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«Skam Italia 4»: com’è difficile accettare la propria diversità

7 minuti di lettura

Dopo aver conquistato il pubblico più giovane con le prime tre stagioni, Skam Italia torna a raccontare in contemporanea su Netflix e TIM Vision l’adolescenza nelle sue più sfaccettate sfumature. E infatti non stupisce l’enorme successo raccolto da Skam Italia 4.

SKAM Italia 4

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Questa volta la protagonista è Sana, la ragazza di fede musulmana già conosciuta nella serie per la sua ironia e il suo piccato cinismo. Due forti qualità che tratteggiano una teenager molto più matura della sua età. Ma di Sana si sa ancora poco, per questo i riflettori di Skam Italia 4 sono tutti su di lei.

La costruzione del personaggio

Il ruolo è interpretato dall’attrice ventiquattrenne Beatrice Bruschi. Insieme al regista Ludovico Bessegato e alla scrittrice Sumaya Abdel Qader, ha indagato il mondo poco conosciuto della comunità islamica romana. Una realtà incastonata tra religione, famiglia e regole di vita, osservata con gli occhi di un’adolescente a cento giorni dalla maturità.

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La storia di Sana tratteggia una diversità difficile da comprendere. Per questo, Ludovico Bessegato costruisce un gioco di punti di vista, in modo da addentrarci in una cultura spesso stereotipata. Sana si mostra a cuore aperto, tra forza e fragilità, tra l’invito a scendere a compromessi per essere accettata e la fede di ferro che la caratterizza.

La fede di Sana

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La dedizione di Sana alla religione è completa. Con il tempo è diventata parte integrante della sua identità ed elemento del quotidiano. Per questo Sana sceglie in autonomia di indossare l’hijab e di cercare riparo a una festa per poter pregare.

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Per lei la preghiera è un momento curativo e rilassante. Dove trovare conforto dalla cacofonia di eventi quotidiani, che la mettono costantemente alla prova. Perché in Sana c’è qualcosa che manca alle altre ragazze. Ed è la paura, totalizzante, di deludere le amiche, la famiglia e Dio.

Una ragazza musulmana in Italia

C’è in Sana quel tremore soffuso che le offusca il sorriso. Come una maschera infrangibile che nasconde la sua rabbia. Un sentimento rivolto a chi non capisce e non chiede, che la rende incapace di agire e sentirsi pienamente accettata. Questo perché non è così facile essere una ragazza musulmana in Italia.

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È come se un confine invisibile dividesse le due realtà, tanto che Sana non si riconosce né abbastanza italiana, né abbastanza musulmana. Come lei dice in un momento di sconforto e confessione, è come sentirsi «un piccolo incrocio venuto male con tanta rabbia verso gli altri».

L’interazione con gli altri

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La narrazione di Skam Italia 4 evolve sul confronto tra l’opinione dell’indefinita cerchia di altri e quella che Sana ha di sé. Ma l’obiettivo è su di lei e su come riesca ad affrontare la sua battaglia personale. Così diventa simbolico il Tricky Traps, un gioco che Sana cerca di risolvere per tutta la serie senza riuscirci, per poi scoprire che è rotto.

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C’è quindi un ingranaggio difettoso nel meccanismo di interazione tra Sana e gli altri. Lei pensa che loro non la capiscano e si irrita se le pongono domande che le sembrano stupide. D’altra parte gli altri si sentono esclusi da una cultura di cui sanno poco e che Sana non sembra disposta a raccontare.

«Skam Italia 4»: amicizia e amore

SKAM Italia 4

L’eterna lotta del conciliare differenze reciproche e venirsi incontro emerge dal dialogo con Martino (Federico Cesari). In una catena di domande e risposte aperte come non mai, Sana si confida con l’amico. E non con uno qualunque, perché è Martino ad aver gradualmente scoperto e accettato la propria omosessualità nella seconda stagione.

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Entrambi, quindi, condividono la difficoltà di essere capiti. Non si tratta, però, di un ostacolo insormontabile quando si può trovare conforto in qualcuno di cui fidarsi. Per Sana ci sono “Le Matte” e il tiepido approccio che l’avvicina a Malik (Mehdi Meskar), il migliore amico di suo fratello Rami (Ibrahim Keshk).

Perché «Skam Italia 4» ci piace

Per Sana non c’è un modo semplice di innamorarsi. Rimane coerente ai suoi principi, pur lasciandosi fragilmente avvicinare da Malik tra l’amicizia e il primo amore. Ma i dubbi ci sono, dalla mancanza di fede di Malik al pensiero di un matrimonio obbligato con chissà chi. Sono pensieri che turbano Sana, ma le permettono di avere delle certezze sul suo futuro.

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Quel domani così nebuloso per un maturando, che non accettiamo di non poter scoprire. Ma per ora Skam Italia si chiude qui. Un vincente intreccio di amicizia, amore, religione, accettazione, solitudine, solidarietà e molto altro. La quarta stagione conquista il pubblico. Complici la naturale ironia dei personaggi e la sottigliezza gentile con cui il regista ci invita ancora una volta a conoscere l’altro.


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Classe 1996, laureata in Comunicazione e con un Master in Arti del Racconto.
Tra la passione per le serie tv e l'idolatria per Tarantino, mi lascio ispirare dalle storie.
Sogno di poterle scrivere o editare, ma nel frattempo rimango con i piedi a terra, sui miei immancabili tacchi.

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