Super Mario Bros. Il film è l’adattamento del classico videogioco da console realizzato da Illumination, lo studio franco-americano di Minions e Sing, e Nintendo, la più celebre casa di produzione di videogiochi giapponese al mondo. Uscito il 5 aprile in sala, la sua popolarità lo precede, e già dalla release dei primi trailer si prospettava un ottovolante vivace e avventuroso nel mondo di Mario, con chiari rimandi alla sua saga videoludica.
Il gioco della nostalgia è una vera e propria calamita per il pubblico: se riesci a conquistare sia i veterani e sia i più giovani, riadattando e reiventando un videogioco, una serie tv o un cult d’epoca, hai creato la perfetta bomba da blockbuster. Chi gioca bene con i sentimenti e con l’ormai gusto per il vintage lo sa e ogni materiale in suo possesso viene riabbellito e riadattato in chiave moderna.
In questa avventura tridimensionale e interdimesionale, Mario e Luigi sono due ragazzi che vogliono mettersi in proprio per la loro ditta d’idraulica a Brooklyn, ma durante un disastro urbano attraversano un Tubo Verde che li catapulta in mondi paralelli: Mario cercherà di ricongiungersi al fratello con l’aiuto della Principessa Peach del Regno dei Funghi e l’avventuriero Toad e sventare il piano di conquista di Bowser, innamorato perso della principessa.
Un’avventura grafica nell’universo più amato di sempre
Prima di questo film d’animazione 3D c’erano stati due tentativi di adattamento di Super Mario Bros.: un live action del 1993 e un direct-to-video del 1986, i quali, però, non ebbero il successo sperato, a causa dell’uscita in sordina o delle infelici scelte di stile e ambientazione cyberpunk al limite del trash e dell’imbarazzante (vero, Dennis Hopper rettiliano?).
La fortuna di Super Mario Bros. è il tempo e la cura attenta e certosina verso il soggetto originario, per non parlare del comparto tecnico e visivo. La storia è incentrata sulla realizzazione dei propri sogni e sull’acquisizione di più sicurezza nei confronti di sé stessi e in ciò in cui si crede: Mario vuole diventare un idraulico per aiutare le persone e Luigi non vuole essere un peso per il fratello.
Super Mario Bros. è, proprio per questo, anche una storia leggera e semplice sull’affetto famigliare e sull’amore: Mario rischierebbe addirittura la vita pur di salvare suo fratello, Luigi si sente protetto e più forte con Mario e Bowser, pur di sposare la Principessa Peach, una versione più guerriera ed indipendente, brucerebbe l’intero cosmo e sacrificherebbe il suo intero esercito.
Le voci in originale e in italiano sono quel plus ai personaggi che muovono la storia: una nota d’onore a Jack Black che canta e ruggisce di gusto nella versione in originale, e a Claudio Santamaria e Emiliano Coltorti che caratterizzano alla perfezione il coraggio e il timore dei due protagonisti. Per non parlare del cameo di Charles Martinet, la voce originale del gioco.
Super Mario Bros., un adattamento a regola d’arte
Il mondo oltre il Tubo Verde è carico di particolari, che siano parte del paesaggio o versioni potenziate dei personaggi, che rimandano ai capitoli della saga e dell’universo Nintendo: i modelli hanno forme definite e vivaci nelle loro interpretazioni, e i personaggi hanno un loro appeal unico, per non parlare delle sequenze animate che omaggiano cult come Mad Max:Fury Road nella corsa con i kart sulla pista arcobaleno. In Super Mario Bros. c’è, inoltre, un incredibile gioco di crossmedialità che delizia l’occhio dell’esperto e del bambino. Da notare è la colonna sonora fatta dagli arrangiamenti dei temi classici dei videogiochi, eseguita alla perfezione da Bryan Tyler.
Il mondo reale è davvero una chicca anche perché in Super Mario Bros. si vede il gusto per il design d’epoca tipico dello studio di Chris Meledandri e anche una caratterizzazione dei personaggi secondari mirata ad uno sguardo verso una realtà multietnica e variegata del quartier di Brooklyn, in particolare alla caratterizzazione della famiglia italoamericana di Mario e Luigi. Stessa cura riservata ad ogni regno confinante con quello dei funghi, specialmente a quello della giungla che è un groviglio di strade e liane in cui la fa da padrone, il più grosso e forte.
Nonostante la brevità della pellicola e il tono scanzonato e leggero, il pubblico di ogni generazione, specialmente i videogiocatori, dopo Super Mario Bros. esce pienamente soddisfatto dalla sala e ancora più fiducioso in una continuazione dell’universo Nintendo, che sa offrire una vasta gamma di avventure e personaggi a cui appassionarsi.
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