Si è conclusa il 13 luglio l’ultima Serie TV ambientata nel MCU, Ms. Marvel, che introduce nell’universo cinematografico l’amato personaggio omonimo dei fumetti, altrimenti nota come Kamala Khan, interpretata qui dall’esordiente Iman Vellani.
Il personaggio è noto per essere la prima supereroina musulmana della Marvel (o meglio la prima a ricevere una propria testata), portando una ventata d’aria fresca e di rappresentazione culturale nei fumetti americani in un momento di crisi creativa ed economica per la casa editrice. La Serie TV riesce a catturare bene lo spirito del personaggio e a raccontare una origin story ben congegnata.
Chi è Ms. Marvel? La versione del fumetto
Introdotta nel 2013, Kamala Khan alias Ms. Marvel è una giovane musulmana americana che scopre di avere dei superpoteri: come molti altri, lei possiede il gene inumano, che risveglia i suoi poteri dormienti se esposta alle nebbie terrigene. Kamala è una grande fan dei supereroi, e idolatra soprattutto Carol Danvers, alias Capitan Marvel. Nei fumetti è importante la sua appartenenza culturale, musulmana e con i genitori immigrati Pakistani, ma le creatrici Sana Amanat e G. Willow Wilson hanno spiegato più volte la loro intenzione di non voler appesantire troppo questo lato del personaggio:
As much as Islam is a part of Kamala’s identity, this book isn’t preaching about religion or the Islamic faith in particular. It’s about what happens when you struggle with the labels imposed on you, and how that forms your sense of self. It’s a struggle we’ve all faced in one form or another, and isn’t just particular to Kamala because she’s Muslim. Her religion is just one aspect of the many ways she defines herself.
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Nei fumetti inoltre la famiglia di Kamala non è molto solidale nei suoi confronti: il fratello è molto conservatore, il padre vuole che si concentri solo sui suoi studi, e la madre è terrorizzata dalla relazione che Kamala potrebbe avere con i ragazzi (unica caratteristica che si è mantenuta significativamente nella Serie TV). Nei fumetti Kamala collabora con molti supereroi, formando anche il gruppo di giovani eroi Champions, in cui figurano, tra gli altri, anche Miles Morales alias Spider-Man, e incontra anche il suo idolo per eccellenza Capitan Marvel, incontro che avverrà presto anche nel MCU.
Il carisma di Iman Vellani
Il successo della Serie TV è dovuto sicuramente alla coraggiosa scelta dei Marvel Studios di affidare il ruolo da protagonista a una giovanissima attrice, qui alla sua prima esperienza recitativa, ingaggiando la carismatica Iman Vellani nel ruolo di Ms. Marvel. Come da tradizione per la Marvel, nel casting è stato fondamentale trovare un’attrice che fosse molto appassionata ai fumetti originali, e in questo caso hanno trovato in Vellani la loro migliore candidata, e forse la più grande fan della Marvel nel repertorio attoriale attuale degli studios.
L’inesperienza professionale della giovane attrice, classe 2002, si percepisce in più di un’occasione, specialmente nei primi episodi della serie, ma la sapiente abilità dei registi e della produzione Marvel riesce a collimare con le immagini e lo storytelling tipici degli studios, puntando tutto sul carisma e sull’entusiasmo di Vellani, palpabile e trasportante man mano che la trama progredisce verso l’inevitabile ascesa della supereroina, un vero sogno che si avvera per l’attrice.
Stile e i temi di Ms. Marvel: Disney Channel fa sempre bene
Ms. Marvel continua il filone più libero e innovativo della Marvel post-Avengers: Endgame, confezionando un prodotto il cui target demografico specifico è quello giovane, tra le medie e le superiori, ricordando molte serie della vecchia Disney Channel.
Per molti versi Ms. Marvel ricorda molto sia i film supereroistici pre-MCU, grazie alla narrazione di una nuova origin story, con tutte le dinamiche che ne conseguono (identità segreta, rapporto vita quotidiana-vita da supereroina), sia le serie teen realizzate dalla Disney: i disegni animati che invadono il live-action ricordano molto Lizzie McGuire, come anche l’ambiente scolastico e i problemi della la vita studentesca.
A tutto questo si aggiunge il tema, non superficiale, della religione musulmana e della comunità Pakistana in America, specificatamente nel New Jersey, location principale della serie. Kamala infatti è caratterizzata da un forte senso di appartenenza alla sua cultura e alla sua famiglia, e nonostante la madre cerchi di sedare il suo lato più esplosivo ed entusiasta, alla fine le sue scelte vengono appoggiate da tutta la sua famiglia, che la aiuta nei momenti del bisogno.
La mitologia supereroistica di Ms. Marvel viene molto approfondita, come anche un sorprendente approfondimento storico sulla spartizione indiana avvenuta dopo la Seconda Guerra Mondiale: la situazione geopolitica e l’esodo della popolazione musulmana nel neonato Pakistan è lo scenario di un intero episodio flashback della serie, che racconta le origini dei poteri dei bracciali di Ms. Marvel.
A proposito di superpoteri, la Serie TV applica fin da subito un cambiamento notevole nel loro funzionamento: nei fumetti la supereroina ha solo l’abilità di metamorfismo, di elasticità e di alterazione/ingrandimento del suo corpo, mentre nella serie i produttori hanno deciso di conferirle il potere di creare costrutti di luce cristallizzata, in maniera simile alle Lanterne Verdi della DC. Inoltre, sarà interessante vedere cosa riserba il futuro per il personaggio nel MCU, poiché nell’ultimo episodio pare venga suggerito un emozionante twist, che riguarda non solo Kamala ma anche il futuro più ampio dell’Universo Cinematografico Marvel.
Se venisse confermato il suggerimento dato nell’ultima scena, si tratterebbe di un grosso cambiamento rispetto alle origini del personaggio nel fumetto, ma questa è una questione per il futuro, a cui forse verrà già data una risposta in The Marvels, di cui dovrebbe in questi giorni uscire un trailer in occasione del San Diego Comic-Con 2022, che si svolgerà la settimana prossima.
La serie completa di Ms. Marvel è disponibile ora su Disney+.
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