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No exit Disney+

No exit, thriller adrenalinico con poca fantasia

6 minuti di lettura

No exit è un film originale Hulu, in Italia disponibile dal 25 febbraio nella sezione Star di Disney Plus, tratto dall’omonimo romanzo del 2017 di Taylor Adams, prodotto dai 20th Century Studios e diretto da Damien Power con la sceneggiatura di Andrew Barrer e Gabriel Ferrari.

Con un punteggio di 54 su 100 su Metacritic, il film conferma di essere un prodotto d’intrattenimento senza troppo pretese. La durata di 95 minuti (ormai sempre più rara) aiuta la fruizione disimpegnata e la caratterizzazione da thriller psicologico con risvolti violenti incontrerà facilmente l’interesse di un pubblico per lo più generalista.

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Thriller psicologico ambientato in una bufera di neve

No exit horror

Una tormenta di neve costringe cinque sconosciuti a cercare rifugio in un’area di sosta. La situazione è carica di tensione e presto degenera in un dramma dai toni quasi horror.

Darby Thorne (Havana Rose Liu) è una tossicodipendente in cura di riabilitazione che, tramite una telefonata, viene a conoscenza della situazione della madre morente. Contravvenendo alle regole della clinica in cui è ricoverata decide di scappare per raggiungere il capezzale della madre, probabilmente per riappacificarsi con lei prima della sua morte.

Darby ci viene presentata subito come una protagonista problematica ma con una grande determinazione, disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole e che reputa giusto. Durante il tragitto è però costretta dalla bufera di neve a fermarsi in un’area di sosta, trovare rifugio dal maltempo e aspettare che la tempesta si plachi e riprendere così la strada verso sua madre. Nel luogo si trovano già altre persone: la coppia sposata Ed e Sandi e due ragazzi, il timido Lars e il brillante Ash.

Per passare il tempo i cinque decidono di giocare a Bullshit, un gioco di carte che si basa sulla bravura dei giocatori nel bluffare. Nel frattempo però Darby ha scoperto che in un furgone parcheggiato è tenuta nascosta una bambina legata e imbavagliata che tenta di liberare senza riuscirci. Chi è la bambina? Chi tra quelle quattro persone nell’area di servizio con lei è il rapitore? La premessa di No exit non lascia adito a dubbi, siamo di fronte a un thriller psicologico che inizia nel modo più classico per stupire poi con colpi di scena improvvisi e spaventosi.

Psicologia e segreti

No horror Havana Rose Liu

È un gioco pericoloso quello intrapreso da Darby che ha lo scopo di liberare e salvare la bambina sfidando il rapitore. Sa che una tra le quattro persone nella stanza con lei è colpevole, ma chi? Le loro personalità sono presentate subito con l’espediente del gioco di carte, chi mente? Chi è capace di mentire? Chi riesce a mantenere la calma in un momento di tensione? Ognuno di loro sembra nascondere un segreto, del presente o del passato, e il film riesce a stabilire la giusta atmosfera di diffidenza e di improvvisa rivelazione inaspettata.

Perché se è vero che ci vengono mostrati i comportamenti e le reazioni dei personaggi, non si sa nulla di loro e delle loro vite, come Darby anche noi spettatori non abbiamo sufficienti informazioni per farci un’idea di queste persone. Entro la prima mezz’ora viene rivelato il colpevole e il primo colpo di scena avviene poco prima della metà del film, sembra tutto già settato e sembra che ciò che rimanga sia solo una corsa contro il tempo per salvare non solo la bambina ma anche la vita degli altri avventori. Ma quando tutto sembra che stia precipitando il film riserva un altro colpo di scena che scompiglia le carte in tavola rivelando sottotrame impreviste.

No exit, un thriller classico con risvolti violenti

No exit è un thriller psicologico e andrenalinico ben strutturato, i tempi di tensione sono giustamente dosati per instillare nello spettatore la paura che tutto precipiti per il peggio. Ogni personaggio, seppur non approfonditamente presentato, presenta un possibile risvolto negativo, siamo quindi portati ad avere sfiducia in ognuno di loro, meno che di Darby che ci viene mostrata come protagonista risoluta e decisa a fare la cosa giusta a costo anche della sua stessa vita. La sua situazione precaria di tossicodipendente la induce a prendere anche decisioni avventate e pericolose pur di salvare la bambina rapita.

Ci saranno diversi risvolti inattesi, non mancherà la violenza e la crudeltà, alcune scene potranno impressionare lo spettatore, ogni risvolto e ogni nuovo elemento però sarà sempre ben dosato, mai sprecato o usato solo per creare shock gratuito. No exit è quindi una corsa senza respiro per la salvezza che lascerà lo spettatore incerto fino all’ultimo minuto su chi si salverà e come.


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Chiara Cazzaniga, amante dell'arte in ogni sua forma, cinema, libri, musica, fotografia e di tutto ciò che racconta qualcosa e regala emozioni.
È in perenne conflitto con la provincia in cui vive, nel frattempo sogna il rumore della città e ferma immagini accompagnandole a parole confuse.
Ha difficoltà a parlare chiaramente di sé e nelle foto non sorride mai.

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