A poche ore dal rilascio del documentario Winter on fire – che racconta la battaglia di Kyiv – la piattaforma streaming Netflix ha deciso di sosprendere il servizio in Russa per protestare contro l’invasione russa dell’Ucraina. Stesso atteggiamento di protesta è stato adottato da TikTok sospendendo il caricamento di video dalla Russia, anche anche a seguito della politica russa che vieta la diffusione di video e notizie ritenute “false” riguardanti la guerra in Ucraina.
Alla luce del proseguimento dell’offensiva russa, le due piattaforme si sono unite al lungo elenco di società che hanno deciso di tagliare le proprie relazioni con il Paese. Dopo Disney, Warner Bros – che ha bloccato l’uscita anche di The Batman – e Pixar, Netflix aveva annunciato di voler ritirarsi da qualsiasi progetto futuro con la Russia, nonostante gli abbonati siano circa un milione. La notizia della decisione ufficiale è stata data da un portavoce sul sito Variety. TikTok invece ha ufficializzato la sua posizione in una nota, specificando che:
TikTok è uno spazio per la creatività e l’intrattenimento che può dare sollievo e condivisione umana durante un periodo di guerra in cui le persone stanno affrontando un’immensa tragedia e sono isolate. Tuttavia, la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri utenti rimane la nostra massima priorità. Alla luce della nuova legge russa sulle “notizie false” non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge.
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