Il riccio più veloce dell’universo si rimette le sneakers e corre in sala per la seconda volta. Sonic, la mascotte di SEGA dal 1991, si è ormai conquistato uno spazio anche al cinema, dove può regalare ai fan la soddisfazione di vederlo prendere vita nel mondo reale. In Sonic 2 torna la regia di Jeff Fowler e tornano gli attori e i personaggi – primo tra tutti, il villain interpretato da Jim Carrey – conosciuti nel primo capitolo di quella che si appresta a diventare una fortunata saga cinematografica. Se Sonic (2020) aveva il compito di raccontare l’origin story del protagonista, stavolta si è potuto fare un passo in avanti, esplorando l’immaginario che lo circonda e permettendogli di vivere avventure in pieno stile videogioco. Il risultato sarà convincente?
Tutto ebbe inizio nel lontano 2019, quando il Covid-19 non esisteva e, almeno per qualche giorno, la massima preoccupazione del popolo di Internet fu il design raccapricciante che era stato scelto inizialmente per il Sonic cinematografico.
Le reazioni al primo trailer di Sonic furono un bel feedback per Paramount Pictures e SEGA, che si affrettarono a rimandare la data di uscita del film per avere il tempo di migliorare la CGI del personaggio. All’uscita in sala, a febbraio 2020, gli sforzi furono ripagati: Sonic registrò incassi da record, sfidando le produzioni Marvel (che godono comunque di budget più elevati) e battendo Pokémon: Detective Pikachu (Rob Letterman, 2019).
Sonic 2, nuovi amici in CGI e un Jim Carrey cartoonesco
Sonic 2 inizia esattamente dove ci eravamo lasciati. Il malvagio Dr. Robotnik (Jim Carrey) sopravvive sul Pianeta dei Funghi dove Sonic, un riccio blu con il dono della velocità supersonica, l’ha confinato dopo averlo sconfitto. Ora Sonic abita con la sua famiglia adottiva umana, Tom e Maddy Wachowski (rispettivamente interpretati da James Marsden e Tika Sumpter) e il loro cane. Sogna di diventare un eroe, ma ha ancora l’età e l’animo di un adolescente. Il suo momento arriva prima del previsto, quando Robotnik torna sulla Terra con un nuovo piano in mente.
Mentre il primo capitolo della saga era incentrato sul tema della famiglia, qui è l’amicizia a fare da padrona. Sonic è circondato dall’affetto familiare, ma è sempre solo. D’altronde, non ci sono molti ricci alieni dalle parti di Green Hill. Per gli sceneggiatori, questa è un’ottima occasione per introdurre qualche altro bizzarro animale in CGI caro agli appassionati di gaming. Ecco che fanno il loro ingresso l’ingegnoso Tails, una dolcissima volpe dotata di due code che le permettono di volare, e il valoroso Knuckles, un’echidna dalla forza fisica straordinaria, che si allea con Robotnik. Senza dilungarci in spoiler, diciamo che Sonic 2 si trasforma in un inno alla diversità e alla fratellanza.
Con l’aggiunta dei nuovi personaggi, la componente in CGI (che, per la cronaca, è quasi sempre convincente) si prende felicemente i suoi spazi, riducendo quelli destinati agli attori in carne e ossa. Siamo così catapultati in un grande videogioco fatto di missioni da completare, condito con una comicità più dirompente rispetto a quella a cui eravamo abituati. Anche Robotnik va assumendo le sembianze di un cartone animato, spalleggiato da outfit sempre più simili all’originale videoludico. Ma sono soprattutto il carisma e l’espressività cartoonesca di Jim Carrey a garantire il successo del personaggio. L’attore, che ha recentemente annunciato l’imminente ritiro dalle scene, sembra amare a tal punto il suo ruolo da voler proseguire con Sonic anche per il prossimo film.
Un film per bambini da non sottovalutare
Sonic 2 ha una trama molto semplice e prevedibile. È il classico scontro tra il buono e il cattivo, con il secondo che per qualche motivo è ossessionato dal primo. L’iconografia in sé è infantile: i buoni sono dei simpatici animali, il cattivo è un uomo adulto, calvo, con grossi baffi (con un aspetto simile, devi possedere un qualcosa di diabolico agli occhi di un bambino).
In definitiva, qua il target è un pubblico giovanissimo. Infatti, se i fan di vecchia data si emozionano per il citazionismo disseminato in tutta la pellicola, sono i bambini a saltare sulla poltroncina della sala. Sonic è l’idolo di tanti piccoli spettatori, che passano le giornate a disegnare lui e i suoi amici.
Sonic è un animale con le scarpe e i guanti, scherza continuamente e ogni tanto combina guai. Cos’ha da insegnare un riccio blu con le sneakers a un bambino? Il suo potere è correre, che in fin dei conti è un potere da vigliacco, perché offre a chi lo detiene la possibilità di scappare da ogni situazione. Eppure, Sonic non lo fa mai: ha un animo così puro da apparire coraggioso nella maniera più autentica, senza bisogno che la sceneggiatura ne elogi le qualità fino all’esagerazione. Non ha parole d’odio per nessuno, neanche per i nemici, e non si arrende mai. Mostra il suo lato vulnerabile, esprime i propri sentimenti senza vergogna. Non si tira indietro quando qualcuno ha bisogno di aiuto e non ambisce in alcun modo a raggiungere un potere supremo, neppure quando gli capita per le mani, perché ama quello che già possiede, nella sua unicità. La sua fiducia nel prossimo è quasi disarmante.
Un film come Sonic 2 può fare solo bene ad un pubblico di bambini, perché insegna i valori dell’amicizia, facendo il tentativo di educare al diverso e alla gentilezza. Ai grandi, invece, Sonic non solo dà il diritto di entrare in un cinema, staccare il cervello e godersi due ore di intrattenimento fatto bene, ma concede anche la rara possibilità di svestire i panni dell’adulto e riscoprire quelli del bambino.
Seguici su Instagram, TikTok, Facebook e Telegram per sapere sempre cosa guardare!
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!