Il mio tesoro? Prendetelo pure se volete! Cercatelo! Chissà se qualcuno di voi lo troverà. In esso è nascosto quanto di più prezioso possibile…
Gol D. Roger
Le ultime parole del Re dei Pirati nella sua città natale, Rogue Town, scatenarono la più grande caccia al tesoro mai vista al mondo. Quelle parole risuonano spesso nella testa dei fan del manga, dell’anime e dell’adattamento live action che introducono all’universo sterminato dell’opus magna di Eiichirō Oda: One Piece.
Quello di One Piece è un mondo che si estende saga dopo saga e personaggio dopo personaggio dal lontano 1997, anno della serializzazione del manga: poco tempo dopo fu adattata in una serie d’animazione che ancora adesso raccoglie consensi in tutto il mondo e sperimenta sempre di più, accentuando sulle tecniche d’animazione e sulle storie dei protagonisti. One Piece è costellato da personaggi che nascono, vivono e combattono per i loro ideali di libertà, ordine o controllo in un globo acquatico, popolato da ogni tipo di creatura, con una biodiversità incredibilmente varia che condiziona il clima di tutte le rotte marine e delle isole naturali e non.
Non è sempre semplice navigare in questi mari, anche se si è un’esperto navigatore armato di mappa e log pose. Si spera che questo articolo sia utile quanto una Vivre Card per orientarsi nel mondo del Grande Blu.
La geografia di One Piece, isole e continenti
L’acqua è l’elemento fondamentale che domina il globo su cui i protagonisti e i popoli dei mari vivono e solcano con le loro navi. Si potrebbe dire che il mondo di One Piece sia un unico mare costellato di isole e su cui ci sono pochi continenti emersi: è una definizione piuttosto semplicistica che farebbe storcere il naso sia ad un fan veterano che ad uno studioso di Ohara.
In One Piece, il “pianeta” è diviso da un unico grande continente che è un’enorme striscia di terra, la Linea Rossa, che divide il Nuovo Mondo dal Paradiso, la prima parte della Rotta Maggiore. Sopra il continente, il Governo Mondiale ha edificato la terra di Marijoa, capitale dove risiedono le più alte cariche conosciute del mondo e i Nobili Mondiali, i discendenti dei fondatori del governo. Sotto di essa, nelle profondità degli abissi, si trova l’isola degli uomini pesce, terra d’origine del famigerato Arlong, colui che ha messo a ferro e fuoco molti villaggi di uomini tra i quali il villaggio di Nami e del corsaro della Flotta dei Sette, Jinbei.
La prima formazione dei pirati di Cappello di Paglia arriva dal Mare Orientale, un mare in cui circolano pochi pirati ma che ha dato i natali a maggior parte della ciurma, al vice ammiraglio Garp “L’eroe”, al capo dell’Armata Rivoluzionaria Dragon, nonché al Re dei Pirati, Gol D. Roger. Oltre al Mare Orientale ci sono il Meridionale, il Settentrionale e l’Occidentale da cui provengono gli altri membri della ciurma di Rufy e i pirati della cosiddetta “Nuova Generazione” come Trafalgar Water D. Law e Capone “Gang” Bege.
Dentro l’universo One Piece, la Rotta Maggiore è il cammino che molti avventurieri solcano per cercare il leggendario tesoro di Roger: è un tratto di mare, che va dalla Reverse Mountain fino all’isola degli uomini pesce, costellato di isole con diversi ambienti e punteggiato di minacce, tra cui un clima imprevedibile e una massiccia quantità di mostri marini, detti anche Re del Mare.
La Rotta è delimitata dalle fasce di bonaccia, in cui i pericoli si triplicano, ed è la più sorvegliata dalla Marina: la forza militare e di polizia che aiuta i governi delle isole a scacciare pirati e forze rivoluzionarie e a imporre il controllo diretto del Governo Mondiale sui cittadini. Le loro basi infatti sorgono dove nessun criminale possa avvicinarsi, alcune sono artificiali e cambiano spesso di posizione, a seconda della situazione politico-strategica o della presenza di pirati.
La seconda tratta del viaggio per il tesoro, in One Piece, è definita Nuovo Mondo ed è dominata dai Quattro Imperatori, ovvero quattro pirati che sono riusciti ad imporre il loro dominio e protezione su vasti arcipelaghi e terre emerse: tra questi possiamo citare Shanks “il Rosso“, il pirata che ha ispirato Rufy a prendere il mare e che gli ha donato il suo cappello, e Edward Newgate, più conosciuto come Barbabianca, un temibile capitano che ha rivaleggiato con Roger e che ha accolto uno dei fratelli di Rufy, Ace, nella sua “famiglia”.
In aggiunta ai log pose e alle mappe, i più esperti navigatori e studiosi si orientano con i Poignee Grifee, enormi cubi con delle incisioni in una lingua sconosciuta che raccontano storie di un’era passata e proibita, il Secolo Buio. Infine, nella geografia di One Piece, oltre all’oceano esiste anche un altro tipo di mare, uno completamente fatto di nuvole e situato in cielo: il Mare Bianco. Seppur più ristretto e meno esplorato, viene citato da pochi uomini, fra cui l’esploratore Montblanc Noland detto “il bugiardo” (nominato nella serie per la sua leggenda), perché in esso si celano isole selvagge piene di tesori e città d’oro.
Filosofie e frutti del diavolo, poteri sovrumani e forza di volontà
Tutti i personaggi di One Piece, dal protagonista fino alla comparsa, si muovono in ogni scena con un ideale e sono disposti a mostrarlo e a combattere per esso fino alla fine, senza perdere la forza e la tenacia: Rufy decide di essere un pirata, ispirato da Shanks, per poter trovare il tesoro di Roger e diventare il Re dei Pirati. Zoro, un ex cacciatore di taglie, per onorare una vecchia promessa si allena per diventare il più forte tra gli spadaccini, Nami vuole disegnare una mappa del mondo, Usop cerca di acquisire più forza e coraggio per non mentire sempre e rivaleggiare con il padre e Sanji cerca un mare leggendario dove si trovano tutte le razze di pesci, l’All Blue.
In loro c’è uno spirito di libertà e anarchia che però cozza con l’immaginario del pirata tradizionale o del gangster di città: la ciurma, in ogni regno o città, non manca di seminare disastri e equivoci. Al contempo però, invece di depredare i cittadini, li aiuta a liberarsi da padroni autoritari e oppressivi e così finisce per essere acclamata e per fare festa fino alla partenza, lasciando sempre un segno positivo e cambiando la mentalità sull’essere pirati. In One Piece, infatti, non c’è più un fine malizioso di ricchezza e fama di potere ma un donare incondizionatamente la libertà e liberarsi dalle convenzioni o dalle leggi, giuridiche, naturali e fisiche, anche solo per un momento.
L’aspetto interessante di One Piece è che chi porta libertà e chi sostiene sempre i sogni altrui, anche quelli che lo ostacolano, è un ragazzo di gomma. Un figlio di una famiglia piena di volti noti, sia nella criminalità che nella Marina, mangia un frutto del diavolo e diventa, avventura dopo avventura, un capitano eccentrico e gioviale che con la sua ciurma porta libertà e ispira coraggio a chi ha perso speranze e affetti.
Il suo potere, oltre a quello di allungarsi a piacimento, è quello di scombinare totalmente i piani altrui e portare gioia a chi pensava di non provarla più. Nonostante abbia questo potere, lui non può più nuotare nel mare, si indebolisce alla presenza dell’agalmatolite, un minerale proprio ottenuto dal sale marino, ed è molto impulsivo, goffo e testardo, caratteristiche che non mettono solo nei guai lui ma anche i suoi compagni.
La Marina, in One Piece, si trova in difficoltà con personalità del genere, che non vengono viste di buon occhio da alcuni regni e dal Governo Mondiale. Sebbene la figura del marine sia quello di rappresentare la giustizia e esercitarla nel modo più retto possibile, molti tra di loro si sono macchiati di crimini e massacri che hanno coinvolto gente innocente.
Oltre ad avere alibi strategici come l’alleanza con la Flotta dei Sette, ex pirati e assassini di grande livello, alcuni hanno approfittato del proprio privilegio e della divisa per compiere qualsiasi azione efferata o perseguire la Giustizia ad ogni costo. Basti pensare al piccolo regno di terrore imposto da Morgan Mano D’Ascia e dal figlio viziato Hermeppo a Sheltz Town.
Garp, in linea con il sangue ribelle che scorre nella famiglia, è un marine che segue una sua linea personale di condotta: sa essere spietato e severo con i suoi sottoposti e con i suoi nemici ma dà sempre la precedenza ai suoi principi morali, ovvero dare una mano a chi si trova in difficoltà o in situazioni scomode. Kobi viene preso sotto la sua ala, Hermeppo viene rieducato e, come a molti altri suoi allievi, gli vengono impartiti i suoi principi di “giustizia morale“, opposti a quelli di giustizia assoluta imposti a tutti i vice ammiragli; gli viene insegnato a combattere e a sviluppare l‘Ambizione, potere in grado di contrastare chi ha mangiato un frutto del diavolo e di rivaleggiare con nemici formidabili e spietati.
One Piece tra adattamenti ed omaggi, le differenze tra il live-action e l’originale
Il live action di One Piece è stato lodato per la sua ricerca attenta e rispetto filologico del fumetto di Oda e della serie anime da cui è tratta: si è preferito avere un approccio artigianale verso la rappresentazione delle razze, degli oggetti e la descrizione degli ambienti. Seppur i poteri vengano resi efficacemente con la computer grafica, ciò che colpisce è la cura per il dettaglio della scenografia e dei costumi dei personaggi.
Le copertine variant sono state usate per il concept dei vestiti della ciurma e il casting ha scommesso su degli interpreti che hanno amato il manga e hanno provato a integrare alcuni aspetti dei compagni di Rufy nella loro recitazione: l’attore di Sanji, Taz Skylar, ha preso lezioni di cucina e di combattimento per rendere più realistico e credibile il cuoco pirata.
Oltre alle navi, fedelmente ricostruite, sono da apprezzare nel live action di One Piece i mezzi di comunicazione, la musica nei locali e persino le pietanze del Baratie. I lumacofoni, il cui nome in originale è creato dalla crasi di due espressioni, telefono (“Den“) e “pronto,pronto” (“Moshi Moshi“), sono fedelmente riprodotti. Si sente di sottofondo “Il Liquore di Binks” in una locanda; nella colonna sonora vengono riprese le opening dell’anime e creature come il serpente marino che viene intimidito da Shanks e il gabbiano porta giornali, il News Coo, sono ben resi nelle loro versioni tridimensionali.
L’intreccio della serie di One Piece è molto differente da quella animata: basti pensare all’incontro tra Garp e il nipote, che avviene molto più avanti nell’anime a seguito di un arco importante, e all’assenza di alcuni personaggi. Se la prima è dovuta a ragioni creative che sono più tese a un omaggio e a un’introduzione del rapporto famigliare per chi non segue l’originale; la seconda potrebbe essere un taglio dovuto all’adattamento o una strategia per introdurli nella seconda stagione di One Piece, che sarà ambientata nella prima parte della Rotta Maggiore, dove si aggiungeranno altri membri alla ciurma di Cappello di Paglia e si farà la conoscenza di nemici più temibili e subdoli.
One Piece è comunque diventata un fenomeno che attira sempre più curiosi verso il mondo di Rufy e quello degli anime: ogni anno non può mancare un colpo di scena nel manga, un nuovo stile d’animazione nell’anime, un film e un videogioco che espande questo universo infinito. Oda mette cuore non solo nel viaggio verso i sogni e l’ignoto di Rufy e dei suoi compagni ma è sempre aperto e attento a chi vuole entrare nell’universo di One Piece e rendergli omaggio, premiando lo spirito e la passione del fan. Ogni giorno è sempre buono per sentire la risata di Rufy e salpare con lui nel suo mondo, pieno di speranze e avventure.
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