Pellicola del 2013 scritta e diretta da Hayao Miyazaki , Si alza il vento doveva essere il suo addio al cinema, l’ultimo lungometraggio diretto dal maestro dello Studio Ghibli, ma si è rivelato essere invece non solo la sua penultima opera, ma anche una di quelle che più rispecchiano i temi tanto cari al regista. In occasione del suo ritorno nelle sale fino al 30 agosto, vediamo nel dettaglio di cosa tratta.
Si alza il vento, la trama, i personaggi, l’atmosfera
Si alza il vento è un adattamento cinematografico di un manga dello stesso Miyazaki, che si è ispirato a sua volta all’omonimo romanzo di Tatsuo Hori. E’ un’opera semi-biografica che rielabora in maniera fittizia un periodo della vita di Jirō Horikoshi, progettista e inventore del Mitsubishi A5M e del modello successivo Mitsubishi A6M Zero, due aerei da caccia usati dalla Marina imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale. Il film uscì per la prima volta nelle sale giapponesi il 20 luglio 2013 e fu presentato anche alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per poi essere insignito di diversi riconoscimenti tra cui l’Oscar al miglior film d’animazione e il Golden Globe per il miglior film straniero.
L’ambientazione è il Giappone del 1918, dove un ragazzino di provincia, Jirō Horikoshi, spera di diventare un pilota d’aereo, ma la sua miopia glielo impedisce. Così, dopo un sogno ispirato da una rivista d’aviazione nel quale vede il famoso progettista d’aerei Caproni, comincia a pensare che sia meglio progettare gli aerei invece che pilotarli. Seguiamo allora la sua crescita, dall’incontro con la bella Nahoko, una ragazzina che Jirō incrocia sul suo cammino durante un incidente ferroviario, fino a diventare un ingegnere aereonautico e vivere dividendosi tra l’amore per Nahoko e il suo lavoro. La vita in tutto il suo splendore e tragicità viene qui celebrata mentre il protagonista, passo dopo passo, continua a inseguire il suo sogno.
Il vento stesso diviene protagonista della storia, segnando gli eventi fondamentali della vita del protagonista e gli incontri che determineranno le sue scelte e il suo percorso nel mondo.
La storia umana attraverso ambizione e amore
Si alza il vento, l’ipotetica lettera di addio al cinema di Miyazaki, esplora le tematiche più care al regista, ed è innegabile che abbia messo molto della propria esperienza di vita nella pellicola. Il volo è un concetto sempre presente nella filmografia di Miyazaki (basti pensare a Porco Rosso e Laputa tra i vari) così come il tema della guerra da lui sempre condannata. Infatti è evidente, come in altre sue produzioni, come il nemico comune non sia quello dall’altra parte della trincea ma il concetto stesso di conflitto, che fa vittime su ogni fronte senza distinzioni. Gli aerei diventano armi ma anche materializzazione prima di tutto del sogno di Jirō, il mezzo attraverso il quale esprimere il suo estro, la creatività di ragazzino che ha sempre guardato al cielo e al favore del vento come un modo per sollevarsi, sotto ogni punto di vista.
Ma è anche l’amore per Nahoko ad innalzarlo verso nuove emozioni e prospettive, mostrandogli come la completezza di una vita passa per la sperimentazione di diversi stravolgimenti: il vento, primo tra tutti, è uno stravolgimento naturale dell’aria che siamo abituati a respirare.
Si alza il vento, è tempo di vivere: arte e dinamismo
Il vento, quando soffia, è una spinta a inseguire qualcosa, a lasciar andare altro, a muovere un passo, a rivolgere lo sguardo dove mai avremmo guardato, a “vivere” nonostante tutto. Il vento tutto smuove e niente, dopo il suo passaggio, rimane lo stesso. Nella sua semplicità, lasciando andare per un attimo magia ed altri elementi fantasy (escludendo ovviamente la parte onirica della storia, ed i sogni che Jiro fa parlando con Caproni), Si alza il vento regala allo spettatore un racconto di vita e di amore con riferimenti all’arte, tanto che sembra di essere perennemente in un quadro impressionista. I colori seguono le vicende mettendo accento su emozioni e momenti.
È un film che commuove, intenerisce e incoraggia a fare tutto ciò che è in nostro potere per realizzare un sogno, ma senza dedicare la nostra intera vita a quello. Ci mostra come, nel mezzo, ci sia molto altro pronto ad accoglierci e da accogliere, in quella cosa complessa che è la vita, sulla quale sollevarci ed abbassarci in un perfetto equilibrio, così da volare.
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