per acquistare fiducia e alzarci dal letto di ottimo umore. Una storia d’amore adorabile che come un romanzo nasce pian piano, bisognosa di tempo, cura e attenzione, e che all’ultima pagina fa rattristare per il fatto che non si possa leggerne ancora un po’.

Something in the Rain (2018)

something in the rain
Jung Hae-in e Son Ye-jin in una scena di Something in the Rain

Dopo aver trascorso tre anni all’estero per lavoro Jun-hee torna in Corea e riallaccia i rapporti con Yoon Jin-a, la più cara amica di sua sorella appena uscita da una relazione. Scoprendo di provare dei sentimenti l’uno per l’altra i due decidono di frequentarsi ma tenere segreta la loro storia, certi del fatto che la famiglia di Jin-a non approverebbe.

Questa è una storia vera che più vera non si può, e da qualunque punto di vista la si guardi. Un racconto schietto e sincero del lato più duro dell’amore, quello che non sta nella coppia, ma alberga altrove; il peso del dover essere amico, figlio e partner, e di dover anteporre il bene degli altri al proprio volere. Something in the Rain non è certo una commedia, eppure si serve di un tono caldo e rassicurante: perfetto da guardare al calduccio in un giorno di pioggia, quando si è pieni di amarezza ma in cerca di consolazione.

Hometown Cha Cha Cha (2021)

hometown cha cha cha
Shin Min-a e Kim Seon-ho in Hometown Cha Cha Cha

Dopo aver lasciato il suo lavoro presso un prestigioso studio dentistico, Yoon Jin-a decide di aprire una clinica privata e si trasferisce (senza pensarci due volte) a Gongjin, una piccola e tranquilla località balneare. Seppur Jin-a non non riesca a cogliere la bellezza del posto, i suoi abitanti sembrano amarlo immensamente: primo fra tutti Hong Du-sik, il tuttofare della città.

Chiude questa lista l’ingrediente perfetto per il San Valentino più allegro di sempre: un k-drama semplice e dalle poche pretese, leggero nonostante qualche tocco (forzato) di dramma. Un intreccio così teneramente prevedibile da generare impazienza e soddisfazione al momento giusto, fino a sfociare per i più romantici ai salti di gioia; la scelta giusta, insomma, per chi cerca la distrazione e non desidera altro che lasciarsi cullare da un lieto fine con i contro fiocchi.


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Classe 1996, dottoranda in Ingegneria Industriale all’Università di Napoli Federico II, il cinema è la mia grande passione da quando ho memoria. Nerd dichiarata, accanita lettrice di classici, sogno di mettere anche la mia formazione scientifica al servizio della Settima Arte. Film preferito? Il Signore degli Anelli.

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