fbpx
samaritan-recensione-npcmagazine

Samaritan, il nuovo cinecomic di casa Prime Video

Un film blando: trama di seconda mano e dialoghi banali non aiutati affatto da una CGI sempliciotta e attori non in piena forma

4 minuti di lettura

Ancora supereroi, ancora città in caos e ragazzini ingenui (ma che in realtà hanno la verità in tasca), e soprattutto ancora Sly. Samaritan, il nuovo film firmato dal regista australiano Julius Avery, con protagonista l’immortale Sylvester Stallone, è il nuovo cinecomic della MGM, distribuito da Prime Video dal 26 agosto.

Prime Video torna sul filone super heroes con un rimasuglio cinematografico datato 2020, che poco spazio, anzi nullo, ha trovato durante i continui rimandi e annullamenti e a date da destinarsi causa covid. Ecco quindi Samaritan, un film che poco chiede agli spettatori, meno a sé stesso, e ancora meno ai risultati (ciò che viene prende). In poche parole: un film moderno, con tutte le accezioni negative dell’aggettivo.

Un racconto “comic” che dà poco spazio al “cine”

Samaritan Sylvester Stallone NPC Magazine

Samaritan è ambientato in un’era distopica, in un presente cupo, quasi post-apocalittico rispetto a un passato (quello del protagonista eroe) che ci viene presentato nell’incipit e narrato, poi, dal co-protagonista dell’opera, il tredicenne Sam Cleary (Javon “Wanna” Walton).

Gli abitanti di Granite City sono in subbuglio per la presenza di due fratelli, due freaks, supereroi che dopo la morte dei genitori cresceranno in modi opposti. Samaritan (Sylvester Stallone) difensore della giustizia, e Nemesis rancoroso e distruttivo. I due arriveranno ad uno scontro finale, una lotta fratricida ed epocale allo stesso tempo. Fratello contro fratello. Bene contro il male. Una battaglia, presentata in un inizio che offre grandi speranze cinematografiche (un incipit più comic che cine), che sembra non avere alcun trionfatore.

Samaritan Sylvester Stallone NPC Magazine

L’azione si sposta nel futuro. Un futuro sudicio, pericoloso, sull’orlo della fine delle società. Un futuro senza una guida, senza un eroe. In molti credono che Samaritan sia ancora vivo, tra questi c’è Sam, il quale inizia a sospettare che il misterioso vicino, il netturbino Mr. Smith, sia in realtà il grande eroe creduto ormai perso. E la città ha bisogno del suo aiuto, ora più che mai.

Il risultato è un film blando: trama di seconda (e anche terza) mano, dialoghi banali, non aiutati affatto da un doppiaggio poco impegnato, una CGI sempliciotta e attori non in piena forma fanno di Samaritan poco più di un esercizio di stile.  

A salvare Samaritan ci pensano i tecnicismi

Samaritan Sylvester Stallone NPC Magazine

Se il film non è completamente da bollare come “scadente” è proprio grazie ai tecnicismi. La regia di Julius Avery infatti (già autore di Son of a Gun e Overlord) è ottima, misurata e adatta per un cinecomic, così come la fotografia di David Ungaro che ambirebbe a qualcosina di più rispetto ad un semplice B-movie. Ci pensa anche il cast a sollevare le sorti dell’opera. Con i propri nomi infatti la troupe tenta di attirare al “click” spettatori inconsapevoli: oltre alla (irriconoscibile) stella italoamericana Sly, tra i protagonisti figura anche Pilou Asbæk (Il Trono di Spade) nei panni del gelido criminale Cyrus.

In breve, Samaritan è un film appena uscito e già di annata. La volontà di entrare a far parte di un filone cine-fumettistico ormai già scaduto si sente forte e chiaro. Forse è stata colpa della sfortuna (mascherata da virus) che troppo tempo ha fatto perdere per l’uscita, forse di altro, ma di sicuro l’ultimo prodotto cinematografico distribuito da Prime Video non rimarrà nelle memorie degli appassionati.


Seguici su InstagramTikTokFacebook e Telegram per sapere sempre cosa guardare!

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club

Toscano, classe ’98. Il mio spirito guida è Marcello Rubini, la mia migliore amica la penna. Il mio motto: “Voler sapere per poter raccontare”. In breve, aspiro al giornalismo

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.