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5 colonne sonore che hanno segnato il 2022

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9 minuti di lettura

Dal punto di vista delle musiche per il cinema, il 2022 conferma una tendenza sviluppatasi ormai da parecchi anni. Vale a dire la predilezione per un linguaggio moderno votato al minimalismo e all’essenzialità piuttosto che alle sontuose orchestrazioni ricche di sfumature. Musica semplice e diretta quindi, senza troppi fronzoli, musica che non diventi protagonista e rubi la scena ai dialoghi o alle immagini direbbe qualcuno.

Forse per lo stesso motivo, un’altra tendenza è quella di ridurre direttamente la quantità di musica; nei film contemporanei è infatti ormai molto comune assistere a decine e decine di minuti senza musica, il che a volte può donare un pretenzioso tocco autoriale all’opera, ma molto spesso la rende semplicemente più noiosa.

Per fortuna i grandi compositori si dimostrano tali anche riuscendo a rimanere al passo con i tempi, e le loro creazioni sanno emozionare sia quando si tratta di complesse architetture sonore, sia quando si prediligono semplici gesti musicali di poche note.

Ecco dunque 5 grandi colonne sonore che abbiamo ascoltato quest’anno in sala e in streaming.

Crimes of the future, Howard Shore

Uno dei migliori film del 2022, anche grazie all’incredibile colonna sonora.

Il film di David Cronenberg si avvale del sodalizio con il compositore Howard Shore, noto ai più per aver realizzato le musiche della trilogia de Il Signore degli anelli, ma che proprio con il regista canadese ha creato molti altri capolavori a partire dalla fine degli anni ’70.

Il film in questione rappresenta la summa della poetica del regista, un body horror dal sapore filosofico che guarda al futuro e al complesso rapporto tra uomo e macchina. Così come fatto per Crash (1996) le musiche di Howard Shore si orientano verso una soluzione ibrida tra classico (orchestra) e moderno (elettronica). Il risultato si sposa perfettamente con le immagini e contribuisce a creare una atmosfera futuristica ma umana. In questo film si può apprezzare la sensibilità di un compositore che sa passare dalle grandi orchestrazioni epiche per la saga de Il Signore degli anelli e uno stile completamente diverso a seconda dell’opera.

The Northman – Robin Carolan & Sebastian Gainsborough

The Northman di Robert Eggers segna il suo muoversi verso un cinema più mainstream rispetto alle due opere precedenti, grazie anche a un budget diverso. Ma, per fortuna, il cineasta non perde il suo stile e la sua poetica e riesce a realizzare un grandissimo film, molto personale e esteticamente incredibile.

L’atmosfera che si viene a creare è nordica, ma anche onirica e allucinata, grazie alle musiche di Robin Carolan e Sebastian Gainsborough. Ancora musica minimale in cui il grosso del lavoro riguarda la sonorizzazione, la scelta dei timbri e la cura nella post-produzione. I meriti riguardano più l’aspetto di music production (il lavoro in studio) che quello di scrittura, ma questo non significa che il risultato sia minore e basta guardare il film per rendersene subito conto.

La colonna sonora di The Northman è costruita dalla combinazione di sound design moderno e strumentazione etnica; è quindi possibile ascoltare, ad esempio, percussioni e tamburi scandinavi affiancati a pad elettronici e effetti riser; sono inoltre molto presenti archi dissonanti che creano tensione lungo tutta la durata del film. Niente elettronica quindi, ma un sapiente utilizzo degli strumenti classici in tutte le loro articolazioni e del lavoro di post produzione.

The Batman – Michael Giacchino

Il 2022 segna anche il ritorno di un supereroe molto amato nella trasposizione di Matt Reeves che ne da una interpretazione meno fumettistica di Tim Burton ma anche meno realistica di Christopher Nolan, ponendosi idealmente nel mezzo. Per realizzare The Batman si avvale della collaborazione del grande compositore Michael Giacchino.

La visione che ne dà il regista è oscura, notturna e drammatica, un supereroe molto umano che può anche sbagliare e che agisce in una città in cui piove sempre. Le musiche rispecchiano tutto questo, grazie alla maestria di un compositore di grande esperienza che sa scrivere splendide melodie (si vedano a tal proposito le sue collaborazioni con Pixar), ma anche grandi orchestrazioni.

La colonna sonora per The Batman è una sorta di pecora nera che si distingue dal mucchio per il suo sapore classico e epico che ricorda a volta addirittura John Williams, omaggiato con una composizione che ricorda vagamente la sua The Imperial March.

Copenhagen Cowboy – Cliff Martinez, Peter Peter, Peter Kyed & Julian Winding

Copenhagen Cowboy è la nuova serie di Nicolas Winding Refn presentata in anteprima alla Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia il 9 settembre 2022 e che arriverà su Netflix a gennaio 2023. Continua la collaborazione tra il regista e il compositore Cliff Martinez che scrive le musiche per i suoi film fin dai tempi di Drive (2011) contribuendo a creare un’atmosfera fredda e distaccata, estremamente calcolata e che si basa principalmente su sonorità elettroniche. Oltre a Martinez in questo caso vengono coinvolti anche Peter Peter (già compositore per i primi film di Refn) e i meno noti Peter Kyed e Julian Winding.

Il risultato è intenso, le sonorità dei sintetizzatori, a volte così glaciali e disturbanti, ben si prestano alle visioni notturne e oniriche messe in scena dal regista. Si tratta di una serie molto violenta, ma sono presenti anche passaggi surreali e molti momenti di silenzio spesso riempiti dalle sonorità tecnologiche create dai quattro compositori.

Top Gun: Maverick – Hans Zimmer, Harold Faltermeyer, Lady Gaga & Lorne Balfe

Il 2022 segna anche il ritorno del mito di Top Gun, con la distribuzione di Maverick: si tratta di un film che ha fatto storcere il naso a molti, e conquistato tanti altri, ottenendo un inaspettato successo commerciale.

Ciò nonostante è innegabile il fascino di poter riascoltare in sala a distanza di decenni alcuni temi diventati iconici, scritti da Harold Faltermeyer e ri-arrangiati per questo nuovo capitolo. Inoltre era prevedibile che un’opera di questo tipo potesse avvalersi di un compositore come Hans Zimmer, sia per il budget a disposizione, sia perchè, così come Maverick (film e personaggio), si tratta di un artista amato e odiato da molti, proprio per i suoi successi. Nonostante le critiche è impossibile negare al compositore austriaco le sue doti compositive, e la sua abilità nel saper realizzare musiche epiche e sontuose che ben si sposano con alcune scene di azione di questo film. Inoltre è bello poter godere ancora di colonne sonore orchestrali che si contrappongono allo stile minimalista tanto in voga negli ultimi anni.


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Sono un musicista e compositore, attivo soprattutto come batterista nel mondo rock/metal/progressive dai primi anni 2000 e ho avuto il piacere di suonare a livello internazionale con band come Power Quest, Arthemis, Hypnotheticall, Watershape. Sono un grande appassionato di cinema e dal 2014 compongo musica per film. Amo tutto il cinema, ma soprattutto le proposte più visionarie e surreali e da sempre sono legato al mondo del cinema horror. I miei registi preferiti sono David Lynch, Alejandro Jodorowsky, David Cronenberg. Sono laureato in architettura.

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