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I migliori film d’animazione del 2023, secondo noi

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16 minuti di lettura

Il 2023 è stato un anno esaltante per il settore dell’animazione, sulla scia della poliedricità stilistica lanciata dal multiverso Spider-Verse. Ci sono state pellicole prodotte con ogni tecnica: claymation, animazione tradizionale, animazione 3D e ibridismi annessi. Siamo tornati al cinema, dopo anni di incertezze in cui molti film venivano rilasciati direttamente in streaming, e siamo rimasti alle visioni domestiche. Sono tornati grandi registi, ma anche comparsi nuovi esordi, seppure, questi ultimi, sulla scia di successi del passato. Vogliamo, e dobbiamo, essere ottimisti: il panorama dell’animazione è ormai diverso da qualche anno fa.

La strada dell’eterogeneità stilistica è aperta, la sperimentazione diventa parte integrante della fase creativa. Sempre più film vogliono essere animati, riconoscere cioè – e non rifiutare, come nella tradizione Disney dei remake in live-action – le loro origini finte, cartoonesche, immaginarie, colorate. Film che, per come sono fatti, vogliono appositamente ricordare allo spettatore che i personaggi e i paesaggi sono stati creati dal nulla e sono frutto della fantasia umana. Film che, in sostanza, ci tengono a esibire il mezzo, per evidenziarne la bellezza.

Prima di conoscere gli otto titoli che hanno guadagnato un posto in questo articolo, una precisazione doverosa: la nostra non è una classifica, bensì una lista-guida. I film qui citati compaiono in ordine sparso e si distinguono, secondo noi, per valori estetici e narrativi. Si aggiungono poi tre film in chiusura, a cui, invece, è dedicata una menzione speciale. Trattasi di film d’animazione usciti nel 2023, ma non ancora approdati in Italia se non per percorsi festivalieri. La loro presenza è un’occasione per sbirciare tra le promesse del 2024.

Non perdete d’occhio anche le nostre altre liste!

Nimona

In una metropoli futuristica dagli echi medievali, la mutaforme e reietta Nimona, con l’aiuto del presunto assassino della regina, Ser Ballister, semina il caos in città e rivela alcuni complotti tra le alte sfere dell’ordine cavalleresco. Diamo così inizio alla lista per i miglior film d’animazione del 2023 con Nimona, disponibile su Netflix e adattamento fedele dell’omonima graphic novel nel nuovo stile d’animazione 3D per mano di Nick Bruno e Troy Quane. Un concentrato pop punk di azione, anarchia e follia creativa in una storia d’amicizia moderna che non si prende mai troppo sul serio e si fa portatrice di sani principi di divertimento e inclusione. I veri protagonisti sono gli antieroi e i mostri, che sovvertono le regole della società e cambiano il mondo attorno a loro.

Super Mario Bros. – Il film

Super Mario Bros. - Il film

Un grande anno per la Illumination Entertaiment, la casa cinematografica riconosciuta per titoli d’animazione come Minions e Prendi il Volo, che porta al cinema l’adattamento 3D del classico videogioco più giocato e amato di sempre. Co-prodotto da Nintendo e animato da Aaron Horvath e Michael Jelenic, Super Mario Bros. Il film conquista il titolo di campione al botteghino durante la primavera del 2023 e sarà presto disponibile su Sky On Demand. Un’ avventura nell’universo del celebre idraulico italiano, piena d’azione e omaggi al mondo videoludico, che è stata apprezzata per la comicità e l’alto tasso d’azione, sia dalle famiglie che dagli appassionati. Con il brano Peaches, poi, Jack Black potrebbe tranquillamente concorrere per l’Oscar alla Miglior Canzone.

Spider-Man: Across the Spider-Verse

Spider-Man: Across the Spider-Verse

La selezione continua con un titolo particolarmente apprezzato nel 2023 e presente anche nella nostra lista per i migliori film internazionali. Spiderman: Across the Spider-Verse, disponibile su Prime Video e secondo capitolo della saga prodotta da Sony Pictures Animation, espande sempre di più il suo multiverso. Ritroviamo il protagonista Miles Morales di fronte a complessi dilemmi e temibili villain, che minacciano di distruggere tutte le dimensioni alternative e coloro che Miles ama di più. Le parole chiave per questo capolavoro firmato da Joaquim Dos Santos, Justin K. Thompson e Kemp Powers sono quelle della hit dei Daft Punk Harder, Better, Faster, Stronger. Il film, infatti, è un vincente compendio di animazione combinata in più stili e storia, entrambi impeccabili e fenomenali dal punto di vista tecnico e artistico e che non smettono mai di sorprendere e stupire. Le sequenze d’inseguimento e d’azione, poi, sono indimenticabili e si qualificano tra le migliori del cinema d’animazione contemporaneo.

Suzume

Suzume

Un verme mastodontico, fuoriuscito da una porta extradimensionale aperta per errore, minaccia di distruggere l’intero Giappone. La diciassettenne Suzume si unisce a Sōta, un ragazzo che ha il compito, tramandatogli dalla famiglia, di chiudere le porte e mantenere l’equilibrio intradimensionale. Così Makoto Shinkai (già regista dell’acclamato Your Name.) ripropone un’altra pellicola in suo perfetto stile, un connubio di avventura e amore, ma di proporzioni più epiche che mai. Attraverso una poetica della cosmicità, capace di traslare le emozioni dei singoli personaggi sull’umanità tutta, Suzume è una delicata metafora del terremoto-maremoto che colpì il Giappone nel 2011, una sorta di rielaborazione del trauma. Il risultato è una pellicola dai disegni minuziosi, sia nelle scenografie, sia nei più piccoli dettagli dei vestiti o delle espressioni dei personaggi. Una sincerità che ritroviamo anche nel percorso sentimentale dei due protagonisti, che vedranno sbocciare il loro amore tra le insidie che li minacciano.

Tartarughe Ninja – Caos Mutante

Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Donatello sono adolescenti che amano scorrazzare per la città, tra incursioni e scherzi innocenti. Quando, però, la quotidianità inizia a star loro stretta, le tartarughe decidono di abbandonare le fognature della città per vivere una vita vera. Inizialmente scoraggiate dalla diffidenza degli umani, l’incontro con la liceale April le catapulta in una serie di avventure inaspettate, che termineranno con lo scontro con Superfly, un mutante con intenzioni sanguinarie. In Tartarughe Ninja – Caos mutante, lo stile di Spider-Verse è declinato in un’animazione più rozza, sporca, trasandata. I personaggi del regista e animatore Jeff Rowe sono sproporzionati, brutti quasi, i tratti sottili della matita accentuano quella che sembra essere un’estetica dal sapore urbano, quasi “teppista”. Tartarughe Ninja – Caos Mutante è un film gustoso, ricco di citazioni pop e vivacizzato da personaggi carismatici e simpatici.

The First Slam Dunk

The First Slam Dunk

Prima regia per il genietto Takehiko Inoue, che negli anni ’90 scrisse e disegnò uno dei manga più popolari di sempre (Slam Dunk). The First Slam Dunk ne è la trasposizione cinematografica, spopolata nelle sale italiane nel maggio 2023. Un evento singolare e praticamente unico per il nostro Paese, non solo perché The First Slam Dunk è un anime, ma anche perché è un film sul basket. Nella sua opera d’esordio, Inoue mette in scena la distintiva capacità di generare tensione attraverso i dettagli più piccoli: un canestro che vibra impercettibilmente, un dito che sfiora la palla in volo in una sola partita, raccontata secondo per secondo per oltre due ore di film, e seguendo lo stile del manga. C’è “Il salto della plebe”, il “Gorilla Dunk”, la scapestrata disorganizzazione dello Shohoku: tutti elementi che concorrono a quel salto finale, lo “slam dunk”. Alla mente torna l’universo manga mentre, a chi è a digiuno di cultura nipponica, il mondo dei Looney Tunes con Michael Jordan. Troppo nostalgico? Forse perché ne è passato di tempo, e The First Slam Dunk lo aspettavamo tutti. Meglio tardi che mai.

Manodopera

Manodopera

Partiamo dal titolo di quello vero però: Interdit aux chiens et aux italiens. Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani. Così il protagonista Alain Ughetto, nipote di immigrati, si butta a capofitto nella storia della propria famiglia, che racconta attraverso un documentario d’animazione a passo uno dai connotati più che rari. La tecnica in stop-motion esalta l’impegno dietro alla narrazione, autoironica e
distaccata
, di una famiglia che attraversa uno dei periodi più duri dell’Italia unita. Ne risulta la storia documentata di un passato che fin troppo spesso tendiamo a ignorare. Ecco quindi che torniamo al titolo: perché Manodopera è la traduzione ignobile di un docufilm che ci appartiene, e che non racconta solo la storia di una famiglia di operai, ma soprattutto mostra i sacrifici e il razzismo intestino nel cuore dell’Europa (nei confronti degli italiani, tra l’altro) e anche all’interno della stessa nazione (con l’avvento del fascismo). Un piccolo film su una famiglia qualsiasi, ma portavoce identitario di quello che eravamo e di quello che un po’ e per sempre saremo.

Unicorn Wars

Unicorn Wars

Due fratelli orsacchiotti, Azulín e Gordi, si arruolano per andare a caccia dei famigerati unicorni. Il primo è affamato del loro sangue, perché garante di bellezza eterna se bevuto, il secondo, invece, vuole essere accettato per quello che è. Carineria socialnazionalista dal contesto Orwelliano in chiave fantasy, Unicorn Wars, firmato dallo spagnolo Alberto Vazquez, si scatena in uno
splatter sociale, dove l’esplosione del sangue è sostituita dall’euforia ingorda (allusione a un capitalismo che si “pappa” tutto) color rosa glitterato. Il film d’animazione è sperimentale, azzardato, al limite del sopportabile. Rappresenta il culmine di una società consumistica, devota alla guerra come mezzo giustificante per raggiungere qualsiasi fine. Riecheggia Bastardi Senza Gloria in chiave distopica, dove i nazisti sono orsacchiotti, immagine stereotipica dell’emoj di Internet e di tutto ciò che riteniamo carino e attraente.

Robot Dreams

Robot Dreams

Inauguriamo le nostre menzioni speciali con il primo film d’animazione di Pablos Berger, vincitore nella categoria Miglior Film d’Animazione agli ultimi European Film Awards e presentato al 41esimo Torino Film Festival, Robot Dreams è una tenera e toccante storia d’amicizia tra un robot e un cane in una New York alternativa degli anni ’80. Oltre all’onnipresente hit September degli Earth, Wind & Fire, si sente molta leggerezza e divertimento nel giocoso adattamento della graphic novel di Sara Varon. Robot Dreams è un film che scalda il cuore, molto vivace per lo stile d’animazione adottato della linea chiara e per la trama rocambolesca dei protagonisti, che si rincorrono e si cercano tra una stagione e l’altra nella Grande Mela.

Il ragazzo e l’airone

Il ragazzo e l'airone

Un’altra menzione d’onore la merita Il ragazzo e l’airone, ultima pellicola del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Nonostante sia già uscito in Giappone e nel resto del mondo, il film ha raggiunto l’Italia soltanto attraverso alcuni festival e sarà ufficialmente al cinema il 1° gennaio 2024. Siamo quindi impossibilitati a visionare il film nel 2023, ma l’eredità stilistica e narrativa di Miyazaki ci spinge a scommettere su questo titolo, già portatore di diversi premi e candidature, come promessa per il nuovo anno. La storia è quella di Mahito, un ragazzino di 12 anni orfano di madre che, attraverso l’incontro con un magico airone, viene catapultato in un mondo straordinario, spinto dalla speranza che sua madre sia ancora viva.

Linda e il pollo

Linda e il pollo

I registi Chiara Malta e Sébastien Laudenbach descrivono la loro ultima fatica (e prima opera con la
tecnica animata
) come «Un’ode alla libertà, alla rivoluzione, al dissidio, anche anarchico». Con Linda e il pollo, l’animazione si unisce alla commedia del grottesco, mentre il contesto delle periferie francesi riporta il focus, ancora una volta, sulla Libertà. Nel film, presentato in anteprima alla 41esima edizione del Torino Film Festival, lo spazio è invaso da macchie di colore nitido, ma confuse. Così come le anime del quartiere in cui abita Linda popolano una realtà disgregata, divisa in piccoli pezzi. Linda ha visto morire il padre quando non era altro che una neonata, la madre Paulette ha invece lasciato dietro di sé metà della propria anima: entrambe hanno perso una piccola, ma fondamentale, parte della loro vita. Può un pollo con i peperoni ritrovarla? Linda e il pollo è forse l’animazione dell’anno, solo in attesa di una sala in cui approdare, e di centinaia di macchiette che la popoleranno.


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Dal 1995 inseguo sogni e mostri. Che siano di plastilina o di pixel. Quando mi fermo scrivo poesie, giro qualche video e se riesco mi riposo cucinando una torta di ciliegie con un buona tazza di caffè, con un sottofondo di una colonna sonora sognante o di un album di Sting.

Classe 1998, ho studiato Lingue e Letterature Straniere all’Università Statale di Milano. Ammaliata da quella tragicità che solo la letteratura russa sa toccare, ho dato il mio cuore a Dostoevskij e a Majakovskij. Viale del tramonto, La finestra sul cortile e Ritorno al futuro sono tra i miei film preferiti, ma ho anche un debole per l’animazione. A volte mi rattristo perché so che non mi basterebbero cento vite per imparare tutto ciò che vorrei.

Studente alla Statale di Milano ma cresciuto e formato a Lecco. Il suo luogo preferito è il Monte Resegone anche se non ci è mai andato. Ama i luoghi freddi e odia quelli caldi, ama però le persone calde e odia quelle fredde. Ripete almeno due volte al giorno "questo *inserire film* è la morte del cinema". Studia comunicazione ma in fondo sa che era meglio ingegneria.

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