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la ragazza e il cosmonauta

La ragazza e il cosmonauta, Netflix promette fantascienza ma offre tutt’altro

8 minuti di lettura

In un mare magnum di Serie TV sempre più impervio da navigare, Netflix offre spesso la soluzione pronta, o almeno ci prova. La ragazza e il cosmonauta, diretta da Bartek Prokopowicz su una sceneggiatura di Agata Malesińska, è una produzione originale polacca per Netflix, distribuita il 17 Febbraio 2022. La Serie TV si compone di 6 episodi, ma avrebbero potuto essere la metà. È stata pubblicizzata come un prodotto di fantascienza – la trama ruota attorno all’incredibile storia di un astronauta rimasto in ibernazione per 30 anni – ma si è rivelata essere tutt’altro.

La Ragazza e il Cosmonauta è il triangolo amoroso che non ti aspetti

la ragazza e il cosmonauta bogdan e marta

Se state cercando una bella miniserie sci-fi, non siete nel posto giusto. Nonostante La ragazza e il cosmonauta avesse le carte in regola, almeno sulla carta, per intrattenere un pubblico di amanti della fantascienza, non ci riesce, ma neanche ci prova. Fin dai primi minuti, infatti, la love story di turno emerge come ben più di una sottotrama.

La narrazione si sviluppa su due piani temporali: il 2052, ovvero il tempo presente, e il 2022, anno nel quale la nostra storia ha inizio. Grazie ai flashback esploriamo la gioventù di Marta (Magdalena Cielecka nella versione del 2052, Vanessa Aleksander nella versione del 2022), un animo libero e affascinante, che conquista in fretta i cuori di due uomini molto diversi tra loro.

La Marta del 2052, invece, è invecchiata, disillusa e meno sognatrice. Sembra angosciata e insoddisfatta. Trent’anni prima, ha finito con lo sposare uno dei due uomini che se la contendevano, Bodgan (Andrzej Chyra nella versione del 2052, Jakub Sasak nella versione del 2022), e il matrimonio non è andato come sperava. Nutre, nel profondo, un senso di rimpianto per la relazione che avrebbe potuto vivere con Niko (Jędrzej Hycnar), se solo lui non fosse morto durante una missione spaziale nel 2022, ai tempi in cui i due erano innamorati.

L’evento scatenante di La ragazza e il cosmonauta è proprio il ritrovamento di Niko, vivo, vegeto e non invecchiato neanche di un giorno. L’astronauta è rimasto 30 anni in ibernazione per cause misteriose e ora i mandanti della sua missione originaria cercano di risvegliarlo dallo stato di coma in cui versa. Le ragioni del fallimento della missione sembrano importare poco alla sceneggiatura, che preferisce concentrarsi sui sentimentalismi. I flashback, frequentissimi, ci mostrano dettagliatamente il triangolo che univa Marta, Bogdan e Niko nel 2022: gli appuntamenti, le feste, le liti, le dichirazioni d’amore.

Dal sci-fi alla rom-com

la ragazza e il cosmonauta fantascienza

Ci muoviamo tra i prevedibili cliché da rom-com. Da un lato, la giovane Marta rientra nello stereotipo della manic pixie dream girl, personaggio femminile dall’aria alternativa e un po’ eccentrica che fa innamorare chiunque grazie a una personalità esuberante e sui generis (nelle sequenze in discoteca sembra reduce da un episodio di Euphoria).

Dall’altro, i suoi spasimanti ricalcano l’abusato binomio bad boy-good boy: Niko guida una moto scintillante, organizza feste in piscina, si ubriaca, passa da una donna all’altra senza il desiderio di una relazione seria; Bogdan è il bravo ragazzo che si prende cura della madre invalida, non beve, si impegna al massimo sul lavoro nonostante le vessazioni del padre, che è anche un suo superiore. Nonostante abbia un interesse per entrambi, Marta sceglie il secondo, ma soltanto perché gli è rimasto vicino quando ha dovuto affrontare la presunta morte di Niko, il suo grande amore – tant’è che non esita a raggiungerlo una volta scoperto che è vivo.

Il triangolo amoroso si fa presto così ingombrante da eclissare qualsiasi slancio di quella trama che lo spettatore più ingenuo avrà ritenuto principale prima di iniziare la visione. Del cinema di fantascienza, infatti, restano alcune ambientazioni alla Westworld, con abitazioni domotiche e paesaggi futuristici a tinte fredde. Scale di grigi e azzurri dominano le sequenze del 2052, nel tentativo di contrapporre l’atmosfera gelida e disincantata del presente ai toni coloratissimi e vivaci dei flashback del 2022.

La ragazza e il cosmonauta, una Serie TV in ibernazione come il suo protagonista

la ragazza e il cosmonauta, Netflix

Dal punto di vista tecnico, niente è davvero degno di nota. La fotografia funziona a tratti – particolarmente riuscite le scene nei locali notturni, dove glitter e neon risaltano al buio – e i pochi effetti visivi presenti, cioè quelli delle acrobazie aree, sono dimenticabili (chi ha visto Top Gun Maverick sentirà un brivido lungo la schiena). Il comparto musicale, d’altro canto, è azzeccato e riflette sia l’animo della Serie TV sia il gusto polacco per la musica elettronica. Tuttavia, le debolezze di La ragazza e il cosmonauta non sono poche ed è impossibile ignorarle: si trasformano in macigni che sprofondano nella sceneggiatura, incapace di scuotere lo spettatore o catturare la sua attenzione.

La serie mantiene i ritmi calmi che un certo cinema polacco condivide con alcuni film di fantascienza (è il caso di Dune), ma senza alcun successo. Fino al quarto episodio, La ragazza e il cosmonauta procede a rilento, così a rilento da provocare noia in chi la guarda. Inoltre, non mancano scene che potremmo definire addirittura cringe, soluzioni narrative poco credibili e microtrame introdotte e poi lasciate in sospeso.

la ragazza e il cosmonauta niko

In conclusione, non siamo di fronte a una Serie TV imperdibile né per gli amanti della fantascienza né per gli amanti delle rom-com. Non sembra neanche al passo coi tempi, visto che per 6 lunghi episodi la protagonista femminile – che gli spettatori vogliono sempre più indipendente e forte – fallisce miseramente il Bechdel Test e qualsiasi analisi femminista più seria, professando una libertà di scelta che di fatto non esiste, perché si affida continuamente a soggetti maschili. Eppure, al netto dei difetti, il finale sembra presagire una seconda stagione per La ragazza e il cosmonauta.


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Classe 1998, con una laurea in DAMS. Attualmente studio Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna e mi interesso di comunicazione e marketing. Sempre a corsa tra mille impegni, il cinema resta il vizio a cui non so rinunciare.

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