Le Final Girls hanno dominato la cultura di massa legata al genere cinematografico horror per anni, conquistando uno status quo che le ha rese iconiche e carismatiche. E’ innegabile che negli ultimi anni, tra le attrici che hanno popolato questo genere, a lasciare il segno sia stata in particolare una giovane britannica con origini canadesi e brasiliane: Mia Goth.
In occasione del suo trentesimo compleanno, ripercorriamo la sua carriera ponendo l’accento sui ruoli che le son valsi un riconoscimento speciale, definendola come una attrice eclettica e capace di grandi cose.
Mia Goth, da Nymphomaniac a La cura del benessere e Suspiria
Il primo ruolo in cui Mia Goth ha dato prova del suo talento è stato quello in Nymphomaniac di Lars Von Trier nel 2013, un piccolo ruolo che copre poco tempo della pellicola, per un personaggio che come nome ha solo una lettera: P. Seppur P abbia un ruolo marginale nella narrazione della vita della protagonista, questo non ha impedito al pubblico di familiarizzare con l’unicità dei tratti fisici di Mia, soprattutto con il suo viso decisamente particolare. Successivamente l’attrice viene scritturata sempre in pellicole dai toni oscuri, inquieti, misteriosi.
Nel 2016 è il turno de La cura del benessere, diretto da Gore Verbinski, il geniale regista dietro alcuni dei film della saga di Pirati dei Caraibi, Rango e la trasposizione statunitense del magnetico horror The Ring. Mia Goth qui ha un ruolo diverso, seppur ancora non da protagonista: il suo personaggio è Hanna, una ragazza che sembra vivere come elemento divergente all’interno di una sorta di misteriosa clinica per ricchi, lì dove il protagonista della storia (interpretato da Dane DeHaan) si reca per recuperare un suo cliente. Hanna è un personaggio infantile, perso nel proprio mondo immaginativo, e Mia riesce a darle spessore incantando con la sua interpretazione.
Il genere misterioso e horror sembra proprio vestirla a pennello, è non è difficile immaginarla anche nel ruolo di Sara nel remake di Guadagnino di Suspiria di Dario Argento. Il suo aspetto rende unica e realistica la sua caratterizzazione di personaggi atipici e singolari. Sembra fatta per ricoprire certi ruoli, seppur Mia Goth dia prova di fare suo ed unico ogni ruolo, anche quelli più romantici.
Mia Goth e la parentesi Emma, prima di tornare all’horror
Nel 2020 arriva il ruolo di Harriet Smith nella trasposizione cinematografica di Emma, uno dei romanzi più noti di Jane Austen, dove la Goth recita al fianco di Anya Taylor-Joy. In questa pellicola Mia Goth regala un’interpretazione decisamente più divertente, tenera, dolce rispetto ai personaggi degli altri lavori, mostrando quanto sia una attrice ammaliante e malleabile, e con una vena comica inaspettata.
Quella stessa delicatezza e tenerezza che istiga il suo ruolo in Emma, lo ritroviamo anche in Marrowbone, dove Mia recita ancora al fianco di Anya, seppur l’atmosfera sia del tutto diversa. Il film è un horror dai risvolti drammatici, commovente e intenso, e anche qui Mia non tradisce la sua bravura emozionando e spiccando.
Ma i film che la denoteranno come una vera e propria “star” dell’horror devono ancora arrivare e, per la loro particolarità ed originalità, porteranno anche uno scossone, una gradevole evoluzione nel genere.
Mia Goth nella saga di X, da Final Girl a killer è un attimo
Sicuramente X: a Sexy Horror Story di Ti West porta sullo schermo una deliziosa fusione tra il classico slasher e una concezione più psicologica dell’horror, dove diviene impossibile non provare empatia per l’assassino stesso. Un gruppo di ragazzi impegnati nel dirigere e interpretare un film porno, si ritrovano in una fattoria dove la coppia di anziani che li ospita diviene un pericolo per tutti loro. L’originalità sta nel fatto che Mia interpreti sia la Final Girl, ovvero Maxine “Max” Minx, e con un trucco prostetico volutamente grottesco, sia l’anziana assassina Pearl, attratta da lei perché le ricorda la sua versione più giovane.
Nello stesso periodo delle riprese Mia venne coinvolta da West anche in un’altra pellicola, il prequel di X: a Sexy Horror Story, Pearl, dove l’attrice interpreta la versione più giovane del personaggio, e che rappresenta uno dei film horror più originali degli ultimi anni sia per come prende spunto dalle atmosfere del cinema Hollywoodiano dei primi anni 20 (il film è ambientato nel 1918), sia per come lavora tra un’estetica luminosa, patinata persino, e l’orrore di cui Pearl si fa portatrice. Per non parlare dell’empatia che inevitabilmente il personaggio interpretato da Mia Goth suscita.
Questa magnifica attrice vanta anche qualche lavoro da sceneggiatrice e doppiatrice. La sua carriera speriamo continui a riempirsi di progetti: Guillermo Del Toro pare abbia messo gli occhi su di lei per il suo nuovo film, Frankenstein, per non parlare del Marvel Cinematic Universe che la vuole nel nuovo Blade al fianco di Mahersahla Ali. E che dire, sarebbe perfetta.
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