Il 17 febbraio si è tenuta la serata di premiazione riguardante i lavori selezionati per il mese di gennaio ai Rome Prisma Independent Film Awards. Il festival, diretto da Marcello Di Trocchio, si tiene su Twitch, dove mensilmente vengono proiettate e premiate opere provenienti da tutto il mondo. In qualità di media partner, abbiamo seguito l’evento e siamo qui per raccontarvelo.
I nominati e il vincitore della categoria Best of Fest
L’emozionante serata dello scorso mercoledì si è aperta con Make Aliens Dance di Sébastien Petretti. Il corto mostra i differenti modi in cui i membri di una famiglia affrontano la scomparsa della più giovane tra loro, Mazzy. Il protagonista, Murphy (Calvin A. Dean), resta ancorato al passato e porta sempre con sé delle cuffie con le quali ascolta le sue canzoni; suo fratello Mike (Alastair Natkiel), invece, vorrebbe disperatamente andare avanti nonostante l’enorme sofferenza che prova. Infine Lilli (Eileen Pollock), la madre, continua a telefonare al cellulare della figlia, attendendo che risponda, nonostante sia passato un anno. Una tragedia familiare che si dispiega in tutta la sua drammaticità, sorretta da ottime interpretazioni e con una sequenza finale strappalacrime. Make Aliens Dance si è aggiudicato il premio Best Of Fest, quindi lo vedremo competere anche durante l’edizione annuale del festival.
“The universe is made up of isms. Abstractionism, authoritarianism, arseholeism. Dadaism, dogmatism, dickheadism. Minimalism, moralism. Motherfuckerism”. Così inizia lo straordinario Wine Lake, diretto da Platon Theodoris, in cui un pittore e una poetessa si incontrano casualmente per strada. Il resto, ovviamente, è storia. La performance di Ailís Logan (anche sceneggiatrice) è eccezionale, e in soli dieci minuti riesce a farci innamorare del personaggio che interpreta. Il dialogo tra lei e Conor (Aaron Tsindos) contiene riflessioni sul processo di creazione artistica e momenti di profonda apertura personale, che avviene attraverso la condivisione delle proprie opere. E poi la rivelazione finale, tanto bella quanto inaspettata.
Con Snow Shelter di Robertas Nevecka veniamo catapultati in una città devastata dalla guerra in cui un uomo cerca di sopravvivere tra mille difficoltà. La voluta omissione dei dettagli nei disegni è interessante e l’atmosfera è molto cupa, anche grazie alla suggestiva resa degli effetti di luce. Il risultato è godibile, anche se forse dimenticabile.
Ultimo lavoro ad essere proiettato, Mars Colony, diretto da Noël Fuzellier, racconta le vicende di Logan (Théo Van de Voorde), un sedicenne che sogna di andare a vivere su Marte. Una sera fa la conoscenza di un uomo che afferma di essere il Logan del futuro e gli viene affidato il compito di prevenire l’ascesa di un dittatore sanguinario. Il mediometraggio, che oscilla tra il teen drama e la fantascienza, è molto coinvolgente, anche grazie alla bravura del cast, e fa immergere lo spettatore in un’avventura ricca di colpi di scena ben orchestrati. Una visione interessante che fa ben sperare nei progetti futuri (già in cantiere) del regista.
Tra i nominati nella categoria Best of Fest, anche Unwanted Gift di Bomin Lee e Pulk di Julian Filigno, che non sono stati però proiettati.
Gli altri premi e vincitori del mese al festival
- Miglior cortometraggio: Mars Colony, di Noël Fuzellier
- Miglior lungometraggio: Pulk, di Julian Filigno
- Miglior cortometraggio documentario: Navras, di Marco Huertas
- Miglior lungometraggio documentario: Under Threat, di Eva Stankiewicz
- Miglior cortometraggio d’animazione: Snow Shelter, di Robertas Nevecka
- Miglior film sperimentale: Rain Pot, di Gordon Moore
- Miglior video musicale: Just A Candle, di Berkay Türk
- Miglior poster: Pulk, di Julian Filigno
- Miglior trailer: Pulk, di Julian Filigno
- Miglior sceneggiatura per un cortometraggio: I’m not a Superhero, di James Tyler
- Miglior sceneggiatura per un lungometraggio: The Lamplighter, di Pamela Hanson
- Migliore regia: Sébastien Petretti, per Make Aliens Dance
- Miglior sceneggiatura: Noël Fuzellier, per Mars Colony
- Miglior fotografia: Sylvain Freyens, per Make Aliens Dance
- Miglior montaggio: Julian Filigno, per Pulk
- Miglior sonoro: Kim Donymyeony, per Unwanted Gift
- Miglior colonna sonora originale: Lanterns On The Lake, per Make Aliens Dance
- Migliori costumi: Oksana Markina e Alana Bitarova, per Пuzzle
- Miglior attore protagonista: Theo Van de Voorde, per Mars Colony
- Miglior attrice protagonista: Ailís Logan, per Wine Lake
- Miglior attore non protagonista: Philippe Rebbot, per Mars Colony
- Miglior attrice non protagonista: Eileen Pollock, per Make Aliens Dance
Il prossimo appuntamento del festival è fissato per il 17 marzo alle ore 21:00. Durante la diretta, si potranno visionare i finalisti del mese di febbraio e scoprire chi si aggiudicherà i premi nelle varie categorie. Per saperne di più, visitate il sito ufficiale e gli account Facebook e Instagram dei Rome Prisma Independent Film Awards.
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