In un’epoca in cui il colosso dello streaming Netflix fa da burattinaio ai suoi prodotti originali- che presto si trasformano in malleabili marionette- poche sono state le Serie TV che sono sopravvissute a questo inesorabile teatrino. Locke & Key è una di queste. Approdata quasi in punta di piedi sulla piattaforma nel febbraio 2020 con la prima stagione e con pochissima campagna marketing, Locke & Key è riuscita a farsi strada tra fiumi straripanti di Serie TV, dove annegare è molto facile se si compie una mossa sbagliata.
Ma questo non è accaduto. Locke & Key, infatti, ha ottenuto in breve tempo un discreto successo, che l’ha portata – meritevolmente – ad ottenere non uno, bensì due rinnovi. Ecco, quindi, che lo scorso 10 agosto è stata resa disponibile la terza e ultima stagione della serie, che in un solo giorno è schizzata ai primi posti dei più visti di Netflix – più precisamente al secondo posto– preceduta solo da The Sandman.
Locke & Key, dove eravamo rimasti?
Adattamento dell’omonima serie a fumetti americana creata da Joe Hill e illustrata da Gabriel Rodríguez, Locke & Key segue le vicende della famiglia Locke composta dai tre fratelli Tyler (Connor Jessup), Kinsey (Emilia Jones) e Bode (Jackson Robert Scott) che dopo l’assassinio del padre si trasferiscono insieme alla madre Nina (Darby Stanchfield), nella vecchia casa di famiglia: Key House.
Se nella prima stagione i tre fratelli entravano per la prima volta in contatto con la magia – sottoforma di chiavi – e l’oscurità che la casa portava con sé, nella seconda stagione di Locke & Key le carte in tavola si erano ribaltate di nuovo.
Dopo un finale che aveva lasciato tutti sulle spine, a causa dell’arrivo di una nuova minaccia rappresentata dal Capitano Frederick Gideon (Kevin Durand), ecco che la terza stagione riprende proprio da dove la seconda aveva posto la parola fine. Questa volta i fratelli dovranno far fronte a Gideon e al suo macabro piano di conquista delle chiavi di Key House, ma difficoltà, intoppi e vecchi volti sono sempre dietro l’angolo.
Locke & Key ha trovato la sua ricetta perfetta
Lo aveva già dimostrato con la prima stagione e riconfermato successivamente con la seconda, così questo concetto viene rimarcato anche con la terza stagione. Locke & Key è una di quelle serie che dopo aver trovato la chiave del suo successo è stata in grado di mantenerla e custodirla gelosamente, scoprendo anche come utilizzarla a suo favore.
Anche in Locke & Key 3, crescita e sfumature horror si fondono abilmente in una danza che porta con sé un significato profondo dietro alla componente fantasy che mira ad insegnare un qualcosa.
Locke & Key 3 si trasforma così in una storia di formazione e crescita che va a coinvolgere qualsiasi fascia d’età, testimoniando che non si è mai troppo grandi per poter avere a che fare con la magia e con quel mondo che prima di allora sembrava proibito.
Meno sequenze dai toni thriller e horror, più fantasy per portare il ritorno alle origini come parola chiave di questa stagione finale, puntando sull’effetto nostalgia sicuramente caro ai fan di lunga data.
Locke & Key 3, It’s all about family
Ritrova una sua dimensione anche la famiglia Locke e il concetto dell’unione che, dalla prima stagione del prodotto, tentava di far sentire la propria voce. Se nella stagione precedente si era preferito dare più spazio a determinati personaggi – per lo più amici della famiglia – in questa stagione si cambia rotta. I Locke si trasformano così in una sorta di unico agglomerato, andando a creare una famiglia allargata che solo insieme è in grado di sopperire la minaccia che incombe su di loro.
Importante rimane il passato. Chiave essenziale per la scoperta di dinamiche utili alla buona riuscita della missione finale è anche fonte di ricordi e rimpianti nella quale alcuni membri della famiglia Locke – specialmente Bode e Nina – rimangono intrappolati per un breve ma intenso momento. Dal passato proviene anche Gideon, il nemico che, dapprima silente e quasi secondario, passa all’azione per minare la tranquillità (se così si può chiamare) della famiglia; Gideon si dimostra essere un cattivo ben riuscito e mai banale.
Quando la magia esisterà sempre
Locke & Key 3 guarda all’infanzia e alla magia con la consapevolezza che prima o poi si cresce, per questo mira su quelle dinamiche volte a mantenerla intatta anche se si è più avanti con gli anni. È questo che succede al personaggio di Tyler, il più complesso della stagione, che ci vuole credere e continua a farlo, mantenendo intatto il suo Io interiore che lentamente si stava allontanando da quel sentiero che lo aveva caratterizzato precedentemente. ‘’La magia esisterà sempre’’ è proprio una citazione proveniente dall’ultima puntata, e racchiude in sé il messaggio che la serie tv vuole mandare.
Le dinamiche consuete riescono comunque a coinvolgere e intrattenere lo spettatore che si ritrova a seguire la storia con un interesse sempre crescente. Merito soprattutto di una scrittura fresca e frizzante, per non dimenticare il montaggio delle sequenze di azione, impregnato di suspence e momenti sul filo del rasoio.
Con una conclusione quasi simbolica, dove vediamo la porta di Key House che si chiude con un dettaglio sulle serrature, termina così il percorso di Locke & Key che in pochi anni è diventata una delle migliori trasposizioni seriali di un fumetto degli ultimi anni.
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