Nato nel 1995 oggi, l’attore Timothée Chalamet soffia 26 candeline. Diventato famoso per il ruolo di Elio in Chiamami col tuo nome (2017), ha poi calcato tappeto rosso dopo tappeto rosso ed è ora il più giovane artista nato negli anni ’90 ad avere ricevuto la nomination al Premio Oscar nella sezione Miglior Attore Protagonista, a soli 22 anni.
Per celebrarne il compleanno, abbiamo deciso di ripercorrere i momenti salienti della sua carriera.
I primi passi di Timothée Chalamet
Originario di New York e con la cittadinanza francese, Timothée Chalamet si è diplomato alla Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts e poi iscritto alla Columbia University. La carriera universitaria viene però presto abbandonata per seguire la sua vera passione: la recitazione.
L’esordio risale al 2008, quando a tredici anni prende parte a due cortometraggi, per poi passare nel 2012 a piccoli ruoli in serie tv come Homeland – Caccia alla spia. Il primo ruolo cinematografico lo deve a Jason Reitman che lo ha scelto nel 2014 per il film Men, Women and Children. Dello stesso anno è la fortunata parte in Interstellar nei panni di Tom, il figlio di Jospeh Cooper; un ruolo che gli permette di lavorare al fianco di Matthew McConaughey e Christopher Nolan ma che, contrariamente alle aspettative, non lo fa entrare alla Walk of Fame Hollywoodiana.
Dopo Interstellar, infatti, riceve numerosi rifiuti, tra cui La teoria del tutto (2014), Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016) e Machester by the sea (2016).
Chiamami col tuo nome, il lancio di un talento
Ed ecco nel 2017 il grande successo tanto agognato: Chiamami col tuo nome, diretto da Luca Guadagnino, gli fa guadagnare notorietà e una nomination agli Academy Awards. Il nome di Timothée Chalamet è ora sulla bocca di tutti. Grazie al personaggio che interpreta, Elio, un diciassettenne alla scoperta del sé più recondito, Timothée mette in mostra le proprie doti attoriali. Guadagnino ha detto di aver colto in lui “l’ambizione, l’intelligenza, la sensibilità e l’ingenuità” perfette per il ruolo.
Come il protagonista del romanzo da cui l’adattamento è tratto, anche Timothée Chalamet suona il pianoforte, parla fluentemente francese e si è recato in Italia cinque settimane prima di cominciare a girare le scene per imparare l’italiano.
Per questo ruolo, le candidature sono piovute dal cielo. Oltre all’Oscar, viene nominato ai Golden Globe, ai British Academy Film Awards, sia come Miglior Attore Protagonista sia come Miglior Stella Emergente; agli Empire Awards per il Miglior Debutto e ai SAG Awards come Miglior Attore Cinematografico.
Una strada in discesa
Dopo una prima faticosa scalata al successo, la vetta del monte Hollywood permette a Timothée Chalamet di ottenere ingaggio dopo ingaggio sempre più riconoscimenti. Greta Gerwig lo sceglie per una parte in Lady Bird (2017) e Felix Van Groeningen nel 2018 gli offre la possibilità di farsi notare ancora di più nel mondo del cinema grazie al ruolo protagonista in Beautiful Boy. Anche per questo film, Golden Globes, BAFTA e SAG Awards ne premiano il talento.
Nel 2019 è la volta di Woody Allen, regista per il quale interpreta Gatsby Welles, un intelligente ma eccentrico figlio di una ricca coppia newyorkese, con una forte passione per il gioco d’azzardo in Un giorno di pioggia a New York, accanto a stelle del cinema come Elle Fanning, Selena Gomez (sua co-protagonista) e Jude Law. Il film ha avuto però uno sfortunato esito: la produzione ha coinciso con il movimento Me Too che ha quindi riaperto il caso dell’accusa di abuso sessuale del 1992 contro Allen. Timothée Chalamet e altri attori hanno allora deciso di donare il proprio stipendio all’organizzazione RAINN (Rape Abuse & Incest National Network), a Time’s Up e al Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Community Center.
Dello stesso anno della collaborazione con Allen è Il Re, di David Michôd, un film incentrato sulla vita ribelle di Enrico V d’Inghilterra. Presentato alla 76esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e generalmente recensito come “gradevole”, Il Re gli fa ottenere la candidatura per il Miglior Attore Protagonista agli AACTA Awards.
Il sodalizio con Greta Gerwig
La regista di Lady Bird richiama a lavorare con sé Timothée, che inserisce nel già ricco cast di Piccole donne. Il film, che è il settimo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Louisa May Alcott, è un successo con un incasso complessivo di oltre 209 milioni. Nuovamente accanto a Saoirse Ronan, e a Emma Watson, Florence Pugh, Louis Garrel, il premio Oscar Laura Dern e alla celeberrima Meryl Streep, Timothée Chalamet interpreta Laurie, il nipote del ricco vicino di casa della famiglia March, che si affeziona alle sorelle, in particolare a Jo, di cui poi si innamora.
La critica lo accoglie positivamente, riconoscendone ancora una volta le capacità attoriali definite “serie e spavalde”. Con Piccole donne, Timothée fa terna di film candidati agli Oscar per la Migliore Sceneggiatura, insieme a Lady Bird e ovviamente a Chiamami col tuo nome.
Dice di essere affascinato da Greta Gerwig e che potrebbe lavorare con lei a qualsiasi progetto:
I like working with filmmakers who are ten times smarter than me.
I successi più recenti
Dopo un anno di fermo globale dovuto alla pandemia, il 2021 regala a Timothée Chalamet tre importanti ruoli: Zeffirelli in The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, Paul Atreides in Dune e infine Yule in Don’t Look Up. Anche Guadagnino lo ha richiamato a sé affidandogli una parte nel suo prossimo film Bones and All, basato sull’omonimo libro scritto da Camille DeAngelis e nel 2022 si prevede l’uscita di un altro attesissimo ruolo: Willy Wonka in Wonka, di Paul King.
Timothée Chalamet è dunque un attore eclettico che ha saputo restare con i piedi per terra. Acclamato dalla critica e dai fans, amato dai presentatori dei talk show più disparati, sa essere se stesso sempre: umile ed elegante. Un vero gioiello del cinema.
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