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Tim Burton copertina

Tim Burton, i 65 anni del visionario regista

6 minuti di lettura

Regista, produttore, sceneggiatore ma anche disegnatore e animatore, Tim Burton, uno dei geni più visionari e apprezzati del cinema oggi, 25 agosto, compie 65 anni. Tra lungometraggi, cortometraggi e serie tv Tim Burton non è mai passato inosservato, e proprio per l’occasione del suo compleanno ecco un approfondimento sulla sua figura.

Tim Burton, l’approccio al cinema e i primi lavori

Nato a Burbank in California, vicinissimo agli studi più importanti di Hollywood, Tim Burton ha una connessione con il mondo della settima arte sin dalla tenera età, interessandosi non solo ai semplici lungometraggi, bensì anche alle tecniche d’animazione più importanti ed innovative come lo stop motion e alle creature più famose del mondo del cinema come Godzilla. Abile disegnatore a 18 anni riesce a vincere una borsa di studio messa in palio proprio dalla Disney, che gli permette di studiare al California Institute of the Arts a Valencia, in California.

Tim Burton

Dopo questo periodo di gavetta nel 1979 viene assunto dalla Disney come animatore, prendendo parte alla lavorazione del lungometraggio d’animazione Red e Toby- Nemiciamici (1981); nonostante l’enorme opportunità Tim Burton sente che questo lavoro non gli appartiene, ricordandolo a distanza di alcuni anni come una vera e propria tortura. Il 1982 è l’anno d’oro. A soli ventiquattro anni Burton realizza il suo primo cortometraggio con la tecnica dello stop motion; si tratta di Vincent, cortometraggio autobiografico che ruota attorno alla storia di un bambino che fantastica sul mondo dell’horror.

Nel 1984 la Disney offre una seconda possibilità al giovane regista, permettendogli di realizzare un secondo lungometraggio con soggetto originale; nasce così Frankenweenie, dove Tim Burton riprende la storia di Frankestein trasformandolo in un bambino, Victor, che riporta in vita tramite il processo utilizzato dal Dottor Frankenstein, il suo cagnolino Sparky. Nonostante l’ottima premessa la Disney impone una censura al cortometraggio, determinandone lo scarso successo e causando una rottura tra lo studio e Tim Burton, rottura che durò però solo momentaneamente.

Gli anni d’oro di Tim Burton

Tim Burton Beetlejuice

La fine degli anni ’80 coincide con l’inizio degli anni d’oro di Tim Burton. Nel 1985 esce infatti il suo primo lungometraggio Pee-wee’s Big Adventure, ma è nel 1988 che raggiunge il riconoscimento meritato con Beetlejuice-Spiritello Porcello successo di pubblico e critica, vincitore di un Oscar a Miglior Trucco, con Micheal Keaton e Winona Ryder alla loro prima collaborazione con il regista. Nel 1989 dona la sua personalissima interpretazione di Batman, interpretato da Micheal Keaton che riprenderà il ruolo anche nel sequel Batman-Il ritorno del 1992. Caratterizzato da toni cupi e dark, Batman fu un vero e proprio successo, ottenendo numerose candidature ai premi cinematografici più importanti.

Tim Burton Johnny Depp

Il 1990 coincide con l’uscita di Edward mani di forbice, primo film che segna l’inizio della sua lunga collaborazione artistica con l’attore Johnny Depp, che qui veste i panni del protagonista; collaborazione che continua con altri lungometraggi tra cui Ed Wood nel 1994, Il mistero di Sleepy Hollow (1999), La fabbrica di cioccolato (2005), La sposa cadavere (2005), Sweeney Todd (2007), Alice in Wonderland (2010) e Dark Shadows (2012).

Nel 2022 il regista torna alla ribalta con Mercoledì, serie tv dedicata interamente al personaggio di Mercoledì Addams (Jenna Ortega) per Netflix, di cui ha diretto i primi quattro episodi. L’impronta del regista è facilmente riconoscibile ed è stato senza dubbio uno dei tanti motivi dietro all’immenso successo di questa serie tv, macinatrice di un record dopo l’altro.

Lo stile ‘’burtoniano’’

Uno dei tratti più caratteristici e più apprezzati del regista è senza dubbio lo stile che riesce, senza alcuna fatica, ad imprimere a tutte le sue opere, facendone denominatore comune. Lo stile, talmente originale nella sua particolarità, è chiamato stile burtoniano; tutti i suoi progetti sono accumunati infatti da tinte dark e cupe, un mix tra lo stile punk e il kitsch, con tematiche spesso riprese come il connubio tra vita e morte, realtà e fantasia, ma anche quello tra mostro e uomo, quest’ultimo riscontrabile in opere come Mars Attacks! del 1996, i due lungometraggi di Batman, e Sweeney Todd.

Danny Elfman Tim Burton

Lo stile burtoniano è caratteristico anche per l’utilizzo dello stop-motion, tecnica da sempre apprezzata da Burton e largamente sfruttata in molte delle sue opere, tra cui La Sposa Cadavere (2005), il lungometraggio Frankenweenie realizzato nel 2012, arrivando poi a Nightmare Before Christmas (1993) da lui prodotto. Menzione d’onore va anche alla musica, composta per la maggioranza delle volte da Danny Elfman, entrato nell’ambiente cinematografico proprio grazie alla mano di Tim Burton.

Dalla personalità stravagante e unica nel suo genere, Tim Burton è una delle figure cinematografiche più importanti e caratteristiche degli ultimi quarant’anni, conosciuto e amato dagli spettatori di qualsiasi età. Attualmente impegnato nella lavorazione di Beetlejuice 2, in uscita il prossimo anno, potete recuperare i suoi precedenti lavori sulle piattaforme streaming come Netflix, Prime Video e Disney+.


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Rebecca, classe 2000. Scrivo da che ne ho memoria e da ancora più tempo guardo film. Ho troppi film preferiti, sono innamorata del cinema in tutte le sue forme, vorrei vivere all'interno di una sala cinematografica e aspetto il Festival del cinema di Venezia come fosse Natale.

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