Questo novembre Disney+ ci offre una commedia dai toni frizzanti, un film che tocca tutti i cliché del genere ma li trasfigura per renderli nuovamente godibili e fuori dal comune. Si tratta di Quiz Lady, per la regia di Jessica Yu (West Wing, E.R., Grey’s Anatomy), arrivato sulla piattaforma Disney+ il 3 novembre.
Proviamo a capire insieme perché recuperare questo film al più presto.
Quiz Lady, un gioco a premi è la soluzione
Il film si struttura in una classica commedia in cui, per raggiungere il suo obiettivo, l’eroe deve affrontare le sue paure. Anne (Awkwafina) ha un lavoro che odia, una vita monotona e minimalista, una famiglia sfasciata: il suo unico amore è il suo cane, Mr. Linguini, e il gioco a premi che guarda da tutta la vita, Can’t stop the Quiz!, condotto da sempre da Terry McTeer (Will Ferrell).
Tutto cambia quando la madre lascia lei e la sorella, Jenny (Sandra Oh), piene di debiti e un riscatto da pagare: se non consegneranno il denaro, non rivedranno più Mr. Linguini. Jenny, improbabile sorella maggiore che continua a vestirsi da teenager e non riesce a combinare nulla dalla vita, ha la soluzione: partecipare a Can’t stop the Quiz!. Anne è bravissima quando gioca a casa, sa tutte le risposte esatte e la sorella è certa che, partecipando, riuscirebbero facilmente a vincere la somma necessaria, se non di più.
Anne, seppur contraria, vuole ritrovare il suo cane e quindi parte per Philadelphia per le audizioni. Si accorge man mano che non vuole solo vincere per recuperare il suo cane, ma anche per battere l’attuale campione del programma, Ron Heacock (Jason Schwartzman). Quest’ultimo si avvicina al record di puntate imbattute, ma per Anne nasconde un obiettivo ben più controverso: rubare il programma a Terry.
Per diventare la Quiz Lady del titolo, Anne dovrà combattere con i suoi attacchi di panico e la paura di esibirsi davanti ad un pubblico prima di prendere posto davanti al suo mito. Terry, ormai, ha presentato tante puntate e conosciuto moltissime persone: sarà in grado di aiutare Anne a trovare la calma e serenità per affrontare Ron. La battaglia finale la attende lì, in quello studio televisivo. Di fronte al mondo e a sua sorella.
Quiz Lady, un cast spettacolare
La trama di Quiz Lady riprende tutti i punti principali di una commedia, senza eccedere particolarmente nella maestria. Una storia godibile, che fa ridere lo spettatore con qualche battuta posta nel punto giusto. Ma non è la trama la qualità maggiore di Quiz Lady.
Il cast rende tutto più frizzante e appassionante, creando le giuste situazioni comiche. Le due protagoniste, soprattutto, riescono nell’intento di intrattenere il pubblico, sia dentro che fuori la quarta parete. Sono personaggi diversi dai soliti che Sandra Oh e Awkwafina sono abituate a ricoprire, quasi agli opposti, ma entrambe riescono a mostrare una giusta professionalità e portare in vita il loro personaggio. Specialmente Sandra Oh, alle prese col sembrare credibile nei panni di una quarantenne vestita e truccata come una ventenne, riesce a colpire lo spettatore e mostrarsi giusta nella parte.
Una storia che riporta alla luce i temi del razzismo (“è così difficile essere una donna asiatica in America!”) con ironia e senza moralismi, offerti come spunto comico che riesce nell’impresa. La colonna sonora, inoltre, dona colore e personalità al film; tra le canzoni usate, anche tanti successi moderni, fra tutti Watermelon Sugar di Harry Styles.
Tocco di classe, infine, nei crediti finali: siamo in una commedia, ma vediamo dove sono finiti i nostri eroi grazie a classiche biografie vecchio stampo.
Quiz Lady è un film riuscito?
Forse è ancora troppo presto per capire come si sia classificato Quiz Lady, anche se la critica di Rotten Tomatoes gli assegna un ottimo 81%. Forse una pubblicità più marcata sarebbe servita per far arrivare il film alle orecchie di tutti, ma per questo siamo qui. Quiz Lady ha tutte le carte in regola per farvi divertire, soprattutto se desiderate prendervi una pausa e guardare qualcosa di leggero, irriverente e alla mano.
Dategli fiducia, anche solo per il cast d’eccellenza e per la regia che non sbaglia un colpo. Ma soprattutto, per Mr. Linguini.
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