Largamente attesso e arrivato nelle sale italiane con un leggero ritardo rispetto all’uscita statunitense, Renfield è un film di Chris McKay al cinema dal 25 maggio 2023. Nicolas Cage e Nicholas Hoult sono la strana coppia protagonista di questo lungometraggio: interpretano rispettivamente il famigerato Conte Dracula e il suo fidato e goffo scagnozzo Robert Renfield. Con loro Awkwafina, nel ruolo della poliziotta Rebecca Quincy, e Ben Schwartz, nel ruolo di Teddy, membro della famiglia criminale dei Lobo.
Renfield, basato su un’idea originale del fumettista Robert Kirkman (già creatore di The Walking Dead), è stato prodotto da Skybound Entertainment e distribuito in Italia da Universal Pictures.
Renfield e la trappola delle relazioni pericolose
Quante volte capita di rimanere intrappolati all’interno di relazioni distruttive e pericolose per il nostro benessere mentale? Ma soprattutto come si può riuscire a superarle? Sono proprio queste le domande che assillano Renfield (Nicholas Hoult) e costruiscono l‘intera vicenda narrativa. Renfield, fedele servitore del Conte Dracula da quasi due secoli ormai, è stufo della vita che conduce al servizio del suo capo, ora malconcio a causa di un pesante attacco; stanco e demoralizzato decide di iniziare a frequentare un gruppo di ascolto per persone bloccate in relazioni tossiche, con la volontà di crearsi una nuova vita. Liberarsi di Dracula, però, non è così facile come sembra.
Renfield indagare proprio il rapporto morboso e servile tra Dracula e il suo servitore, focalizzandosi questa volta sul punto di vista strettamente personale di quest’ultimo che nelle precedenti narrazioni, cinematografiche e non, ha sempre mantenuto un ruolo importante ma sicuramente di penombra. Ecco, quindi, che il risultato finale è una commedia dalle tinte horror e splatter, che unisce azione e comicità, riuscendo a coinvolgere lo spettatore per tutta la durata della narrazione.
Renfield è inedito ma brillante
Renfield è il protagonista assoluto della vicenda: la sua psicologia viene analizzata a fondo grazie a un’abile sceneggiatura che in poco tempo permette di creare una carta d’identità insolita e inedita di uno dei personaggi più interessanti nella ormai celebre storia di Dracula. Nicholas Hoult dona la sua personalissima impronta ad un personaggio alla ricerca di una propria identità.
Identità ricercata soprattutto attraverso i rapporti che Renfield crea con altre persone, per poi arrivare a riavere tra le mani una propria caratterizzazione e una propria vita. Il gruppo di supporto che Renfield frequenta è senza dubbio il punto di svolta all’interno della sua storia, perché sarà proprio la frequentazione di questo a dare inizio a una presa di coscienza da parte sua. Il legame che intreccia con la poliziotta Rebecca (Awkwafina) sarà altrettanto importante per lui perché gli permetterà di mettere a tacere le proprie paure verso Dracula. Il rapporto tra Renfield e Rebecca è chiaramente in antitesi rispetto a quello tra lo stesso Renfield e Dracula.
Oltre Dracula
Se nelle precedenti trasposizioni cinematografiche Dracula è sempre stato rappresentato come forte e invincibile, qua accade il contrario. Il Dracula di Nicolas Cage è stanco e affaticato, innaturale, quasi privo di credibilità, tanto che stavolta occupa un ruolo di secondo piano rispetto a Renfield.
Renfield è nel complesso un lungometraggio che riesce a decostruire la figura del classico vampiro potente e autorevole, mostrando per entrambi i suoi personaggi chiave un lato inedito e sorprendente.
Grazie all’impostazione delle sequenze e alle scelte registiche, il film intrattiene, ma presenta ugualmente alcune falle nel suo scheletro cinematografico. Sottotrame inserite malamente e frettolosamente si dimostrano uno dei problemi principali. Una su tutte, quella riguardante la storia della famiglia criminale dei Lobos: le vicende dei Lobos si intrecciano con quelle di Renfield ma godono di poca attenzione. Un horror non tradizionale che centra in pieno il bersaglio per quanto riguarda la resa del protagonista, ma si perde in alcune questioni concernenti la trama, rimanendo nella sua interezza un buon prodotto di intrattenimento.
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