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Loki, la nuova SerieTV Marvel è un’altra vittoria per la Disney

Il primo episodio di Loki promette bene

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8 minuti di lettura

Dopo il successo di WandaVision e di Falcon and the Winter Soldier, Disney e Marvel sfornano un’altra serie a tema supereroi. È il turno di Loki, interpretato ancora una volta da Tom Hiddleston, le cui sorti sono nelle mani dello showrunner Michael Waldron e dell’amato produttore esecutivo Kevin Feige. La miniserie sarà composta da 6 episodi, in uscita ogni mercoledì su Disney+. Il pilot è uscito il 9 giugno e sembra promettere molto bene, alla faccia dei tanti che non ritenevano necessaria una serie tv su un personaggio che, a detta di diversi appassionati, non avrebbe avuto più nulla da dire.

Non è un mistero che Loki sia deceduto in seguito alle vicende di Avengers: Infinity War. L’arco narrativo del personaggio si era concluso con una sorta di redenzione, ovvero il tentativo (fallito) di uccidere Thanos. Che cos’altro possono raccontarci, allora, sul dio dell’inganno? E tramite quale escamotage lo riporteranno in vita?

Che fine ha fatto Loki dopo aver rubato il Tesseract?

Partiamo dall’inizio. Nessuno ha mai saputo con esattezza che cosa sia successo a Loki in seguito alla sua fuga in Avengers: Endgame. Vi ricordate? Gli Avengers avevano cercato di recuperare la Gemma dello Spazio attraverso un viaggio nel tempo che li aveva portati al momento successivo alla battaglia di New York, quando la Gemma era chiusa nel Tesseract. Nella confusione, però, Loki era riuscito a mettere le mani sul cubo. Senza pensarci due volte, aveva usato l’artefatto per scappare, scomparendo in una nube grigiastra. E dopo? Loki vuole rispondere proprio a questa domanda, mostrandoci finalmente dove sia finito il personaggio in seguito a questi eventi. Veniamo così catapultati in una struttura futuristica dall’aria retrò ma fornita di strumentazioni avanzate, dove Loki viene trattato come un prigioniero e accusato di aver danneggiato il corretto ordine temporale.

Una questione di Tempo

Scopriamo che il Loki col quale avremo a che fare per tutta la stagione è una “variante” dell’originale. Infatti, non appena ha usato la Gemma dell’Infinito, il dio dell’inganno ha fregato sé stesso, generando una nuova linea temporale (e, potenzialmente, un multiverso) che lo ha gettato nel mirino della TVA (Time Variance Authority). La TVA fa qui la sua prima apparizione nel MCU; si presenta come un’organizzazione al di sopra del potere degli uomini, dei superuomini e persino degli dei (il figlio di Laufey se ne accorgerà molto presto). Il suo compito è eliminare le cosiddette varianti, che minacciano la Sacra Linea Temporale creata da tre Custodi del Tempo, e ristabilire il giusto (e unico) ordine degli eventi.

loki catturato dalla tva

Si tratta di una rivelazione non da poco, poiché mette in discussione l’esistenza del libero arbitrio. Se tutto ciò che deve accadere accadrà e quello che non deve accadere verrà impedito o aggiustato dagli agenti della TVA, quale libertà resta a chi popola l’Universo? Probabilmente questo tema sarà affrontato in maniera più approfondita nei prossimi episodi, ma già nel pilot Loki si mostra incredulo e infastidito dal pensiero che il suo destino sia stato scritto da altri.

Se volete sapere di più della personalità di Loki, questa è la serie che fa per voi

Mentre i salti temporali degli Avengers in Endgame erano previsti dal piano dei Custodi, la fuga di Loki non lo era. Ora il dio rischia di essere eliminato dagli agenti della TVA. Siccome non potevamo far morire il protagonista nel pilot (e dopo tutta la fatica fatta per “riportarlo in vita”!), l’agente Mobius M. Mobius, interpretato da un inedito Owen Wilson, arriva a salvarlo da morte certa. Mobius desidera convincere Loki ad aiutarlo con un caso piuttosto spinoso: è qui che la serie unisce la componente mistery/poliziesca all’elemento fantascientifico. Una variante sconosciuta sta facendo strage degli uomini della TVA, saltando avanti e indietro nella Sacra Linea Temporale. Mobius è evidentemente disperato per ricorrere ad una creatura smarrita come Loki per risolvere la situazione.

Tuttavia, l’idea di Mobius permette di iniziare l’accurata analisi introspettiva di un personaggio che, alla fine dei conti, non ne ha mai avuta una ben definita. Attraverso l’interrogatorio al quale è sottoposto, Loki rivela aspetti nascosti della sua personalità: si mostra vulnerabile, non è così cattivo come si potrebbe pensare, né è così forte e sicuro di sé come vorrebbe dare a vedere. Si rende conto di aver trascorso una vita da villain senza mai raggiungere i propri obiettivi, di aver ricoperto la funzione di cattivo della storia “affinché gli altri possano diventare la migliore versione di sé stessi”.

Merita la nostra attenzione?

Il primo episodio è stato senza dubbio capace di creare un minimo di interesse in chiunque: la TVA è un’idea che attira l’attenzione, la chimica tra Tom Hiddleston e Owen Wilson (entrambi ottimi attori e adatti a ruoli che necessitano di una punta di comicità) è eccezionale, sulle scenografie retrò di Kasra Farahani non si può dire niente. È riuscito anche lo “spiegone” inserito per raccontare l’origine della TVA, proposto sotto forma di animazione e per niente pesante. Per adesso gli autori hanno voluto giocare molto sul dialogo, riuscendo però a non stancare (complice la bravura degli interpreti, ammettiamolo). Lo spazio per le scene d’azione c’è, ma ridotto (sul modello di WandaVision), ma è presto per capire il ritmo complessivo della narrazione.

Quel che sappiamo è che Loki è un prodotto promettente, che forse non sarà totalmente estraneo a piccoli difetti ma che riuscirà, ancora una volta, a permettere a Disney di tenersi stretti i fan Marvel e a Tom Hiddleston di dare il meglio di sé (divertendosi un sacco).


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Classe 1998, con una laurea in DAMS. Attualmente studio Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna e mi interesso di comunicazione e marketing. Sempre a corsa tra mille impegni, il cinema resta il vizio a cui non so rinunciare.

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