È finalmente uscito l’ultimo episodio della prima stagione di Loki, di cui è stata annunciata anche una seconda stagione (Loki è la prima serie Marvel Studios a riceverne una finora). Cambiando del tutto scenario, questo finale di stagione regala un inaspettato cambiamento di tono, e le conseguenze del finale promettono di avere pesanti e interessanti ripercussioni nel futuro del MCU, anche cinematografico.
Un finale contro le aspettative
Il finale di stagione stupisce, e ha lasciato molti fan interdetti, aspettandosi un finale col botto e forse pieno di azione. Invece l’episodio devia le aspettative per presentarci molti dialoghi (soprattutto monologhi) e spiegazioni sui tanti misteri presentati nella serie. Dopo una sequenza che ci mostra la rappresentazione della timeline che abbiamo conosciuto finora nel MCU, Loki e Sylvie arrivano al Castello mostrato alla fine dell’ultimo episodio, dove incontreranno finalmente la persona dietro al TVA e ai Custodi Temporali. L’episodio procede presentandoci questo nuovo interessante personaggio, che sembra un mix tra Il Collezionista di Benicio Del Toro nei Guardiani della Galassia e il Gran Maestro di Jeff Goldblum in Thor: Ragnarok.
Tuttavia il character development dei due protagonisti trova comunque un modo di evolvere, visto che ognuno dei due ha reazioni e motivazioni radicalmente diverse una volta di fronte al responsabile dei loro problemi. Sylvie è più aggressiva, mentre Loki cerca una risoluzione: sarà questo conflitto di interessi a portare all’unica sequenza di azione dell’episodio, la cui conclusione porterà a degli eventi drastici e molto importanti per il futuro del MCU.
Il ritmo dell’episodio è molto più pacato rispetto a quelli scorsi, poiché si svolge quasi interamente nelle suggestive scenografie del Castello (finalmente possiamo apprezzare un set realistico e non costruito digitalmente in CGI, e la differenza si nota!). L’episodio è dedicato al personaggio misterioso del Castello, a cui vengono dedicati molti monologhi e spiegazioni, che saranno importanti per i prossimi prodotti nel MCU.
È inoltre molto interessante osservare come il finale di stagione di Loki riesce ad ottenere quello che invece i film del MCU non sono mai riusciti ad ottenere, neanche in un film come Black Widow, che avrebbe dovuto essere uno dei film più importanti, vista l’importanza del personaggio protagonista. Ovvero, prendersi il tempo per creare delle scene importanti, dei momenti memorabili, della gravitas insomma. Solo in film come Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame hanno creato questi momenti importanti, e appunto anche in questo episodio di Loki.
Tutto il finale di stagione è ben calibrato, ogni momento è ben pesato, e ogni battuta è ritmata con le giuste pause necessarie per trasmettere tutto il peso e il significato di quello che stanno dicendo. Infatti, questo episodio promette di essere uno dei punti di riferimento più importanti dei prossimi film MCU, finendo con un cliffhanger della portata di quello di Avengers: Infinity War. Almeno, queste sembrano essere le promesse. Si vedrà come gestiranno i temi trattati in questo episodio nei film futuri.
Con Loki è arrivato il Marvel Cinematic Multiverse?
Qui iniziano dei pesanti spoiler, abbandonate ogni speranza o voi che entrate.
Le speculazioni sulla rivelazione del villain (che alla fine villain non è) dell’ultimo articolo si sono avverate, presentandoci Colui che rimane, sorta di guardiano del tempo interpretato da Jonathan Majors, che reciterà anche in Ant-Man and the Wasp: Quantumania nei panni di Kang il Conquistatore. La versione mostrata in Loki infatti non è ancora propriamente il Kang ufficiale, ma piuttosto una Variante di esso, che cerca di avvertire Loki e Sylvie delle minacce incombenti. L’episodio infatti non ha grosse sequenze di azione, eludendo lo standard dei prodotti Marvel finora. Il finale di stagione si concentra invece su Colui che rimane, indiscusso protagonista dell’episodio, che illustra ai nostri anti-eroi (ma soprattutto allo spettatore) il funzionamento della timeline, le sue origini, e l’anticipazione di grossi eventi futuri.
Le rivelazioni dell’episodio infatti promettono di essere molto importanti, e di avere ramificazioni e cambiamenti profondi nei prossimi film MCU, come forse Doctor Strange in the Multiverse of Madness e, in base ai rumors che circolano da alcuni mesi su internet, Spider-Man: No Way Home. Sembra che Kevin Feige abbia finalmente deciso di aprire le porte al Multiverso vero e proprio, e se così sarà, è interessante la scelta di introdurre un concetto così ambizioso e importante in una serie tv, e non in un film. Non si sa infatti quanto il pubblico dei cinema abbia seguito anche le serie tv su Disney+, che a questo punto sono molto più legate ai film di quanto non sembrasse. Anche l’annuncio di un quarto film di Captain America, stavolta con il Sam Wilson di Anthony Mackie a portare lo scudo, potrebbe confondere coloro che non hanno seguito The Falcon and the Winter Soldier (finora la migliore serie Marvel Studios). Così come la presenza di Allegra De Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) alla fine di Black Widow potrebbe aver fatto alzare più di un sopracciglio in sala, poiché il personaggio è stato introdotto nella serie sopra citata.
L’interrelazione tra film e serie tv del MCU è ancora nuova, e ha presentato solo un breve accenno. Sarà sicuramente interessante vedere come Kevin Feige gestirà la cosa, e come verranno introdotte le prossime grandi rivelazioni, siano esse sul piccolo o sul grande schermo.
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