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Giornata mondiale della pasta: 3 film per celebrarla

9 minuti di lettura

Il 25 ottobre cade la 22° edizione della giornata mondiale della pasta e della dieta mediterranea. Questa giornata è stata istituita dal Unione Italiana Food in collaborazione con l’International Pasta Organization. Noi la festeggiamo ricordando i migliori momenti in cui cinema e pasta hanno conquistato il pubblico!

Pasta e cinema

Ogni anno da più di 20 anni in occasione di questa giornata tutti gli chef inseriscono all’interno del loro menù piatti per celebrare le varie eccellenze culinarie italiane. In particolare quest’anno si seguiranno i 10 principi del movimento Vivo Mediterraneo

Pasta, cinema e senso di appartenenza

Pasta e cinema

La pasta fa parte della nostra calda e italiana quotidianità. È un alimento così comune e che abbiamo sempre sotto gli occhi da passare, alcune volte, totalmente inosservato. La pasta ci dona momenti indimenticabili di tenera condivisione, ci regala tradizioni comuni e anche personali. Ma soprattutto senso di appartenenza. Non è difatti uno stereotipo dire che noi italiani adoriamo la pasta, al contrario è qualcosa che ci caratterizza, un segno distintivo che ci fa sentire pressoché unici al mondo.

Lo «stile di vita» mediterraneo

 La pasta, parlando più in generale, fa parte di una dieta chiamata: Dieta mediterranea. La dieta mediterranea è stata dichiarata  patrimonio dell’umanità nel 2010 dall’UNESCO. Quest’ultima, come suggerisce la parola, è una dieta che include tutti i prodotti dei paesi mediterranei rispettando il susseguirsi delle diverse stagioni. Stagioni che portano con sé colori e profumi di ogni tipo. Questa è una dieta che rispetta l’ambiente nei suoi tempi e nelle sue necessità. La dieta mediterranea, più che una dieta però, è uno stile di vita , che suggerisce per chi la segue di variare ed includere all’interno del pasto una ricca varietà di cibi. Proprio per questo motivo questa dieta-stile di vita giova alla salute.

Pasta e Cinema: Una ricetta speciale

Ma tornando a parlare della pasta, essa si amalgama in maniera perfetta con ciò di cui il nostro magazine tratta: il cinema. In questo articolo faremo un viaggio tra le 3 scene principali di 3 film Cult in cui la pasta è al centro della scena e conquista il cinema.

Questi due mondi possono sembrare distanti ma la realtà non lo sono. Le pellicole made in italy che portano sullo schermo tale alimento sono svariate, e ognuna di loro  parla di questo tema trattandolo con cura, rispetto e come simbolo di antiche radici. Oggi noi vogliamo fare un viaggio, anche un po’ nostalgico, attraversando 3 momenti emblematici di alcune pellicole che tutti abbiamo visto e amato.

«Miseria e nobilita», 1954

Pasquale: qua si mangia pane e veleno
Felice: Pasqua’, qua si mangia solo veleno!

È sempre bello ricordare il principe della risata Antonio de Curtis, in arte Totò. Comico Napoletano doc che con la sua comicità e il suo stile inconfondibile ha fatto ridere tutto popolo italiano. In particolare oggi ricordiamo una scena tratta dal suo miseria e nobiltà film del 1954 diretto da Mauro Mattoli e tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta. Oggi, proprio in relazione al tema che stiamo trattando, ci soffermiamo sulla famosissima scena del film, entrato nella storia del cinema (e della pasta!), in cui arriva il tanto atteso piatto di spaghetti.

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Totò nei panni di Felice, meglio conosciuto anche come Feliciello, dopo un momento di esitazione si fionda a due mani per mangiare gli spaghetti, ballando subito dopo una tarantella senza freni inibitori. Totò regala così una delle più celebri scene comiche del cinema italiano, ancora oggi presenti nella memoria di tutti noi, come è presente la mitica espressione di felicità misto a soddisfazione sul volto di Felice, che fa scappare una risata ancora oggi a tutti noi dopo tanti anni.

«Un americano a Roma», 1954

«Maccarone … m’hai provocato e io te distruggo adesso, maccarone! Io me te magno!»

Un’altra celebre scena del cinema italiano appartiene ad un altro grandissimo della comicità: l’Albertone nazionale.

Il film in questione è: Un americano a Roma, film del 1954 diretto da Stefano Vanzina. Il film nel suo complesso tratta di catturare un Italia che è appena uscita dalla guerra, tratta di tracciare la figura dell’italiano calato in una società completamente diversa da come l’aveva sempre vissuta, una realtà dove la presenza americana si sente per le strade e anche a tavola. In questa celebre scena tratta dal film Alberto sordi veste i panni di Ferdinando, meglio conosciuto come Nando, un uomo che vive nell’ossessione di essere un vero americano e di vivere una vita come se fosse oltreoceano. Ma quando arriva il momento del pasto dopo aver mangiato un panino con la mostarda, butta un occhio sui maccheroni, che lo risvegliano dal sogno americano, e lo fanno tornare in Italia.

Questo film è molto interessante perché Alberto sordi con un perfetto accento inglese si cala nei panni di un uomo che vede l’America come un sogno, come la destinazione finale, qualcosa a cui aspirare però, come poi sottolinea anche questa scena, si ricorda di essere italiano e delle tradizioni di quel paese da cui avrebbe voluto fuggire ritornando sé stesso e non dimenticandosi da dove ai trova e chi è.

«Quo vado», 2016

Non si scrive l’Italia invano!

Come terza e ultima scena troviamo uno spezzone tratto dal film Quo Vado di Luca De Medici in arte Checco Zalone. Ovviamente la comicità di Zalone è pressoché diversa da quella dei primi due, però anche questa scena ha la sua carica comica e come in quello precedente fa ridere e riflettere. Chi guardando questa scena, non ha sorriso vendendo come Zalone, che nel film si trova in Norvegia, difende gelosamente la cultura culinaria italiana deciso nel mantenere l’integrità e il rispetto di un alimento così importante quale è la pasta.

Più di un semplice alimento

Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco

Gustav Mahler

Queste 3 scene di film che abbiamo portato ad esempio sono esagerazioni volute per sottolineare un qualcosa, per fare leva su un determinato argomento in maniera leggera e scanzonata .

La pasta ha fatto sicuramente il giro del mondo, è letteralmente sulla bocca di tutti, ma alcune volte dovrebbe essere trattata rispettandola di più e cercando i modi migliori per presentarla al pubblico, anche perché molte volte viene portata come simbolo della cultura italiana all’estero ma non sempre ci rappresenta al meglio.

La pasta è più di un semplice alimento perché è il simbolo della nostra società, è proprio il caso di dire che effettivamente siamo quello che mangiamo. Questo alimento ci caratterizza più di qualsiasi altra cosa poiché emblema di una società in cui il momento del pasto è un momento di interazione, socializzazione e condivisione molto potente.


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Giulia, classe '98, milanese ma con radici ben salde nella mia Campania. In generale mi piace definirmi una persona molto curiosa e che si appassiona facilmente alle cose. Mi affascina tutto ciò che regala un' emozione, scrivo per vedere i miei pensieri e poter sviluppare un mio punto di vista sulle cose.