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Le 10 migliori serie tv del 2019, secondo noi

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14 minuti di lettura

Il 2019 ha chiuso in bellezza un decennio in cui accanto a una quantità spropositata di prodotti “televisivi”, si è affiancata qualità e originalità. I dieci titoli selezionati sono così dieci possibili finestre attraverso cui scoprire cosa sia stato quest’anno. Certamente foriero di novità, come l’instant cult Chernobyl, ma anche accompagnatore di storie giunte al viale del tramonto. Tra queste spicca Game Of Thrones, quella serie che proprio dieci anni fa, all’inizio di questa rivoluzione seriale, aveva introdotto una nuova tv, fatta di grandi messe in scena e considerevoli ambizioni.

«Chernobyl»

Regia di Johan Renck, con Jared Harris, Stellan Skarsgard, Emily Watson, Jessie Buckley e David Dencik.

Migliori Serie Tv 2019

Uno spettro si aggira nel mondo della serie TV. Ed è lo spettro di Chernobyl, la serie TV targata HBO. Chernobyl è una miniserie statunitense e britannica, strutturata in una sola stagione divisa in ben cinque puntate. La serie, apparsa il 6 maggio 2019, ha sconvolto molti spettatori per la forza e il coraggio del suo racconto.

La serie prende avvio dal 26 aprile 1988. All’interno di un “proemio” viene presentato il professor Valerij Legasov. Attraverso i suoi occhi ripercorriamo la tragedia di Chernobyl, scoprendo alcune verità sulla gestione dell’evento da parte del Cremlino.

Chernobyl ha saputo incarnare il perfetto connubio di opera che sa coinvolgere e sconvolgere, un prodotto unico che resterà nella storia della televisione.

Leggi l’analisi di Chernobyl:
Chernobyl, il sottile legame tra storia e realismo

«Fleabag», la seconda stagione

Regia di Harry Bradbeer, scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge, con Sian Clifford, Olivia Colman, Brett Gelman e Andrew Scott.

Migliori Serie Tv 2019

Protagonista della serie è Fleabag, londinese incasinata dalla costante ricerca di una stabilità dolorosamente assente nella sua vita lavorativa, famigliare e sessuale. Dopo una prima stagione acclamata e pluripremiata, Phoebe Waller-Bridge chiude le avventure della sua (anti)eroina nel migliore dei modi.

La scrittura brillante e imprevedibile, sulle note dell’ironia e di un umorismo più o meno black, descrive con un inclemente e spudorato realismo personaggi di cui è inevitabile innamorarsi, che rendono Fleabag una serie unica e imperdibile.

«The Crown», la terza stagione

Creata da Peter Morgan, con Olivia Colman, Tobias Menzies e Helena Bonham Carter.

Migliori Serie Tv 2019

Creata da Peter Morgan, prodotta da Left Bank Picture e Sony Picture Television per Netflix. Con Olivia Colman, nel ruolo della regina Elisabetta II, Tobias Menzies, nel ruolo del principe Filippo, Helena Bonham Carter nel ruolo della principessa Margaret.

The Crown racconta la vita della regina Elisabetta II attraverso vicende pubbliche del Regno Unito, entrate nella storia, e vicende private della famiglia reale inglese. The Crown non può essere esclusa da una rassegna dei migliori prodotti seriali dell’anno, perché mette in scena eventi storici senza tralasciare il lato umano della protagonista, pone l’accento sulla personalità di ogni personaggio e i loro drammi, rendendo la narrazione attuale e coinvolgente.

«Too old to die Young»

Creata da Ed Brubaker e Nicolas Winding Refn, quest’ultimo anche regista di tutti gli episodi. Con Miles Teller, John Hawks e Jena Malone.

Migliori Serie Tv 2019

La perizia, la cura, l’estetica e la poetica. Tutto di REFN rientra e straborda in Too Old To Die Young, contenitore televisivo dell’immaginario del suo regista. Un film lungo 10 ore, diviso in puntate non per ragioni narrative, ma per semplice adattamento alla fruizione contemporanea. Perché Too Old To Die Young si lascia scoprire d’un fiato, intrappolando lo spettatore con immagini che trasudano Pulp ed eccesso sino allo sfinimento. Al centro un giustiziere della notte (Miles Teller), un poliziotto in cerca di redenzione in una città popolata da figure fumettistiche e grottesche.

Nonostante la decisione di Amazon Prime Video di non aggiornare la Serie a una seconda stagione, Too Old To Die Young è già un masterpiece che incornicia l’intreccio tra Cinema e Televisione. Un nuovo tassello della complessa filmografia di REFN, imperdibile per gli appassionati, travolgente per i curiosi. Se passate per Netflix, fermatevi qua.

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Too Old To Die Young, violenza e simbolismo

«Peaky Blinders», la quinta stagione

Creata e diretta da Steven Knight, con Cilian Murphy, Helen McCroy e Paul Anderson.

Migliori Serie Tv 2019

Trasmessa sulla piattaforma Netflix, la quinta stagione di Peaky Blinders non ha deluso le aspettative. Complice il cast stellare, la banda Shelby è riuscita a donarci momenti degni di nota, dal forte pathos emotivo.

Aprendosi con la famosa crisi di Wall Street del 1929, la famiglia di Birmingham subisce delle pesanti ripercussioni economiche interne. Cappelli in testa, pistole nelle fondine, Thomas, Arthur, Polly e Ada devono risollevare le sorti della famiglia, sfidando, inoltre, nuovi nemici.
Quest’ultimi capaci di regalare un profondo pathos che conferma l’alto potenziale di questa serie.

Leggi la recensione della terza stagione:
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«Succession», la seconda stagione

Creata da Jesse Armstrong, con Brian Cox, Kieran Culkin, Sarah Snook e Jeremy Strong.

Migliori Serie Tv 2019

La serie racconta della famiglia Roy e della guerra senza esclusione di colpi che i tre fratelli Kendall, Siobhan e Roman, assetati di ricchezza e accecati dalla brama di potere, ingaggiano per aggiudicarsi la carica di CEO dell’azienda fondata dal padre.

La seconda stagione di Succession rapisce lo spettatore portandolo sempre più a fondo nella scoperta degli scabrosi retroscena del potere. Lussuose residenze e giganteschi uffici sono teatro di rapporti disfunzionali, tradimenti e colpi di scena adrenalinici, da cui è impossibile distogliere lo sguardo.   

Leggi la recensione della seconda stagione di Succession:
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«Bojack Horseman», la sesta stagione

Creata da Raphael Bob-Waksberg e Will Arnett per Netflix, disegnata dalla fumettista Lisa Hanawalt. Con le voci di Aaron Paul, Paul F. Tompkins e Will Arnett.

Migliori Serie Tv 2019

Una delle serie animate maggiormente riuscite di Netflix è BoJack Horseman, realizzata da Raphael Bob-Waksberg e Will Arnett. Ci racconta la vita sventurata di BoJack (Will Arnett), attore sull’orlo del fallimento con seri problemi di dipendenza e depressione.

In un mondo in technicolor è la tristezza che fa da sfondo a tutte le vicende più o meno bizzarre che costellano la trama di questa produzione. Anche la sesta stagione, uscita quest’anno, non ci delude e ci regala un assaggio di quella che sarà la conclusione di questa serie. Il tono riflessivo e l’introspezione dei personaggi rimangono i punti forti di BoJack Horseman, che riesce sempre a coinvolgere lo spettatore in un turbinio di emozioni. 

Leggi la recensione dell’ultima stagione di Bojack Horseman:
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«Love, Death & Robot»

Creata da Tim Miller, prodotta da Joshua Donen, David Fincher, Jennifer Miller e Tim Miller. Pubblicata da Netflix e già rinnovata per la seconda stagione.

Migliori Serie Tv 2019

Diciotto episodi indipendenti, ognuno con uno stile grafico e narrativo differente. Le storie hanno generi diversi ma sono tutte accomunate dai tre elementi che danno il titolo alla serie: amore, morte, robot, che diventano un pretesto per un’indagine dell’animo umano e il rapporto con la tecnologia.

La raccolta di episodi slegati tra loro non è un’idea nuova ma è innovativa per una serie d’animazione. Le storie sono dedicate a un pubblico adulto e spaziano da tematiche leggere a spunti di riflessione inquietanti. Le tecniche di animazione sono diverse tra loro ma tutte di altissimo livello.

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«Mindhunters», la seconda stagione

Creata da Jon Penhall e diretta da David Fincher, con Jonathan Groff e Bill Tench.

Migliori Serie Tv 2019

Nata dalla mente di Jon Penhall e ispirata dall’omonimo libro, Mindhunters tratta della storia vera del dipartimento di scienze comportamentali dell’FBI. I protagonisti indiscussi sono gli agenti Holden Ford (Jonathan Groff) e Bill Tench (Holt McCallany) che, ispirati dagli assurdi e complessi casi di omicidi sui quali indagano, si incuriosiscono circa la psicologia dei più pericolosi criminali della storia americana.

Una serie che colpisce per la sua realizzazione impeccabile, soprattutto grazie alla regia di David Fincher e all’immensa bravura degli attori; senza contare le ambientazioni e i costumi perfettamente realizzati che ci catapultano nell’atmosfera dell’America degli anni Settanta. La seconda stagione, uscita appunto nel 2019, colpisce per il magnetismo della trama, accattivante e per nulla ripetitiva.

«Game of Thrones», la stagione conclusiva

Creata dal duo David Benioff e D.B. Weiss, con Emilia Clarke, Kit Harington e Maisie Williams.

Migliori Serie Tv 2019

Per quanto controverso, o forse proprio per questo, il capitolo 8 del Trono di Spade (Game of Thrones) non poteva mancare nella nostra Top ten 2019. Trattasi pur sempre della conclusione di una delle serie più seguite e amate. Sarà stata la mancanza del supporto cartaceo, gli ultimi libri delle «Cronache del ghiaccio e del fuoco» cui si ispira e che l’autore, George R. R. Martin, non ha fatto in tempo a ultimare, sta di fatto che nell’ottava stagione appare netto lo stacco con il resto della serie creata da David Benioff e Dan Weiss e trasmessa su HBO. Si passa da lauti pasti fatti di tempi dilatati ed estenuanti, morti improvvise e strazianti, colpi di scena a profusione, a un cibo precotto, sbrigativo, con dialoghi e snodi narrativi ridotti all’osso e uno sviluppo condensato in cui l’azione si spegne strada facendo, inesorabilmente. Da subito sappiamo come andrà a finire e quasi non sembra vero.

Nel procedere così di corsa la trama perde per strada tanti elementi e manca di rispetto soprattutto ai personaggi. Con più infamia che lode, quindi, tanto che i fan, firmando una petizione online, hanno chiesto che tutta la stagione venga rigirata.   

Leggi il commento all’ultima stagione de Il trono di Spade:
Com’è andato il ritorno di Game Of Thrones

Nota sui grandi esclusi

la redazione di Serialità Ossessiva ha dibattuto a lungo sulle serie da lasciare in disparte. Tra queste la terza stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, la prima di Watchmen e l’ultima di Dark. Crediamo che la qualità degli esclusi esemplifichi forse più di ogni altra cosa la complessità del panorama televisivo, sottolineando la difficoltà della scelta, ma soprattutto il valore dei selezionati.

Hanno collaborato alla selezione e alla stesura dei commenti Alessandro La Mura, Cristina Sivieri, Denise Salis, Camilla Martina, Floriana Bria, Alessandro Cavaggioni.

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