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La ruota del tempo

La Ruota Del Tempo: cosa sappiamo dai primi 3 episodi

8 minuti di lettura

Dal 19 novembre Prime Video punta sul fantasy. La Ruota Del Tempo, Serie TV in otto episodi, è figlia dei quattordici romanzi di Robert Jordan, di cui gli ultimi tre scritti da Brandon Sanderson a partire dagli appunti lasciati dall’originario autore, scomparso nel 2007. Un pacchetto ambizioso, di cui sono già disponibili i primi tre episodi, con un rilascio progressivo di una puntata ogni venerdì. C’è chi già ne intravede le vestigia de Il Trono di Spade, per un progetto che si nutre di spettacolarità scenografica e di un labirinto di personaggi letterari.

Il misticismo fantasy, sposato all’eterna lotta tra Bene e Male e a una profezia rivelatrice, rende però protagoniste le donne. Uniche detentrici della magia, in un mondo distrutto dalla malvagità e dall’ambizione degli uomini, le Aes Sedai sanno intrecciare i filamenti dell’Unico Potere. A rappresentarle Moiraine Damodred, la Rosamund Pike di Gone Girl – L’amore bugiardo e I Care A Lot, che appare anche come produttrice della serie TV. Sullo sfondo, la simbolica Ruota Del Tempo, che governa le vite umane come le Moire intessono i fili del destino. Riuscirà La Ruota Del Tempo ad attrarre lo spettatore o lo abbandonerà in un groviglio narrativo?

Alle origini de La Ruota del Tempo

La ruota del tempo prime video

È proprio Moiraine a introdurre lo spettatore de La Ruota del Tempo alla profezia originaria. Il mondo si è spezzato, da quando il magico potere di cui disponevano alcuni uomini e donne si è ottenebrato nella sua componente maschile, servo dell’ambizione e della fame di grandezza. Gli uomini pensavano di poter imprigionare le Tenebre e il suo oscuro mandante, il Tenebroso, ma colui che era destinato a quel compito, il Drago, ha fallito, ed è stato affascinato dal Male. La Frattura Del Mondo ha così sancito la fine di un’idilliaca Epoca Leggendaria e ora le Aes Sedai, rimaste le uniche portatrici del potere, nella sua componente femminile, devono rimediare al danno.

Il Tenebroso sta lentamente rinascendo e si è già premunito di mandare i suoi seguaci alla ricerca del Drago Rinato. In quest’ultimo risiede lo spirito del vecchio Drago, ma nessuno sa in che forma si sia reincarnato e se sia un uomo o una donna. La conoscenza di Moiraine la porta però alla località di Fiume Gemelli, dove trova i cinque aspiranti eredi del Drago. Con lei i giovani dovranno raggiungere Torre Bianca, roccaforte delle Aes Sedai, per fuggire agli aguzzini del Tenebroso, i Trolloc, creature antropomorfe sotto il comando degli Uomini Senza Occhi, i Fauti. Le Aes Sedai hanno quindi il compito di trovare il Drago Rinato e condurlo dalla loro parte, prima che il Tenebroso lo raggiunga e lo inviti dal lato oscuro. 

Alla ricerca del Drago Rinato

Sin da subito La Ruota Del Tempo regala un assaggio delle atmosfere di J.R.R. Tolkien nel suo capolavoro, Il Signore Degli Anelli, con l’eredità portante del maligno Sauron. Le si affiancano universi fantasy che rievocano anche l’immaginazione prolifica di Guillermo Del Toro, con lo spaventoso Uomo Pallido del suo Labirinto Del Fauno. Lo scenario fantasy richiede però i suoi protagonisti, cinque giovani alla scoperta della propria identità. Tra loro spicca Egwene (Madeleine Madden), che aspira a diventare una Sapiente come la sua insegnante, Nynaeve (Zoë Robins), con il potere della guarigione. Le due ragazze, detentrici dell’Unico Potere, credono, in modi diversi, nella causa di Moiraine, affiancata nel suo viaggio dal suo Custode, Lan Mandragoran (Daniel Henney).

Più difficile è invece convincere gli altri tre protagonisti uomini che, dopo la Frattura Del Mondo, non hanno più avuto accesso all’Unico Potere. Sono Rand (Josha Stradowski), giovane montagnino abile nell’uso di arco e frecce; Perrin (Marcus Rutherford), aspirante fabbro sposato con una giovane del villaggio; Mat (Barney Harris), ladruncolo che ha solo a cuore proteggere le sorelline in una famiglia disastrata. Cinque nomi che scrivono la potenziale firma del Drago Rinato, ciascuno portatore di una ferita personale e timbro di una personalità che lo spettatore inizia a costruire nei primi tre episodi. La domanda portante è: chi di loro sarà il prescelto?

Una polifonia di emozioni contrastanti

La ruota del tempo Serie TV

Ecco dunque il settaggio di una storyline che potrebbe condurre un intrigante gioco di ruolo. La percezione iniziale, giustificata dalla monumentalità delle opere letterarie di Jordan, è però quella di un timido disorientamento. Lo spettatore si trova immerso in una polifonia di stimoli narrativi che richiedono di essere gradualmente capiti e compresi. Questo da un lato innesca una genuina fame di conoscenza, dall’altro potrebbe indurre all’abbandono chi non mastica questo tipo di genere letterario. La Ruota Del Tempo adotta quindi un approccio estetico e narrativo di genere che si esprime da subito in tutta la sua forza.

Il patto narrativo de La Ruota del Tempo è chiaro e, una volta accettato, ci si può addentrare nel labirinto de La Ruota Del Tempo. Complici della fascinazione sono le meravigliose location in Repubblica Ceca, portatrici di atmosfere fiabesche che si raccontano da sé. Come contraltare si unisce l’immediatezza dell’azione, laddove chiunque è sacrificabile nella lotta manichea tra Bene e Male. Un teatro di battaglia dove i protagonisti devono ancora convincere lo spettatore mentre questo resta affascinato dalle pedine dell’universo fantasy che gradualmente si palesano.

Tra giuramenti, inquisitori e affascinanti popoli del continente, le paladine della storia sono le donne, valore che sottolinea con fierezza la stessa Rosamund Pike. In un futuro post-apocalittico si immagina di dare a loro la temperanza di riconquistare con giustizia una società equilibrata. E sebbene il tentacolare intreccio di eventi debba ancora trovare la stabilità, il fantasy è la direzione su cui Prime Video si gioca le carte dei prossimi mesi, calibrando il terreno per la ventura serializzazione del Signore Degli Anelli, nel 2022. Una scommessa che cavalca la nostalgia fantasy dopo dieci anni dal suo colossal, Il Trono Di Spade e che propone la sua visione. Rispondendo anche alla fortuna di Serie TV concorrenti, firmate Netflix, come The Witcher. Se La Ruota Del Tempo si proporrà vincente, ce lo dirà il tempo, e i prossimi episodi.


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Classe 1996, laureata in Comunicazione e con un Master in Arti del Racconto.
Tra la passione per le serie tv e l'idolatria per Tarantino, mi lascio ispirare dalle storie.
Sogno di poterle scrivere o editare, ma nel frattempo rimango con i piedi a terra, sui miei immancabili tacchi.

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