The Witcher, dopo due anni di attesa, è finalmente tornata nella sua forma più smagliante. La Serie TV fantasy creata da Lauren Hissrich è infatti disponibile dal 17 dicembre sulla piattaforma streaming Netflix.
The Witcher, basata sulla saga di Gerlalt di Rivia dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, fin dalla sua prima stagione ha introdotto elementi irrisolti e trame sospese che hanno inserito nella narrativa una caratteristica aura di mistero. Un mistero che, in questa seconda stagione, si addensa, dando vita ad una trama avvincente e decisamente ambiziosa.
L’alba di una nuova stagione
Il sipario sulla seconda stagione di The Witcher si apre su uno spettacolo di distruzione e desolazione, portate dalla cruenta battaglia di colle Sodden scatenata dal regno di Nilfgaard contro i regni del nord. I maghi, che hanno svolto un ruolo fondamentale nella battaglia, dopo lo scontro si rinchiudono ad Aretusa, fortezza elfica, per decidere le sorti dei regni del nord, mentre l’esercito di Nilfgaard è in fuga.
Dalle ceneri dello scontro si dispiegano i diversi archi narrativi. Puntata dopo puntata si aggiungono numerosi elementi a preannunciare l’arrivo di un’arma tanto potente quanto minacciosa, che si presenta con la premessa di portare ad uno stravolgimento totale se portata nelle mani sbagliate.
“Lei è mia figlia”, alle origini della storia
In questa seconda stagione di The Witcher, Geralt si ricongiunge con Cirilla, il suo destino, e ne viene completamente travolto. Il legame che si crea tra i due personaggi è unico. Il Witcher cercherà di proteggere la ragazza, provando a capire a fondo la sua essenza, ciò che la caratterizza e il caos che la tormenta, entrando in difficoltà. Ciri rappresenta quindi i due elementi principali portati avanti nella stagione precedente: caos e destino
Nel corso della seconda stagione, la principessa scaverà nelle sue origini, aprendo un varco per cercare di controllare i suoi poteri ed interfacciandosi con parte della sua identità. Questo processo di crescita e realizzazione lascerà Cirilla confusa e in balia del suo caos, con una voglia di vendetta e di difendersi dalla sensazione di sentirsi costantemente in pericolo. Percezione che la terrà in trappola fino a portarla sempre più vicina a scoprire la sua verità.
Paura, desiderio e speranza
Le tre chiavi di lettura in definitiva di questa seconda stagione di The Witcher sono sintetizzabili con tre parole: Paura, desiderio e speranza. La sotto trama più interessante che le racchiude, influenzando tutta la serie, è quella di Yennefer, Fringilla e l’Elfa Francesca.
Le tre protagoniste sentono un richiamo, che attraverso delle promesse, ridà loro la forza di sperare. Dietro queste promesse si cela però un potere oscuro che manipola le loro menti sfruttando il dolore e la sofferenza, passando attraverso la via del desiderio e l’utopico sentimento della speranza. Questo potere agisce attraverso di loro per portare avanti un fine maligno.
Riusciranno a sostenere le premesse?
Queste tre parole possono quindi racchiudere tutta la seconda stagione di The Witcher perché se da un lato c’è speranza di un nuovo inizio e desiderio di verità dall’altro c’è mistero e paura. Queste due realtà così contrastanti trovano qui il loro incontro. Questa seconda stagione si conclude con delle risposte, costruendo però tante premesse: riuscirà la serie nell’ambizioso tentativo di finalizzare tutte?
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