Dal 31 marzo 2023, Amazon Prime ci offre una serie molto particolare e del tutto affascinante. Ragazze elettriche – con il titolo originale di The Power – è la nuova serie corale che potrebbe rubare un posto nel vostro cuore. Capiamo insieme cosa rende Ragazze elettriche una serie degna di attenzione, fin dai primi tre episodi approdati al momento sulla piattaforma.
Un adattamento ben calibrato
La serie si basa sull’opera originale di Naomi Alderman, pubblicata nel 2016: raccontata da molteplici punti di vista, la storia gira attorno ad una nuova modificazione genetica che permette alle ragazze di rilasciare elettricità dalle loro mani.
Immediatamente ben accolto dalla critica, il libro ottiene diversi premi per la sua capacità di ammaliare e, allo stesso tempo, spaventare il lettore. La forza del racconto risiede, inoltre, nello stile della sua autrice, che firma anche la sceneggiatura della prima puntata della serie televisiva.
Ragazze elettriche promette le stesse emozioni che ci ha donato il libro, rendendo tutto più affascinante potendolo vedere sullo schermo e non solo come una proiezione della nostra mente. La serie, infatti, resta per lo più fedele al libro, anche se non rinuncia a qualche piccolo cambiamento per rendere il tutto ancora più attuale, nell’epoca post Covid.
Le modifiche sono per lo più semplici e poco invasive, permettendo al nuovo spettatore di appassionarsi alla storia e al fan letterario di godersi l’adattamento senza troppi problemi. Il mondo è cambiato e la rivoluzione ideata dall’autrice lo segue di pari passo, non perdendo l’occasione di mostrare una forma diversa di pandemia nello stesso mondo che ne ha appena affrontata una.
Le sfaccettature del potere
Come già menzionato, Ragazze elettriche riporta in auge le serie di carattere corale. Gli orfani di serie come Games of Thrones possono trovare in questa nuova serie di carattere science fiction e distopico pane per i loro denti, conoscendo diversi e sfaccettati personaggi. Nessun bianco e nero: già dai primi tre episodi, i personaggi sono ben strutturati e psicologicamente approfonditi. La mano dell’autrice si sente e, anche se con qualche modifica, riporta alla luce tutti i personaggi originali, accompagnati da nuovi volti che permettono una migliore esposizione, rispetto alle lunghe introspezioni dell’opera di ispirazione.
Se però Jos (Auliʻi Cravalho) ne ricava maggior spessore, accompagnata dai personaggi di Cat e Ryan, il personaggio di Tunde (Toheeb Jimoh) diventa più stereotipato e perde il fascino del cronista sperduto nel mondo.
Ogni episodio segue quindi diverse storyline – non necessariamente tutte per episodio – e la prima stagione si svilupperà per un totale di 9 episodi, dal 31 marzo al 12 maggio. Dal dilagare di questo nuovo e affascinante quanto pericoloso potere, dove verranno trascinati i nostri nuovi eroi… o meglio dire, eroine?
Tutto al femminile
La storia è incentrata sul genere femminile e per lo più raccontata da donne. A parte il personaggio di Tunde – che nella serie è spinto più dal senso di giustizia verso Ndudi, e quindi di nuovo rivolto al genere femminile – tutti i punti di vista sono portati avanti da donne. Le donne sono il motivo e il fulcro di tutto ciò che accade nella serie: il loro potere viene scatenato rendendole forti ma allo stesso tempo profondamente insicure. Di grande impatto, la serie è scritta magistralmente e questo è anche dovuto ad una writer’s room tutta al femminile, dall’autrice originale a nuove leve che portano la loro voce unica nel moderno panorama televisivo.
Perchè guardare Ragazze elettriche?
Quindi, cosa rende la serie degna di attenzione?
In Ragazze elettriche potrete sfamare i vostri istinti desiderosi di serie corali, basate su personaggi ben studiati e per niente piatti, grazie ad una sceneggiatura ben rifinita. La regia è particolareggiata, grazie ad un uso calibrato del fish-eye che enfatizza il genere distopico della serie. Un cast diversificato e capace di sostenere, nella recitazione, scene complesse e affascinanti.
Vedremo come la stagione andrà avanti, ma i primi tre episodi catturano l’attenzione dello spettatore e la curiosità sale alle stelle.
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