Ebbene sì, Il Piccolo Principe compie ben 80 anni dalla sua prima apparizione nel seminale romanzo capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry nell’aprile del 1943. La storia universale del Piccolo Principe, le cui interpretazioni si confanno sia al mondo dei bambini che a quello degli adulti, è stata una fonte d’ispirazione per molti artisti, e per questo ha avuto innumerevoli adattamenti e trasposizioni, dai fumetti alla musica, dal teatro al balletto, dal cinema alla televisione. Ripercorriamo in questo articolo i film e i cartoni più significativi sul Piccolo Principe.
I primi adattamenti filmici
Cronologicamente, il primo vero adattamento audiovisivo del Piccolo Principe è un film sovietico del 1966 intitolato Маленький принц (Malenkiy prints), ovviamente tradotto “Il Piccolo Principe“. Il film in carne ed ossa regala sicuramente delle immagini suggestive, nonostante il regista Arūnas Žebriūnas avesse dichiarato in un’intervista di non essere riuscito a tradurre in linguaggio cinematografico tutte le sottigliezze del racconto, e di non essere soddisfatto di alcune sequenze del suo film.
Nello stesso anno viene realizzato un film per la televisione tedesca, Der Kleine Prinz, prodotto dalla DEFA, un ente cinematografico della RDT mirata alla denazificazione della popolazione e ad una rieducazione al socialismo. A causa di problemi con i diritti, il film è stato trasmesso molto raramente, ed è tutt’oggi difficile da reperire, mentre il film sovietico si può trovare su YouTube.
Nel 1974 esce la prima produzione importante sul Piccolo Principe, The Little Prince, diretto da Stanley Donen e prodotto dalla Paramount. La scelta di rendere il film un musical è stata certamente sfortunata, vista la pessima accoglienza che aveva ricevuto all’epoca, ma nel corso del tempo è comunque riuscito a diventare un cult, soprattutto in America. Il film è degno di nota per la presenza di Gene Wilder nel ruolo della Volpe e Bob Fosse nel ruolo del Serpente, la cui danza pare abbia avuto un forte impatto in un giovane Michael Jackson, che si sarebbe ispirato a lui per la famosa moonwalk.
Nel 1990 escono altri due film per la televisione: uno tedesco e uno francese. Quello tedesco è degno di nota per essere il primo adattamento filmico animato, e si può trovare anch’esso su Youtube in diverse lingue. Poco si sa invece del film francese, se non che, a tutt’oggi, è l’unico adattamento interamente francese dell’opera.
Il Piccolo Principe nella televisione
Il Piccolo Principe ha avuto qualche apparizione anche in ambito seriale, contando due serie animate, molto simili l’una con l’altra nonostante la distanza di tempo e di paese. Il primissimo cartone animato a puntate del Piccolo Principe viene dal Giappone e risale al 1978. L’anime, intitolato 星の王子さま プチ・プランス (Hoshi no ojisama Petit Prince, traducibile con Il Principe delle Stelle: Petit Prince), differisce notevolmente dal racconto originale: invece di essere un adattamento fedele, l’anime preferisce utilizzare il personaggio del Piccolo Principe per raccontare una storia inedita ed originale.
Il nostro piccolo protagonista arriva sul pianeta Terra e viaggia per l’Europa, incontrando in ogni episodio persone nuove, e aiutandole prima di proseguire nei suoi viaggi. La serie ha quindi poco da spartire con il racconto di Saint-Exupéry, ma per i più curiosi si possono recuperare i primi 26 episodi (su 39) su YouTube, con il doppiaggio inglese.
La seconda serie animata arriva molti anni più tardi, nel 2010, e si tratta di una co-produzione italo-francese durata ben 3 stagioni, in cui è coinvolta anche la Rai. Anche qui la serie, intitolata semplicemente Il Piccolo Principe, devia completamente dal racconto originale, fungendo come una sorta di sequel, che però non vuole trattare nessuno dei temi profondi ed universali del racconto, concentrandosi invece sugli aspetti più fantascientifici e fantasy.
Il Piccolo Principe, la Rosa e la Volpe vivono assieme pacificamente sull’asteroide B 612, fino a quando il vendicativo Serpente decide di conquistare tutti i pianeti dell’Universo e seminare il caos nella galassia. Ogni episodio è ambientato su un nuovo pianeta, con personaggi vecchi e nuovi, tra cui le Idee Nere e le Idee Blu: le prime sono malvagie e serve del Serpente, mentre le seconde sono buone e positive. È interessante notare come gli unici adattamenti seriali del Piccolo Principe si distacchino fortemente dal racconto originale, ma forse è inevitabile, vista la sua brevità e semplicità.
Il Piccolo Principe di Mark Osborne
Dulcis in fundo, l’ultimo adattamento uscito è probabilmente uno dei migliori, in quanto funge da adattamento, da sequel e da sentito omaggio al racconto di Antoine de Saint-Exupéry: l’omonimo film del 2015, diretto da Mark Osborne, una co-produzione tra Francia, America e Italia. Il film segue due storie: quella nuova di una piccola ragazza che stringe una forte amicizia con un anziano aviatore, e quella originale del Piccolo Principe. Queste due trame si intrecceranno e si incontreranno con il progredire del film, e la figura dell’aviatore rappresenta indubbiamente quella di Antoine de Saint-Exupéry stesso.
L’aspetto interessante è che il film mischia due tipi di animazione diverse: la CGI per la storia della ragazza, e la stop-motion per quella del Piccolo Principe. Inoltre, il film esplora l’ipotetico futuro del Piccolo Principe e la sua vita adulta, attuando un’operazione simile a quella di Hook – Capitan Uncino, trasmettendo l’importanza di non dimenticare mai la nostra infanzia e il bambino che è ancora dentro di noi. E ancora, la presenza dell’aviatore è un commovente e poetico omaggio alla figura dell’autore del racconto, che in un certo senso adesso è finalmente riunito con il suo amato Principe.
Cosa riserba il futuro per Il Piccolo Principe? Oltre all’immortale eredità letteraria del racconto, è in cantiere una nuova serie animata per un target di bambini dai 5 anni in su, intitolata Il Piccolo Principe e i Suoi Amici, che dovrebbe debuttare quest’anno sulle reti Rai.
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