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Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, un nuovo inizio per l’eroe di Rick Riordan

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5 minuti di lettura

Disponibile su Disney+ con i primi due episodi, la Serie TV Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo segna un nuovo inizio per la saga letteraria fantasy di Rick Riordan. Questa stagione, ispirata al primo volume della saga intitolato Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini, vede nel cast Walker Scobell nel ruolo di Percy, Leah Sava Jeffries come Annabeth Chase, Aryan Simhadri come Grover Underwood, Charlie Bushnell, Virginia Kull, Glynn Turman e Lance Reddick.

Se amate la mitologia greca, potrebbe essere il prodotto che fa per voi.

Bentornato Percy Jackson!

percy jackson e gli dei dellolimpo il protagonista walker scobell

Il dodicenne Percy Jackson (Walker Scobell) vive una vita da normale ragazzino dividendosi tra scuola e tempo libero, che è solito passare con il suo migliore amico Grover (Aryan Simhadri). In cuor suo però il ragazzo si sente diverso dagli altri: è spesso vittima di visioni che hanno contribuito a renderlo molto timido e insicuro. Improvvisamente, Percy scopre che tutte le sue stranezze sono riconducibili a un’unica, sconvolgente causa: il ragazzo è un semidio, figlio di una donna mortale e di un Dio dell’Olimpo! La nuova consapevolezza lo porterà a scoprire un mondo fino ad ora sconosciuto e a compiere un’impresa profetizzata per salvare l’Olimpo.

Era il 2010 quando Percy Jackson fece il suo debutto cinematografico con il film Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini diretto da Chris Columbus, ed era il 2013 quando al cinema arrivò il secondo capitolo, Il mare dei mostri, flop che contribuì alla cancellazione della trasposizione cinematografica, dovuta proprio allo scarso successo della pellicola. A distanza di dieci anni, il personaggio creato dalla penna di Rick Riordan rinasce sul piccolo schermo grazie alla nuova Serie TV Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (di cui Riordan è anche ideatore), e lo fa alla grande.

Senza troppi fronzoli o costruzioni inutilmente elaborate (difetti riscontrabili nei due film), Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo mira a una trasposizione fedele dei libri e lo si intuisce già dal primo dei due episodi rilasciati finora. L’incipit è ricalca alla perfezione la carta stampata, come se l’immaginazione del lettore prendesse vita sullo schermo. Dalle ambientazioni ai personaggi, dalle battute ai titoli degli episodi, la Serie prende atto del passato, è ormai consapevole delle debolezze dei film e si prende la briga di cancellarle.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo ci convince (per ora)

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I due episodi iniziali di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo introducono al mondo fantastico voluto dagli autori, mescolandolo all’azione e all’introspezione tipiche dei libri. Se il resto della Serie TV sarà in grado di mantenere l’equilibrio tra questi elementi, il risultato potrebbe rivelarsi più che buono. La caratterizzazione dei personaggi è già marcata ed efficace, così come l’azione che è distribuita saggiamente, senza strafare. La specificità principale della saga – ovvero la mitologia greca – viene qui accennata e comincia a trovare il giusto spazio, a piccoli passi.

La sceneggiatura è abile nel concentrare, all’interno di queste due puntate, tutte le carte che servono allo spettatore per poter comprendere appieno quello che poi andrà a caratterizzare il resto della storia nelle restanti; testimone di ciò la fine della seconda puntata, che fa entrare nel vivo la Serie. La ricezione della Serie, come testimoniato dalle valutazioni sul sito Rotten Tomatoes, da parte del pubblico è stata più che buona, e dà giustizia a una storia con molto potenziale.

Composta da un totale di otto episodi, Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è disponibile su Disney+ con i primi due, mentre i restanti verranno rilasciati settimanalmente ogni mercoledì.


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Rebecca, classe 2000. Scrivo da che ne ho memoria e da ancora più tempo guardo film. Ho troppi film preferiti, sono innamorata del cinema in tutte le sue forme, vorrei vivere all'interno di una sala cinematografica e aspetto il Festival del cinema di Venezia come fosse Natale.

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