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Moon Knight

Moon Knight: il tiepido esordio del nuovo antieroe Marvel

10 minuti di lettura

È uscito il 30 Marzo su Disney+ il primo episodio della nuova serie Marvel Moon Knight, basata sui fumetti dell’omonimo personaggio. La scelta di adattare un personaggio così bizzarro e controverso su una piattaforma family-friendly come quella della Disney è sicuramente altrettanto bizzarra e controversa, viste le caratteristiche dell’antieroe.

Nel primo episodio sono stati introdotti finora il protagonista titolare, interpretato da Oscar Isaac, qui anche in veste di produttore esecutivo, il villain Arthur Harrow, interpretato da Ethan Hawke, e Khonshu, a cui presta la sua voce F. Murray Abraham. Nell’episodio si sente anche la voce di May Calamawy, che interpreta Layla.

Chi è Moon Knight nei fumetti

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Copertina per Moon Knight #25 (1982) di Bill Sienkiewicz

Moon Knight fa il suo esordio in un numero della testata Werewolf by Night, dove viene presentato come un mercenario che ha esperienza nel mondo dell’occulto, e viene assoldato da un’organizzazione misteriosa per catturare il licantropo Jack Russell. Alla fine della storia però Moon Knight si ribella all’organizzazione, capendo che Russell è una vittima e lo libera. Il personaggio ebbe successo, e gli editor Marv Wolfman e Len Wein infilarono Moon Knight in diverse testate, fino a commissionare nel 1981 una serie regolare, scritta da Doug Moench, il creatore originale di Moon Knight, e disegnata, tra gli altri, da Bill Sienkiewicz, ancora oggi uno degli illustratori più apprezzati e iconici dell’industria.

Nella testata regolare viene molto approfondito il personaggio: Marc Spector, alias Steven Grant, alias Jake Lockley, alias Moon Knight, è un mercenario che dopo essere stato tradito dal suo socio Raoul Bushman, e lasciato a morire nel deserto egizio, trova riparo in un tempio, dove la divinità della Vendetta egizia Khonshu lo resuscita, a patto che Marc diventi il suo avatar terreno. Oltre a questo, Marc è anche affetto da un disturbo dissociativo dell’identità, sviluppando appunto diverse personalità, che sanno darsi sapientemente il cambio e informarsi l’un l’altra per risolvere casi e sconfiggere il male.

Steven Grant infatti è un miliardario filantropo (un po’ come Bruce Wayne/Batman, a cui il personaggio è stato molte volte ingiustamente paragonato), mentre Jake Lockley è un tassista volgare e terra-terra. Diversi autori nel corso degli anni hanno modificato e/o aggiunto altre personalità, la più recente e famosa delle quali è Mr. Knight, creato da Warren Ellis nelle pagine di Secret Avengers nel 2011, e ripreso e approfondito nella serie regolare Moon Knight del 2014 dallo stesso autore. Questa identità è una sorta di versione più contenuta e affabile di Moon Knight, che si propone come un fixer sovrannaturale offrendo i suoi servizi a pagamento.

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Moon Knight #1 (2021), di Alessandro Cappuccio

L’antieroe ha anche degli alleati: la sua compagna Marlene, l’ex-mercenario Frenchie, il barbone senzatetto Crawley (che pare abbia un cameo nel primo episodio della serie), e la cameriera Gena insieme ai suoi due figli Ray e Ricky. Moon Knight è anche famoso per i suoi metodi violenti, spesso attribuiti alla sua malattia mentale, ed è per questo stigmatizzato dalla comunità supereroistica, che lo vede come una scheggia impazzita, imprevedibile e non controllabile, e un potenziale pericolo. Uno degli atti più famosi e violenti della storia del personaggio avviene nella serie del 2006 scritta da Charlie Huston, in cui l’antieroe, con la sua lama a forma di mezza luna, taglia la faccia alla sua nemesi Bushman a mo’ di maschera.

Insomma, Moon Knight è indubbiamente uno dei personaggi più folli e interessanti dell’universo Marvel, e forse anche uno dei meno adatti ad una trasposizione cinematografica, visti i numerosi elementi bizzarri che lo caratterizzano. Ma ancor di più fa dubitare la scelta di trasporre Moon Knight, con le sue malattie mentali e la sua eccessiva violenza, sul servizio streaming della Disney. È anche vero che non c’erano molte alternative visti gli accordi sui diritti, e viste le recenti censure attuate su alcuni contenuti originali della piattaforma, sarà molto interessante vedere come si evolverà la gestione del personaggio finché rimarrà un prodotto della Disney.

L’adattamento di Moon Knight nel primo episodio

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Fatte le dovute premesse, com’è il primo episodio della serie? Il supereroe in cappuccio e mantello appare solo negli ultimi 10 secondi, lasciando ampio spazio all’introduzione del villain Harrow e alla dinamica tra Steven e le altre personalità, che stanno piano piano venendo allo scoperto. Nel primo episodio non viene spiegato nulla, e succede molto poco, lasciando invece molto mistero e curiosità su come si evolverà la trama.

Sono presenti però delle sequenze che lasciano trapelare la brutale violenza del personaggio, sia di Moon Knight che di Marc Spector, probabilmente un altro agente di Khonshu in borghese. Nell’unica sequenza d’azione dell’episodio c’è una discreta presenza di sangue, ma anche l’assenza degli atti di violenza stessa. Il montaggio sembra come una piccola danza tra quello che si può far vedere e quello che non va fatto vedere, tra la violenza e l’auto censura.

Anche se questa piccola danza è giustificata nella trama dall’interscambiarsi delle due personalità di Steven/Marc, la sequenza permette una facile previsione sulla gestione delle scene più violente nei prossimi episodi: come il produttore Kevin Feige aveva detto in un’intervista, con Moon Knight la Marvel vuole provare a superare i limiti della brutalità il più possibile. Purtroppo, essendo gestita dalla Disney, la presenza di violenza lascerà sicuramente molto a desiderare.

La pecca più grande di questo primo episodio è sicuramente la qualità della CGI, molto povera, come si poteva già vedere dagli stessi trailer. Per il resto, l’interpretazione e il carisma di Oscar Isaac sono indubbiamente i pezzi forti della serie, nonché l’elemento di attrattiva principale per gli spettatori più casuali.

Cosa è stato cambiato in Moon Knight

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Come sempre, ci sono delle notevoli differenze rispetto ai fumetti originali: se nella serie tv Steven è un timido e impacciato commesso del gift shop di un museo egizio a Londra, nei fumetti è un milionario agiato e sicuro di sé. Sicuramente una scelta voluta per far subito empatizzare il pubblico con un personaggio sconosciuto, rendendolo confuso e spaesato tanto quanto gli spettatori. Il cambio di personalità di Steven però è stato sicuramente attuato anche per eliminare del tutto il paragone con Batman, confronto che è spesso stato fatto dalla comunità fumettistica, anche se rendeva infelici i fan del personaggio e lo staff della Marvel.

Inoltre finora sembra che Marc lavori direttamente per Khonshu, non solo quando indossa il mantello bianco di Moon Knight, ma anche quando è coinvolto in missioni “in borghese”, come si è visto nell’episodio. E ancora, tutte le personalità viste finora condividono un interesse per la mitologia egizia, quando nei fumetti solo l’avatar di Khonshu era direttamente interessato al mondo dell’antico Egitto.

Sarà interessante vedere se verranno introdotte altre personalità oltre a quelle viste finora, e come verrà gestita l’interazione tra di esse, e soprattutto con Khonshu. C’è invece poco interesse per le sottotrame del villain Arthur Harrow, anche se potrebbe rivelarsi un personaggio interessante e diverso dai soliti cattivi Marvel. Il primo episodio di Moon Knight è disponibile dal 30 Marzo su Disney+.


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Nato a Roma, studia attualmente al DAMS di Padova.
Vive in un mondo fatto di film, libri e fumetti, e da sempre assimila tutto quello che riesce da questi meravigliosi media.
Apprezza l'MCU e anche Martin Scorsese.

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