In questi giorni, Amazon Prime ha rilasciato l’esordio cinematografico di Rudy Mancuso, Música. Mancuso, famoso su YouTube grazie al suo canale comico Awkward Puppets, decide di fare il salto di carriera e proporsi per la sceneggiatura e la regia del suo primo film. Come sarà andata questa avventura per il giovane creator?
Música, un musical dal sapore autobiografico
La trama del film è molto semplice e fin da subito si evince il carattere autobiografico della storia. Infatti, inizia tutto con la scritta “Questa storia è basata su fatti reali. Sfortunatamente”. Mancuso parla, quindi, di sé in prima persona, usando il suo nome anche per il suo personaggio. Il film unisce la sua ascesa al successo, dovuto alla simpatia dei suoi puppets, al triangolo romantico che s’instaura tra Rudy, Haley e Isabela.
Una commedia romantica che sfrutta tutti i dettami della commedia degli equivoci. Rudy è un ragazzo americano di origine brasiliana – nel film, infatti, vengono abbondantemente usate entrambe le lingue – che ha la capacità di percepire la musica tutto attorno a sé: ogni cosa compone una melodia. Una sorta di August Rush de La musica nel cuore (2007): questo potere, però, gli impedisce di rimanere attento.
È il motivo che lo porta ad avere una discussione con la sua fidanzata storica, Haley (Francesca Reale): ragazza altoborghese che punta ad una carriera economica e che ha un background completamente diverso da Rudy. I due litigano perché, di nuovo, Rudy si perde nell’ascoltare la musica e ignora completamente Haley. La ragazza, arrabbiata, lo lascia.
La madre di Rudy è felicissima: ora lui potrà trovarsi finalmente una compagna brasiliana. Rudy decide, però, di riconquistare Haley ma non fa i conti con il destino. Durante una commissione al mercato del pesce incontra Isabela (Camila Mendes): brasiliana, abbandonata dalla madre, conosce perfettamente il mondo di Rudy e sembra affascinata dal suo potere musicale. Il ragazzo è, quindi, indeciso su quale ragazza avere al suo fianco.
Un esordio timido
Lo stile della pellicola tende verso due diversi cammini, che non sempre riescono a omologarsi. Si vede la mano imprecisa del regista, che a volte non riesce a centrare perfettamente la scena: in più punti, oltretutto, il film appare come un grande video di YouTube. Lo stile cartoonesco e fumettistico mostra fin troppo una relazione pregressa con la produzione di video per il web che stona quando si porta in scena una pellicola sul grande schermo.
Al contrario, alcuni momenti riescono ad elevarsi maggiormente, soprattutto quando ricorre a tecniche teatrali: il passare del tempo tra le uscite con Haley e le uscite con Isabela vengono scandite con un unico lungo piano sequenza strutturato come in un teatro, con cambi di scena e costumi repentini. Si cerca, quindi, di risultare più professionale, ma non sfruttando a pieno le potenzialità che il medium scelto può offrire.
L’aspetto musicale e la struttura narrativa
Per quanto riguarda l’aspetto musicale, il film si concentra maggiormente su coreografie e pezzi strumentali. Poche volte – e solo in momenti particolarmente simbolici – vengono usate vere e proprie canzoni, così da scandire il passare degli atti. Il film, oltretutto, è diviso in diversi capitoli nominati secondo caratteri musicali veri e propri (tempo, ritmo, melodia, armonia…) che definiscono ciò che sta per accadere.
Ovviamente, la musica è parte integrante della storia e segue i determinati personaggi sia in modo diegetico che non: ognuno di loro ha un particolare “tema” – qualcuno immaginato dal personaggio – mentre altri relegati alla soundtrack del film, senza funzione narrativa, che ritorna per tutta la durata della storia. La musica è anche moto scatenante per le azioni dei personaggi e crea una concatenazione di conflitti e risoluzioni che appaiono potenzialmente interessanti.
La struttura del film è chiara e lineare: Mancuso scrive una sceneggiatura che segue tutte le regole teoriche dei tre atti, ma che, però, non riesce a stupire. Al contrario del suo potere, non c’è un guizzo geniale dietro questa storia, che appare come l’ennesima commedia romantica. Ne rimane, quindi, un bel passatempo che ha riscontrato comunque il favore della critica e degli spettatori, totalizzando più del 90% su Rotten Tomatoes in entrambe le categorie.
Per Mancuso rimane una prima prova sul grande schermo offerto da Amazon Prime che trova sia lati positivi che lati negativi, elementi che stupiscono o che andrebbero rimodellati. Un film, in ogni caso, che appare dolce e divertente, che può soddisfare chi cerca un bel film che non si prenda troppo sul serio.
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giudizio affrettato:
dal punto di vista tecnico e squisitamente attoriale
il film è confezionato alla perfezione.
travisare per video pronto per youtube la concezione teatrale del passaggio di tempo è un errore da osservatore amatoriale.
Ciao!
Sono l’autrice dell’articolo. Sono felice di sentire anche opinioni differenti riguardo questo film: la discussione fa sempre bene.
Riguardo alla concezione teatrale, come riportato nell’articolo, si cerca di portare la pellicola ad un livello più professionale con grande vigore, ma a mio parere questo non riesce a farla spiccare oltre ai canoni di genere, soprattutto quando si parla di musical.
Il film rimane ben costruito ma, a mio parere, ancora alle prime armi, come può accadere per un esordio.
In ogni caso, apprezzo la volontà di esporre opinioni diverse e costruttive, che portano ad una maggiore consapevolezza di quanto visto sullo schermo.
6 fuori strada (in senso buono e con tanto affetto).
Apprezzo che hai lasciato aperta questa possibilità al commento.
Il film è molto di più di quanto da te scritto sopra. Non è una commedia, ne una storia d’amore.
Vuole essere un racconto Imperfetto di un momento di vita, l’attore e regista è conscio di essere diverso, raro, nella sua natura ed indole.
Lo dimostra enfatizzando con estrema simpatia le sue “controparti” :i personaggi della mamma, Dell amico, la fidanzata… L’unico che lo capisce davvero è la sua fantasia (Diego).
È consapevole che nella realtà due ragazze come haily e Isabella non si interesserebbero a lui. E difatti il lieto fine non c’è, ottiene solo la comprensione di Isabella che vede in lui l’essenza ingenua e gentile e gliela riconosce.
È come guardare alla frustrazione sempre e solo col sorriso.
Visto con gli occhi giusti, è un piccolo gioiellino. Che lascia un sorriso amaro.