Era l’ottobre del 1993 quando arrivò nelle sale cinematografiche uno dei film che ha cambiato per sempre la storia del cinema d’animazione: Nightmare Before Christmas di Tim Burton. Arrivato in Italia un anno dopo rispetto all’uscita statunitense, il film si è trasformato con gli anni in un cult assoluto, una visione must per il periodo di Halloween e quello natalizio che ormai da trent’anni incanta e meraviglia.
Nightmare Before Christmas, la trama giusta per un cult
Ambientato nell’immaginario Paese di Halloween, Jack Skeletron è il Re delle zucche e vive la sua vita divertendosi a spaventare e preparando la festa di Halloween, ormai sempre più vicina. Con l’avvicinarsi di questa però l’interesse di Jack sembra perdersi, fino a quando non entra in contatto con Christmastown, il Paese di Natale. Incuriosito da questa festività, Jack è deciso a farla sua sperimentandola e reinventandola a modo suo, e per farlo rapisce Babbo Natale scombussolando però l’equilibrio che avvolgeva i vari mondi.
Nightmare Before Christmas, la visione di Tim Burton
Trent’anni dopo la sua uscita, Nightmare Before Christmas è uno dei film più apprezzati e più amati di sempre, entrato ormai nell’immaginario comune grazie ai suoi eccentrici personaggi, Jack Skeletron su tutti. Un cult d’animazione che è una vera e propria favola dark che riesce abilmente a mischiare al suo interno musical, commedia e innovazione, creando una delle storie più belle del cinema, apprezzato sia dalla critica che al pubblico. Primo film della Disney realizzato con la tecnica dello stop-motion, Nightmare Before Christmas ha comportato la realizzazione di quasi 110.000 fotogrammi per soli 90 minuti di film.
Da molti considerato come un film diretto da Tim Burton, in realtà il visionario regista ne è solo l’ideatore, perché in quel periodo era occupato con la realizzazione di altri progetti. L’idea per il film si insinuò nella mente di Burton sul finire degli anni ’80 quando, affascinato dal clima che si crea tra Halloween e Natale, decise di scrivere una poesia (intitolata proprio The Nightmare Before Christmas). Sole tre pagine, seguite poi da bozzetti e da storyboard per un film, presentati alla Disney ma rifiutati perché considerati troppo dark. A distanza di qualche anno il film vide la luce con la regia di Henry Selick, grande amico di Burton, e venne prodotto dalla Disney con Touchstone Pictures, perché non ancora pienamente convinta del progetto.
Nightmare Before Christmas rivisto trent’anni dopo
Nonostante le insicurezze che la Disney aveva malamente riposto su questo progetto, il film fu subito un successo, grazie soprattutto ad un insieme di fattori che contribuirono a renderlo tale. Tra questi l’indimenticabile colonna sonora composta da Danny Elfman, storico collaboratore di Tim Burton, che ha donato al film quel giusto tocco di dark e gotico, mantenendo sempre un aspetto quasi sognante. Nel 1994 venne nominato agli Oscar nella categoria Miglior Effetti Speciali, cosa mai successa a un film del genere, e lo stesso anno riuscì a portarsi a casa anche un Golden Globe e diversi Saturn Award.
Ancora oggi Nightmare Before Christmas è ricordato come uno dei film più riusciti degli ultimi anni, unico nel suo genere e ormai cult intramontabile. Il marketing che ruota attorno al film è enorme, con gadget prodotti e riproposti ogni anno, confermando quanto influente sia nel mondo della settima arte.
Disponibile su Disney+, Nightmare Before Christmas è un tassativo recupero. E se non vi basta la visione, fate un salto a Torino per la mostra dedicata a Tim Burton per scoprire molti retroscena del film.
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